Le città di pianura |
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Un film di Francesco Sossai.
Con Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia, Germania 2025.
- Lucky Red
uscita giovedì 2 ottobre 2025.
MYMONETRO
Le città di pianura
valutazione media:
3,22
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L''Ultimo Bicchiere nell''Architettura dell''oblio
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| sabato 18 ottobre 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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film di rara e necessaria malinconia che si solleva dal 99% della produzione nazionale, imponendosi come un saggio cinematografico sulla condizione esistenziale contemporanea. Il film è costruito su una stratificazione magistrale di tre sguardi, che tessono la vera e complessa grammatica del racconto:Lo Sguardo ebbro ma del Disincanto (Carlobianchi e Doriano): L'ebbrezza dei due compari non è mai cialtroneria scanzonata, ma la lucida, dolente consapevolezza di chi abita le macerie di un tempo finito. La loro deriva girovaga è una forma di resistenza nichilista. Il dialogo con il turista tedesco, che vorrebbe vedere l'Italia prima che gli italiani la distruggono interrotto dal lapidario "È tardi," ne è l'epitaffio: dietro la sbronza si cela la tragica accettazione del collasso.Lo Sguardo Ermetico della Ricerca (Giulio): Lo studente di architettura è l'elemento "lucido" ma ritroso, che inizialmente osserva l'abbandono senza aderirvi. Il suo progressivo cedere all'ebbrezza – intesa come abbandono all'esistenza fluida – non è una resa, ma la ricerca di una bellezza residuale. L'eco della grande arte, in particolare il rigore formale di Carlo Scarpa, emerge come unica possibile via di fuga estetica in un mondo che ha rinunciato alla forma. Lo Sguardo Crudo del Territorio (Il Protagonista Silente): La vera e inesorabile soggettività del film è il paesaggio stesso. Sossai ci espone alla cruda realtà di un territorio divenuto alieno e irriconoscibile: la pianura veneta, ma ormai tutta la Padania è qui un palinsesto devastato da infrastrutture, capannoni e villette a schiera. Non è più luogo da "abitare" o "risiedere," ma una superficie da attraversare, da percorrere come nomadi girovaghi.Le città di pianura si rivela così un complesso e amaro road-movie esistenziale, in cui il viaggio non è ricerca, ma constatazione della nostra condizione di esuli in un ambiente che abbiamo irrimediabilmente imbruttito. Un film essenziale.
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Uscita nelle sale
giovedì 2 ottobre 2025 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 57 sale cinematografiche: |