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martedì 29 aprile 2025
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deludente
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La pellicola dal punto di vista tecnico, considerata la giovane et? del regista, ? perfetta. Scenografia, fotografia, fonia, colonna sonora, montaggio, ritmo e recitazione rendono il film piacevole e scorrevole nonch? privo di sbavature. Purtroppo, per?, tutto si conclude con un bell'esercizio accademico che scade, invece, dal punto di vista autoriale. Infatti il tema, che avrebbe potuto offrire molteplici chiavi di lettura considerata la sua complessit?, ? stato ingenuamente banalizzato e presentato in modo piatto, privando il pubblico di veri spunti di riflessione, limitandosi a dipingere il mondo dell'informazione alternativa come un coacervo di persone disperate, di bassa cultura e prive di senso critico, appiattendosi totalmente sulla percezione comune e senza offrire quel guizzo di originalit? che l'artista dovrebbe donare nell'esecuzione delle sue opere.
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La pellicola dal punto di vista tecnico, considerata la giovane et? del regista, ? perfetta. Scenografia, fotografia, fonia, colonna sonora, montaggio, ritmo e recitazione rendono il film piacevole e scorrevole nonch? privo di sbavature. Purtroppo, per?, tutto si conclude con un bell'esercizio accademico che scade, invece, dal punto di vista autoriale. Infatti il tema, che avrebbe potuto offrire molteplici chiavi di lettura considerata la sua complessit?, ? stato ingenuamente banalizzato e presentato in modo piatto, privando il pubblico di veri spunti di riflessione, limitandosi a dipingere il mondo dell'informazione alternativa come un coacervo di persone disperate, di bassa cultura e prive di senso critico, appiattendosi totalmente sulla percezione comune e senza offrire quel guizzo di originalit? che l'artista dovrebbe donare nell'esecuzione delle sue opere. Un vero peccato.
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giggetto
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domenica 10 novembre 2024
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un grandioso esordio
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Valerio Ferrara si è presentato all'esordio già con solide credenziali. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, due suoi corti hanno già richiamato l'attenzione ai Festival di Cannes, Venezia e Austin. Arriva quindi giovanissimo al suo esordio nel lungometraggio, dimostrando però già non solo una spiccata creatività, ma anche una solida tecnica. Il film Il complottista va al dì la del grottesco dominante nel suo secondo corto, per giungere ad un'opera non solo profondamente ironica, ma che fa anche riflettere sulla società contemporanea. Dalla solitudine delle periferie, ancora oggi contrassegnate da comunità ristrette e integrate, la gente immagina e crede di vedere grandi disegni oscuri, dai quali si sente isolata.
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Valerio Ferrara si è presentato all'esordio già con solide credenziali. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, due suoi corti hanno già richiamato l'attenzione ai Festival di Cannes, Venezia e Austin. Arriva quindi giovanissimo al suo esordio nel lungometraggio, dimostrando però già non solo una spiccata creatività, ma anche una solida tecnica. Il film Il complottista va al dì la del grottesco dominante nel suo secondo corto, per giungere ad un'opera non solo profondamente ironica, ma che fa anche riflettere sulla società contemporanea. Dalla solitudine delle periferie, ancora oggi contrassegnate da comunità ristrette e integrate, la gente immagina e crede di vedere grandi disegni oscuri, dai quali si sente isolata. Non stupisce che possa dar credito a qualsiasi fandonia. Di particolare valore il piano sequenza iniziale, che riesce in pochi preziosi secondi a dare l'idea del contesto. Ottima prova degli attori. Fabrizio Rongione regge la scena, diventando sempre di più personaggio assente nella sua stessa commedia. Ottima Antonella Attili. Ben scelte le musiche.
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ale
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lunedì 21 ottobre 2024
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da guardare!
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