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francesca meneghetti
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mercoledì 11 settembre 2024
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la follia dei sentimenti
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Esci dalla sala e pensi che vorresti tornare subito indietro per rivedere il film, per cogliere le sfumature e ciò che non hai capito subito, per risentire la colonna sonora, per comprendere meglio le parole che ti sono sfuggite delle canzoni in francese, per focalizzare le citazioni (due tra tutte: I ponti di Madison County e Lino Ventura) e gli ammiccamenti, perché ti pare che quel film sia un’opera aperta, da ripensare, interpretare, reinterpretare, discutere. Ecco, allora vuol dire, io credo, che quel film funziona, “spacca”, è diverso e originale. Il protagonista è un uomo borghese di successo, un avvocato affermato. Ma qui è soprattutto un uomo che, forse a causa di una misteriosa demenza fronto-temporale che sembra poter regredire, sente stretta la propria vita, vorrebbe liberarsene come se fosse una scarpa troppo poccola.
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Esci dalla sala e pensi che vorresti tornare subito indietro per rivedere il film, per cogliere le sfumature e ciò che non hai capito subito, per risentire la colonna sonora, per comprendere meglio le parole che ti sono sfuggite delle canzoni in francese, per focalizzare le citazioni (due tra tutte: I ponti di Madison County e Lino Ventura) e gli ammiccamenti, perché ti pare che quel film sia un’opera aperta, da ripensare, interpretare, reinterpretare, discutere. Ecco, allora vuol dire, io credo, che quel film funziona, “spacca”, è diverso e originale. Il protagonista è un uomo borghese di successo, un avvocato affermato. Ma qui è soprattutto un uomo che, forse a causa di una misteriosa demenza fronto-temporale che sembra poter regredire, sente stretta la propria vita, vorrebbe liberarsene come se fosse una scarpa troppo poccola. Senza dire niente ai familiari, sparisce (come Mattia Pascal). Si mette sulla strada e incontra tante persone, cui racconta tante versioni fasulle della sua vita, ispirate anche dalle storie degli individui che ha conosciuto e brillantemente difeso (grazie alla sua naturale empatia) nella sua carriera professionale. Da pellegrino laico, il protagonista incontra dei veri pellegrini con una precisa meta religiosa: Santiago. Ma il viaggio è tra spazio (Saint Michel, Annecy, Avignone, Le Mann) e tempo, tra realtà e dimensione simbolica, tra razionalità e inconscio o follia. Ricorda il lungo peregrinare (in realtà della durata di 24 ore, ma le pagine e le digressioni comportano una grande dilatazione) di Leopold Bloom a Dublino, raccontato da Joyce. Ricorda certe narrazioni cinematografiche surreali di Louis Bunuel. I tempi cinematografici perciò si dilatano. Per un regista che si è fatto conoscere ovunque per il film Un uomo e una donna, soprattutto per il fortunatissimo tema, non poteva mancare la musica, capace di perforare la zona razionale e di toccare corde profonde. Forse troppo romantica, dirà qualcuno. Ma è un linguaggio che unisce le anime, prima ancora dei corpi: lo suggerisce il sottotitolo (storia di una tromba che di innamora di un pianoforte). Lelouch ricorre spesso ai flashback, come strumento sintetico per ricomporre storie di vita (una fra tutte: quella della portinaia che denuncia alla Gestapo degli ebrei per “salvare” la loro bambina, che voleva per sé non potendo avere figli). Valorizza la fotografia e i primi piani, ma senza giochi vistosi con la camera. Straordinariamente umano, con tutte le sue ambiguità, il protagonista, interpretato dall’attore di origine algerina Kad Merad. Direi che siamo di fronte a un capolavoro.
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(di ce1973)
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paul hackett
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martedì 5 novembre 2024
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le donne sono le vere protagoniste del film
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I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo affetto da un'amnesia causata da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità ed empatia delle figure femminili ad allacciare la conoscenza di diverse donne, nulla di carnale, tutto assolutamente platonico. In questo viaggio però troverà sè stesso, ritroverà la figura del carismatico padre morto molti anni prima, ritroverà la sua passione per la musica, addirittura ricostruirà un rapporto con una sorellastra mai conosciuta, prenderà soprattutto consapevolezza dei propri sentimenti.
