felicity
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lunedì 11 luglio 2022
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tenera favola pedagogica
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Il lupo e il leone è una tenera favola pedagogica capace di meravigliare il giovane pubblico senza coinvolgere quello adulto, perché dotato di grande forza visiva ma debole nell’impianto narrativo.
Se il film è impeccabile a livello estetico ed impressionante per quanto riguarda le riprese panoramiche e dei due animali, lo stesso non si può dire per lo sviluppo narrativo dell’intera vicenda. Tutto risulta alquanto banale e gli snodi principali si risolvono con dialoghi estemporanei poco credibili. Il padrone del circo, unico possibile villain del film, è il prototipo monodimensionale del carceriere dal cuore di pietra, pronto a sgretolarsi di fronte alle dolci parole del figlioletto.
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Il lupo e il leone è una tenera favola pedagogica capace di meravigliare il giovane pubblico senza coinvolgere quello adulto, perché dotato di grande forza visiva ma debole nell’impianto narrativo.
Se il film è impeccabile a livello estetico ed impressionante per quanto riguarda le riprese panoramiche e dei due animali, lo stesso non si può dire per lo sviluppo narrativo dell’intera vicenda. Tutto risulta alquanto banale e gli snodi principali si risolvono con dialoghi estemporanei poco credibili. Il padrone del circo, unico possibile villain del film, è il prototipo monodimensionale del carceriere dal cuore di pietra, pronto a sgretolarsi di fronte alle dolci parole del figlioletto. Nessun personaggio è dotato di alcun tipo di spessore, ognuno rispecchia l’etichetta accuratamente applicata dal regista, senza nessun tipo di crescita o sviluppo all’interno dell’arco narrativo. Lo stesso personaggio di Alma è alquanto piatto, una principessa Disney che lotta per riconquistare i suoi cuccioli imparando in questo modo a battersi per i diritti degli animali. Se ci fosse stata una maggiore attenzione verso questi aspetti e meno sul seppur magnifico paesaggio canadese, avremmo senz’altro parlato di un film totalmente diverso poiché lo spunto iniziale poteva essere interessante. Gilles de Maistre si conferma un documentarista esperto, capace di raccontare luoghi ed animali selvaggi con mano sapiente, ma ancora una volta mostra i propri limiti quando tenta di strutturare un solido impianto narrativo.
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samanta
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lunedì 16 maggio 2022
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l''amicizia tra l''uomo e gli animali
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Ritorna il regista Glilles De Maistre con questo film avvincente e suggestivo che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. De Maistre (discendente del grande filosofo e saggista cattolico Joseph De Maistre) che ha un notevole curriculum di documentarista non solo di ambienti e animali e anche alcuni film come Fèroce e soprattutto Mia e il leone che ha un tema anologo anche se qui l'amicizia è duplice: tra un leone e un lupo e tra una ragazza Alma (Molly Kunz (giovane attrice americana: Eredità criminale) e questi 2 animali.
[SPOILER] Alma è una giovane canadese che studia pianoforte a New York, rimasta orfana ha un nonno a cui è affezionata che vive in Canada nella splendida natura di un'isola su un lago circondato da boschi del Canada.
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Ritorna il regista Glilles De Maistre con questo film avvincente e suggestivo che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. De Maistre (discendente del grande filosofo e saggista cattolico Joseph De Maistre) che ha un notevole curriculum di documentarista non solo di ambienti e animali e anche alcuni film come Fèroce e soprattutto Mia e il leone che ha un tema anologo anche se qui l'amicizia è duplice: tra un leone e un lupo e tra una ragazza Alma (Molly Kunz (giovane attrice americana: Eredità criminale) e questi 2 animali.
[SPOILER] Alma è una giovane canadese che studia pianoforte a New York, rimasta orfana ha un nonno a cui è affezionata che vive in Canada nella splendida natura di un'isola su un lago circondato da boschi del Canada. Alma ha appena superato un provino per l'assunzione nell'orchestra sinfonica di Los Angeles, quando riceve la notizia della morte del nonno, ritorna a casa dove l'accoglie il padrino vecchio amico di famiglia Joe (Graham Greene bravo caratterista: Balla con i lupi, Il miglio verde). La ragazza decide di lasciare la carriera musicale e rimanere nell'isola , il nonno le ha lasciato un video con un affettuoso messaggio in cui l'avverte dell'amicizia con una lupa bianca, Alma va d'acccordo con la lupa che è braccata da 2 dipendenti di un Ente che vogliono prenderla per farla vivere in branco e riportarla se riesce l'esperimento nell'Artico suo ambiente naturale. Alma scaccia i due naturalisti e poi trova nei boschi tra i resti di un aereo caduto un cucciolo di leone vivo destinato ad un circo la ragazza lo tiene con sé, la lupa da il suo latte al leone a cui aggiunge il suo lupacchiotto. I 2 animali crescono come fratelli, nel frattempo la lupa è catturata e portata via perché si abitui a vivere in un parco branco, ma Alma con sotterfugi non consegna il lupo diventato poi adulto come il leone. Un giorno la ragazza scivola batte la testa e perde i sensi, la salva Joe, ma quando esce dall'ospedale il lupo (Mozart) ha raggiunto la madre mentre il leono (Dreamer) anche lui catturato è finito nel circo e rinchiuso in una minuscola gabbia. Parte la ricerca di Alma che dopo varie peripezie riuscirà a ricongiungersi e riprendersi i 2 animali.
