Ogni volta che si assiste al capitolo di una saga è inevitabile fare confronti con i capitoli precedenti.
Il quarto film è l'unico che non mi ha appassionato, né diverto ed, anzi, in certi momenti è risultato addirittura fastidioso, ma andiamo ad analizzare vari aspetti punto per punto
Nei 3 capitoli precedenti c'erano trame avvincenti nelle quale Gru aveva una missione da compiere (Rubare la luna o fermare un cattivo), nel quarto la missione diventa "passiva": nascondersi da un cattivo.
Questa "missione" difensiva mi ha fatto storcere il naso già a pochi minuti dall'inizio del film.
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Ogni volta che si assiste al capitolo di una saga è inevitabile fare confronti con i capitoli precedenti.
Il quarto film è l'unico che non mi ha appassionato, né diverto ed, anzi, in certi momenti è risultato addirittura fastidioso, ma andiamo ad analizzare vari aspetti punto per punto
TRAMA
Nei 3 capitoli precedenti c'erano trame avvincenti nelle quale Gru aveva una missione da compiere (Rubare la luna o fermare un cattivo), nel quarto la missione diventa "passiva": nascondersi da un cattivo.
Questa "missione" difensiva mi ha fatto storcere il naso già a pochi minuti dall'inizio del film.
CATTIVI
Nei capitoli precedenti i cattivi erano senza scrupoli ma comunque divertenti.
Chi non ha riso per Vector, nerd con la tuta scaldamuscoli; El Macho e il suo temperamento caliente; Bratt e le sue trovate anni '80?
Maxime Le Man, Il cattivo del quarto film, non fa mai ridere nemmeno una volta.
La sua metamorfosi kafkiana lo rende ripugnante, più adatto a pellicole come il "Cavaliere Oscuro" di Nolan che a un film d'animazione destinato (anche) ai bambini.
L'idea stessa (terribile) di dare la caccia al piccolo figlio di Gru (che per questo è costretto a nascondersi con la sua famiglia) solamente per vendicarsi di un "sgarro", richiama alla mente brutte pratiche mafiose che purtroppo conosciamo bene nel nostro Paese.
TEMA LATERALE
Nel primo capitolo era presente il tema di Gru-padre adottivo, nel secondo Gru-fidanzato e nel terzo Gru-fratello.
Nel quarto ci si aspetta Gru-padre biologico ma la tematica, seppur di grande potenziale, non viene sviluppata a dovere.
CATTIVERIA
Manca del tutto la cattiveria di Gru.
Quella cattiveria protagonista del primo che viene faticosamente mitigata con l'arrivo delle bambine, ma che affiora anche nel secondo ("arrestate il figlio del Macho") e nel terzo per colpa/merito del fratello.
Nell'ultimo film invece Gru si comporta sempre da buono, non usa mai il raggio gelante e non scoppia palloncini a nessun bambino.
L'unica azione cattiva (il furto alla scuola) la compie solo perché costretto dal ricattato, e non in quanto convinto in prima persona.
CONCLUSI
Gru che cerca di omologarsi alla famiglia "bene" si prestava a trovate divertenti ma invece, ad eccezione della partita di tennis in cui un minion arbitro ci mette del suo, non fa che annoiare.
Trama povera ma confusionaria, cattivo ripugnante e mai divertente, il protagonista Gru poco protagonista: costretto nascondersi, costretto ad assecondare una bambina viziata.
Poi arrivano i minion mutanti, buttati lì ad incasinare e confondere la narrazione e, insieme alla presenza del cattivo mutante, sembrano voler virare il film verso l'ennesima pellicola sui supereroi, perdendo del tutto l'autenticità e l'originalità del primo film
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