Ventidue cortometraggi girati sotto le bombe per denunciare il massacro in corso a Gaza. Un doc collettivo, spericolato e desolato che non può non scuotere e indignare. Sognando l'Oscar
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
Considerate se questo è un uomo che a terra separa la farina dalla polvere (da sparo), che si ammassa in tendopoli pollaio, che elemosina acqua, che dorme in un sacco per cadaveri, che cerca il padre tra le macerie, una volta la sua casa ("Forse è ancora vivo", "Ma è crollata due giorni fa!").
Considerate se questo è un uomo che non può essere seppellito perché vi rimane, sotto quelle macerie. Considerate se questo è un regista, che prima girava per festival, ora rincorre i paracadutisti con gli aiuti alimentari, zigzagando tra i detriti, per sfamare i figli. [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (3458 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 15 gennaio 2025