Il film è soffuso di una vena delicata e poetica ma non dolciastra, il contatto con la natura è visto come un tonico per Alma che educa gli animali che a loro volta educano la ragazza a maturare. De Maistre ha saputo con abilità mescolare in modo uniforme l'ambiente naturale con le persone, senza divinizzare la natura (niente Pachamama per intenderci!). E' da sottolineare la professionalità di Andrew Simpson addestratore e responsabile degli animali che sono almeno 6 perché vediamo la crescità di Mozart e Dreamer da cuccioli ad adulti. Certamente la storia dell'amicizia tra uomo e animali èstata ampiamente utilizzata nel cinema (Zanna Bianca docet) ma qui i cattivi non ci sono ma solo persone che agiscono senza capire il danno che possono fare agli animali, come il domatore di leoni che non comprende la sofferenza del figlio per le condizioni degli animali.
Il film scorre con sveltezza fino alla conclusione in cui Alma comprende che anche se i 2 animali vivono pacificamente tra loro non è un bene perché è giusto che vivano nel loro ambiente naturale (l'artico e la savana) anche se la colpa non è di chi li ha allevati ed è consapevole che se non avesse fatto così avrebbero vissuto in un ambiente non adatto il circo o il parco in cui sperimentalmente avveniva l'addestramento. Ottima conclusione di un film che ha una fotografia splendida e accurata sullo sfondo di una una suggesstiva colonna sonora, il cast è buono specie Molly Kurz e Graham Greene diretti con sicurezza da De Maistre.
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alessandro cantarelli
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sabato 12 febbraio 2022
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un gran brutto film
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Un film in assoluto tra i peggiori visti negli ultimi anni. Evidentemente il regista e i suoi committenti ritengono il pubblico delle sale cinematograifhe un'accolita di imbecilli. Innanzitutto sfido il regista e gli animalisti che hanno foraggiata questa produzione, a trovare un solo Circo, in Italia e in Europa, il cui domatore vada direttamente in Africa a bracconare i leoni. Perfino i sassi sanno che gli animali impiegati nei circhi sono da generazioni i discendenti (da almeno 100 anni), di animali allevati nei circhi. animalim per inciso allevati e accuditi secondo i migliori standard, monitorati sia dalle pubbliche autorità, che dai prrpri veterinari di fiducia. Veramente vergognoso e oltraggioso descrivere l'arte dell'addestramento dei grandi felini (in Italia abbiamo avuto grandi esempi in Darix Togni o Nando Orfei, ma anche attualmente abbiamo molti giovani comprese brave e giovani donne) , che per inciso vengono addestrati con il metodo definito "in dolcezza", attraverso i premi in bocconcini di carne, come una tortura perpetrata con fruste e droghe sul povero leone Monster (Dreamer il nome dato al giovane dalla protagonista del film).
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Un film in assoluto tra i peggiori visti negli ultimi anni. Evidentemente il regista e i suoi committenti ritengono il pubblico delle sale cinematograifhe un'accolita di imbecilli. Innanzitutto sfido il regista e gli animalisti che hanno foraggiata questa produzione, a trovare un solo Circo, in Italia e in Europa, il cui domatore vada direttamente in Africa a bracconare i leoni. Perfino i sassi sanno che gli animali impiegati nei circhi sono da generazioni i discendenti (da almeno 100 anni), di animali allevati nei circhi. animalim per inciso allevati e accuditi secondo i migliori standard, monitorati sia dalle pubbliche autorità, che dai prrpri veterinari di fiducia. Veramente vergognoso e oltraggioso descrivere l'arte dell'addestramento dei grandi felini (in Italia abbiamo avuto grandi esempi in Darix Togni o Nando Orfei, ma anche attualmente abbiamo molti giovani comprese brave e giovani donne) , che per inciso vengono addestrati con il metodo definito "in dolcezza", attraverso i premi in bocconcini di carne, come una tortura perpetrata con fruste e droghe sul povero leone Monster (Dreamer il nome dato al giovane dalla protagonista del film). Assolutamente biasimevole inoltre la scena dove il giovanissimo figlio del domatore si ribella al padre perchè si vergogna del suo lavoro: quello dell'"aguzzino circense". Ma ripeto: non é assolutamente la realtà di quello che avviene quotidianamente al Circo che i propri animali li protegge perché li ama! Infine bisognerebbe ricordare al regista e ai suoi sponsor che se questo film ha un pubblico, é perché esso è dotato di green pass. Green pass ottenuto con le vaccinazioni e, i vaccini sono giustamente prima sperimentati sugli animlai che sulle persone. Altro che ricercatori crudeli e vivisezione d'Egitto, come quella mostrata nel film!!
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[+] un gran film
(di samanta)
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