albert
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martedì 22 luglio 2025
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dinamiche complesse
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Il film è liberamente ispirato alla vicenda di Mary Kay Letorneau, insegnante nota alla cronaca statunitense per l'adescamento del suo allora alunno Vili Fualaau, dodicenne all'epoca dei fatti e in seguito divenuto suo marito. Nel 2015, l'attrice Elizabeth Berry si reca a Savannah per fare ricerche su Gracie Atherton-Yoo, una donna che ventitrè anni prima, all'età di trentasei anni, era stata colta in flagrante a letto con Joe Yoo, un compagno di scuola tredicenne del figlio. Gracie era finita in prigione, dove aveva dato alla luce la primogenita della coppia; dopo la scarcerazione, Gracie e Joe si sono sposati e hanno avuto una coppia di gemelli, Mary e Charlie, ormai prossimi al diploma.
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Il film è liberamente ispirato alla vicenda di Mary Kay Letorneau, insegnante nota alla cronaca statunitense per l'adescamento del suo allora alunno Vili Fualaau, dodicenne all'epoca dei fatti e in seguito divenuto suo marito. Nel 2015, l'attrice Elizabeth Berry si reca a Savannah per fare ricerche su Gracie Atherton-Yoo, una donna che ventitrè anni prima, all'età di trentasei anni, era stata colta in flagrante a letto con Joe Yoo, un compagno di scuola tredicenne del figlio. Gracie era finita in prigione, dove aveva dato alla luce la primogenita della coppia; dopo la scarcerazione, Gracie e Joe si sono sposati e hanno avuto una coppia di gemelli, Mary e Charlie, ormai prossimi al diploma. La famigerata relazione di Gracie e Joe è diventata il soggetto di un film in cui Elizabeth reciterà la parte della protagonista, e l'attrice decide di studiare la donna per comprenderla a fondo e poterla interpretare al meglio.Todd Haynes è molto bravo ad affrontare dinamiche assai complesse soprattutto dal punto di vista psicologico, tanto che anche i protagonisti non si conoscono appieno e tengono in piedi il loro matrimonio su convinzioni che si sono radicate in loro ma che non sono mai state approfondite. Anche lo spettatore non giungerà a certezze, ma è proprio questo che Haynes ci vuole dimostrare: nel comportamento umano rimangono dei lati oscuri di cui neppure chi li vive riesce ad avere consapevolezza. Elizabeth, con la sua intrusione, scardina qualunque certezza della coppia, facendo sì che Joe non sia più così sicuro di non avere subito un abuso e lo spettatore comincia a sospettare che Gracie possa essere una manipolatrice. Haynes sviluppa benissimo il tema del doppio, perchè l'identificazione dell'attrice con Gracie è tale da diventare uguale a lei, anche nell'avere un rapporto sessuale con Joe, che lo metterà ancora di più in confusione o nel masturbarsi nel magazzino dove Gracie e Joe avevano avuto il loro primo rapporto.. Nell'illustrare queste dinamiche Haynes usa registri diversi che sfociano in momenti da thriller hitchcockiano Molto brave le due attrici protagoniste, con una Julianne Moore in stato di grazia.
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felicity
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giovedì 18 luglio 2024
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le due protagoniste sono fantastiche
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In May December Haynes torna sui propri modelli, sulla propria struttura del melodramma in grado di stimolare le coscienze dello spettatore, sulla propria attitudine a non distanziarsi dal pubblico ma invitarlo a partecipare alle emozioni create dalla messa in scena.
Un’attrice che sta studiando per il suo prossimo progetto irrompe nella vita idilliaca di una coppia apparentemente normale. A ogni modo, i due si sono messi insieme quando lui aveva 13 anni e lei 36, causando un grosso scandalo e una condanna per abuso di minore.
Eppure, dopo vent’anni, stanno ancora insieme. Cosa serve per minare le loro certezze? A quanto pare, non molto.
Il regista Todd Haynes e la sceneggiatrice Samy Burch compongono un character study affascinante e inquietante, che gioca con il contrasto tra cinema d’essai e zozzume da tabloid e true crime.
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In May December Haynes torna sui propri modelli, sulla propria struttura del melodramma in grado di stimolare le coscienze dello spettatore, sulla propria attitudine a non distanziarsi dal pubblico ma invitarlo a partecipare alle emozioni create dalla messa in scena.
Un’attrice che sta studiando per il suo prossimo progetto irrompe nella vita idilliaca di una coppia apparentemente normale. A ogni modo, i due si sono messi insieme quando lui aveva 13 anni e lei 36, causando un grosso scandalo e una condanna per abuso di minore.
Eppure, dopo vent’anni, stanno ancora insieme. Cosa serve per minare le loro certezze? A quanto pare, non molto.
Il regista Todd Haynes e la sceneggiatrice Samy Burch compongono un character study affascinante e inquietante, che gioca con il contrasto tra cinema d’essai e zozzume da tabloid e true crime.
Le due protagoniste Julienne Moore e Natalie Portman sono prevedibilmente fantastiche, ma Charles Melton nel ruolo di Joe è una rivelazione.
Haynes torna a parlare di passioni nascoste e compresse da un perbenismo che non ammette libertà, riportando lo spettatore alle stesse atmosfere di Carol.
La grammatica di May December è un presente assoluto. Elizabeth è lo sguardo che indaga e che tenta di delineare i contorni di Gracie, così da poterla interpretare al meglio. La osserva, ne studia i dettagli.
L’indagine di Elizabeth porta a esiti imprevedibili.
Se è vero che le persone con cui si confronta mostrano stupore e indignazione, è vero anche che la condizione di Gracie e Joe è ormai accettata e accertata anche per legge.
