Diretto da David Slade, Dark Harvest è l’ennesimo horror campestre con protagonista il mostro spaventapasseri, questa volta caratterizzato buffonescamente dalla testa di zucca di halloween, che invece di terrorizzare la solita famigliola nella fattoria isolata, come nella saga dei Messengers, tiene sotto scacco un intero paese, in cui la comunità puritana e razzista degli adulti preferisce sacrificare una giovane vita una volta all’anno piuttosto che rischiare di non avere poi dei buoni raccolti e da qui il titolo del film. Quest’horror adolescenziale tratto da un romanzo di Norman Partridge non aggiunge nulla di nuovo rispetto agli analoghi b-movie con plot similari a parte l’inserimento artificioso ma politicamente corretto dell’amore proibito tra il protagonista e la ragazza di colore.