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I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo affetto da un'amnesia causata da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità ed empatia delle figure femminili ad allacciare la conoscenza di diverse donne, nulla di carnale, tutto assolutamente platonico. In questo viaggio però troverà sè stesso, ritroverà la figura del carismatico padre morto molti anni prima, ritroverà la sua passione per la musica, addirittura ricostruirà un rapporto con una sorellastra mai conosciuta, prenderà soprattutto consapevolezza dei propri sentimenti. Una bellissima storia, ma quello che mi ha veramente e profondamente colpito in questo film sono le figure femminili, sono tutte bellissime, dall'antiquaria alla scrittrice alla contandina, non delle vamp, dico che sono tutte disegnate con garbo, fascino, educazione, intelligenza, charme, anche la commessa di un negozio che appare per nemmeno due minuti trasmette eleganza e semplicità. Il protagonista Kad Merad ha una grande presenza scenica, che ricorda un po' Eric Cantona per chi segue i calcio e non solo, è sempre un piacere vedere in scena Sandrine Bonnaire. Se Lelouche regista corrisponde al Lelouche uomo deve essere allora un grande gentiluomo con un grande rispetto verso le donne. Forse non sarà facile intercettarlo ma se dovesse accadare questo film è da non perdere.
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paul hackett
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venerdì 8 novembre 2024
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le donne sono le vere protagoniste del film
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I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo scoprendosi affetto da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità ed empatia delle figure femminili ad allacciare la conoscenza di diverse donne, nulla di carnale, tutto assolutamente platonico.
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I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo scoprendosi affetto da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità ed empatia delle figure femminili ad allacciare la conoscenza di diverse donne, nulla di carnale, tutto assolutamente platonico. In questo viaggio però troverà sè stesso, ritroverà la figura del carismatico padre morto molti anni prima, ritroverà la sua passione per la musica, addirittura ricostruirà un rapporto con una sorellastra mai conosciuta, prenderà soprattutto consapevolezza dei propri sentimenti. Una bellissima storia, ma quello che mi ha veramente e profondamente colpito in questo film sono le figure femminili, sono tutte bellissime, dall'antiquaria alla scrittrice alla contandina, non delle vamp, dico che sono tutte disegnate con garbo, fascino, educazione, intelligenza, charme, anche la commessa di un negozio che appare per nemmeno due minuti trasmette eleganza e semplicità. Il protagonista Kad Merad ha una grande presenza scenica, che ricorda un po' Eric Cantona per chi segue i calcio e non solo, è sempre un piacere vedere in scena Sandrine Bonnaire. Se Lelouche regista corrisponde al Lelouche uomo deve essere allora un grande gentiluomo con un grande rispetto verso le donne. Forse non sarà facile intercettarlo ma se dovesse accadare questo film è da non perdere.
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cardclau
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domenica 22 settembre 2024
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non c''è da stare allegri
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Fortuna per Claude Lelouch nel suo film Finalement di aver potuto avere come protagonista l’attore Kad Merad, che lo ha potuto salvare dal naufragio. Sì perché il film è pieno di contraddizioni non elaborate, che sebbene piacciano alla gente, sono un segno del declino della consapevolezza, l’evanescenza e la superficialità contemporanea, e il trionfo dell’agito senza pensiero. Vediamone un po’ di queste perle nere. Primo, ha Lino (Kad Merad, avvocato di successo) ad un certo punto il bisogno di mettere in discussione il senso della sua stessa vita, o è affetto da una seria e progressiva malattia neurologica degenerativa, la demenza fronto-temporale? Kad Merad fa del suo meglio ma lo spettatore non ne cava un ragno dal buco e rimane profondamente confuso col solo sollievo di pensare che le malattie siano un gioco, e che finché capitano agli altri, non sono poi così terribili.
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Fortuna per Claude Lelouch nel suo film Finalement di aver potuto avere come protagonista l’attore Kad Merad, che lo ha potuto salvare dal naufragio. Sì perché il film è pieno di contraddizioni non elaborate, che sebbene piacciano alla gente, sono un segno del declino della consapevolezza, l’evanescenza e la superficialità contemporanea, e il trionfo dell’agito senza pensiero. Vediamone un po’ di queste perle nere. Primo, ha Lino (Kad Merad, avvocato di successo) ad un certo punto il bisogno di mettere in discussione il senso della sua stessa vita, o è affetto da una seria e progressiva malattia neurologica degenerativa, la demenza fronto-temporale? Kad Merad fa del suo meglio ma lo spettatore non ne cava un ragno dal buco e rimane profondamente confuso col solo sollievo di pensare che le malattie siano un gioco, e che finché capitano agli altri, non sono poi così terribili. Secondo, confonde i concetti di scienza (umile) e di magia (onnipotente). Umilia la prima rimproverandola di non essere onnipotente, e porta in palma di mano la seconda: interpretando così il vissuto generale. Terzo, l’atto di amore, che non può limitarsi al meccanismo fisico, ma che richiede l’affetto per essere significativo, essere nella testa dell’altro. Ma pare che Lelouch non l’abbia compreso, anzi ingenera delle false conclusioni che si tratti solo un bisogno.
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[+] de gustibus non sputazzandum (totò)
(di fulvio wetzl)
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