La forza del racconto sta proprio nella rinuncia a essere nient’altro che quello che è, ossia il racconto di due persone con bisogni complessi, forse non condivisibili, ma comprensibili.
Si è disposti a rinunciare a molto anche per la sola parvenza dell’amore e della comprensione. E senza rispetto non si dà amore.
I diversi, intesi come coloro che sfidano le convenzioni sociali, sono più pronti ad ammettere questo bisogno, e lo affermano non per mezzo di una gioiosa carnalità, ma con scambio diretto di un istintivo calore umano.
Al di là dell’aura scandalosa, questo loro atteggiamento li rende più vittime dell’amore.
Le zone grigie morali sono e saranno sempre quelle più interessanti. Quelle che attireranno i più curiosi, i più bigotti, i più interessati a spiegare, a capire.
Todd Haynes conduce una nuova e sofisticata indagine, parlando di realtà, facendo sentire il dramma pur anticipandone la soluzione fin dall’inizio.
La gabbia si chiude intorno a Gracie e Joe, e allo spettatore non resta che contemplare la loro immagine rifatta, spezzata, riflessa e moltiplicata fino alla perdita dell’identità.
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imperior max
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venerdì 5 aprile 2024
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chi ha condizionato chi?
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MAY DECEMBER di Todd Haynes.
Il soggetto è alquanto insolito: Gracie, 36enne, rimane incinta della sua stessa vittima, Joe, 13enne, di pedofilia. Passano vent’anni e hanno di fatto messo su famiglia con altre due figlie. L’arrivo dell’attrice Elizabeth, intenta a immedesimarsi in quella donna per un film tratto da quella storia, metterà piano piano a repentaglio la percezione e la condizione mentale di Joe e forse anche la propria.
Un film davvero parecchio grigio che quando tende ai bianchi o ai neri la regia, la musica e i personaggi suggeriscono lievemente l’opposto lasciando una patina di ambiguità non indifferente anche con dei dialoghi belli significativi. Julianne Moore e Natalie Portman reggono benissimo tutta la baracca con un messaggio chiarissimo: ognuno di noi è segnato da un trauma o un evento passato che plasma la nostra esistenza da adulti, a volte rimanendo bloccati a quel fatto per tanti anni se non per sempre nonostante le normali apparenze.
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athos
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giovedì 4 aprile 2024
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narcisista
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La Gracie interpretata da Julianne Moore è una narcisista seriale che condiziona la la vita di tutti quelli che le stanno accanto. Un film un po' strano, con quattro note di piano terrificanti e un'atmosfera da thriller. Alla fine non lascia molto se non il senso d'inquietudine che penetra nell'animo. Doppiaggio scadente,
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minihordak
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lunedì 1 aprile 2024
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noia mortale
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Bravissime attrici ma colonna sonora e ritmo decisamente melensi. Quelle note di piano che ti mettono angoscia, quel ritmo alla regia che ti fa letteralmente addormentare, scene che sembrano messe alla rinfusa. Non era quello che mi aspettavo, soprattutto considerando la presenza di Julianne Moore. Ma quando la regia e la sceneggiatura non sono all'altezza questo è il risultato.
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domenica 31 marzo 2024
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film sopravvalutato
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Il film è fatto molto bene, la recitazione ineccepibile. Però è più una commedia che un film drammatico: racconta i fatti, con la scusa del film, di uno scandalo avvenuto 24 anni prima. Racconta le dinamiche "perverse" non tanto della società occidentale in generale, ma di quella americana. Mi sarei aspettata un punto di vista più psicologico dei protagonisti: a partire dal figlio del primo matrimonio, che oltre all'abbandono ha vissuto lo scandalo di una madre 36enne che molla tutto per un ragazzino di 13; del primo marito, finito nello scandalo suo malgrado; del secondo marito...allora un bambino... quasi plagiato da questa donna matura e affascinante; dei 3 figli della coppia.. e anche di lei.
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Il film è fatto molto bene, la recitazione ineccepibile. Però è più una commedia che un film drammatico: racconta i fatti, con la scusa del film, di uno scandalo avvenuto 24 anni prima. Racconta le dinamiche "perverse" non tanto della società occidentale in generale, ma di quella americana. Mi sarei aspettata un punto di vista più psicologico dei protagonisti: a partire dal figlio del primo matrimonio, che oltre all'abbandono ha vissuto lo scandalo di una madre 36enne che molla tutto per un ragazzino di 13; del primo marito, finito nello scandalo suo malgrado; del secondo marito...allora un bambino... quasi plagiato da questa donna matura e affascinante; dei 3 figli della coppia.. e anche di lei. Poteva esserci materiale pere farne un bel film. Così è mediocre.
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sabato 23 marzo 2024
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perché le recensioni sono sempre criptiche?
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Si leggono e si rileggono le recensioni, ma non si capisce mai niente, si scrive "difficile" tanto per essere alla page. Ma farsi capire no, vero?
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ralphscott
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giovedì 21 marzo 2024
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a cosa abbiamo assistito ?
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L'ultima fatica di Haynes, dopo il fulgido Lontano dal Paradiso ed il notevole Carol, si può definire la piu' cerebrale e criptica. Chi é la vittima, la vera vittima ? Tutti piangono, cercano comprensione se non protezione. Rifletto, confuso, portando a casa la bellezza nella prova di due intense attrici, ed il congedo dalla pellicola, una mimesi minacciata e quindi realizzata. E la voglia di crescere farfalle, ma Genova non é Savannah.
[+] frammentazione pschica davanti a sé o all''altro
(di antonio montefalcone)
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