In un remoto villaggio di pescatori, le primogenite vengono gettate in mare e sacrificate alle sirene, in un rito propiziatorio che si ripete ad ogni luna piena.
Hayat viene inizialmente salvata dal padre, ma, anni dopo, alla nascita del secondogenito maschio, è costretta ad andare incontro al suo destino: si salva, riuscendo ad uscire dall'acqua portando con sé il corpo di una sirena. Grazie a ciò riesce, a fatica, a inserirsi nella comunità dei pescatori, trasofrmandosi da vittima a cacciatrice: infatti, in una ciclica e paradossale perpetuazione della violenza, le bambine sacrificate al mare diventano le sirene che vengono catturate dalle reti dei pescatori.
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In un remoto villaggio di pescatori, le primogenite vengono gettate in mare e sacrificate alle sirene, in un rito propiziatorio che si ripete ad ogni luna piena.
Hayat viene inizialmente salvata dal padre, ma, anni dopo, alla nascita del secondogenito maschio, è costretta ad andare incontro al suo destino: si salva, riuscendo ad uscire dall'acqua portando con sé il corpo di una sirena. Grazie a ciò riesce, a fatica, a inserirsi nella comunità dei pescatori, trasofrmandosi da vittima a cacciatrice: infatti, in una ciclica e paradossale perpetuazione della violenza, le bambine sacrificate al mare diventano le sirene che vengono catturate dalle reti dei pescatori.
Hayat è una creatura a metà: allontanata ed emarginata dalle donne, non può davvero inserirsi nel mondo degli uomini; cattura le sirene, ma in parte lo è lei stessa. La sua uncità non viene motivata,non si sa come sia risucita a sopravvivere, nè come faccia a cacciare, eppure questa è l'unico elemento che giustifica la sua emancipazione, che risulta così essere data a priori, diminuendo l'empatia dello spettatore nei suoi confronti.
Scales mantiene nella messa in scena della cornice favolistica gli elementi di fascino e mistero, ma la potenziale efficacia della storia è indebolita da sviluppi un po' abbozzati e dalla mancanza di un reale sviluppo del personaggio. Resta così solo il suo valore simbolico.
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