Simone Veil - La Donna del Secolo

Un bel racconto appassionata ed emozionante

Pensavo di andare a vedere un film su Simone Weil, e mi ero detto “però, la comunità ebraica di Padova ha il coraggio di presentare una geniale pensatrice che fa una analisi precisa e chiarissima dell’oppressione, alla faccia di quello che gli israeliani stanno compiendo a danno dei Palestinesi dal 1882”. E mi vedo il portavoce della comunità ebraica arzigogolare sulla sofferenza dei due popoli, auspicandone una futura riconciliazione e coesistenza, aggiungendo però che il 7 ottobre 2023 i Palestinesi (ma non era stato Hamas?) avevano perpetrato crimini orrendi (che riprende il concetto di una coesistenza pacifica impossibile, come con il massacro di Hebron del 1929). [+]

Pensavo di andare a vedere un film su Simone Weil, e mi ero detto “però, la comunità ebraica di Padova ha il coraggio di presentare una geniale pensatrice che fa una analisi precisa e chiarissima dell’oppressione, alla faccia di quello che gli israeliani stanno compiendo a danno dei Palestinesi dal 1882”. E mi vedo il portavoce della comunità ebraica arzigogolare sulla sofferenza dei due popoli, auspicandone una futura riconciliazione e coesistenza, aggiungendo però che il 7 ottobre 2023 i Palestinesi (ma non era stato Hamas?) avevano perpetrato crimini orrendi (che riprende il concetto di una coesistenza pacifica impossibile, come con il massacro di Hebron del 1929). Ma come aveva osservato lo studioso di genocidio, l’australiano Patrick Wolfe, ripreso dallo storico israeliano Ilan Pappé: “… fino a quando l’eliminazione non sarà totale, il progetto coloniale insediativo cercherà sempre di portarla a termine. In altre parole, finché Israele conserverà un’etica coloniale insediativa, non potrà mai coesistere pacificamente con i palestinesi”. Ma mi vedo un film su Simone Veil, sulla quale esprimo il mio silenzioso rispetto sulla sua terribile esperienza come internata in campo di concentramento, e la mia ammirazione come politica francese, capace di andare controcorrente, in un sistema per niente ancora così destroverso come l’attuale Ressemblement National di Le Pen. Il rischio di un film come questo, biografico, è di cascare nell’agiografico, a misura del tentativo, molto impreciso, sentimentale, di cercare di farne una fotocopia della realtà. Simone Weil condivide con Hannah Arendt una testarda ricerca della verità a tal punto che il Potere cerca di ignorarle. I Tedeschi hanno indetto un premio alla memoria di Hannah Arendt ma qualcuno pensa seriamente che non le verrebbe mai assegnato. Queste due sono le donne del secolo. Ma il titolo del film è stato tradotto malissimo: Simone, le voyage du siècle. [-]