alexfioravanti
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martedì 22 settembre 2020
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horror scadente
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Il film non mi è piaciuto affatto. Incomincia senza neanche spiegare che cosa è successo e quali sono state le cause di ciò che è successo. Ok il film incomincia con il renderci partecipe degli effetti del disastro, ma che è successo? Sinceramente non è chiaro. Joel Edgerton sempre molto bravo nel trasmettere allo spettatore quello stato d'ansia che il film si è imposto di trasmettere. Ma solo ansia. Non c'è altro. Alcune inquadrature poi sono inutili. La scena del figlio che origlia dal piano di sopra quello che succede nella stanza di sotto non l'ho capita. Ok ascolta il dialogo tra i genitori, ma poi ascolta anche i nuovi co-inquilini che parlano? Siamo molto lontani,almeno, dai miei standard di horror.
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carloalberto
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domenica 2 agosto 2020
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nè horror nè drammatico ma c''è suspense
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Prodotto commerciale a basso costo, ma ben realizzato da un giovane regista americano Trey Shults, per gli amanti del genere post-catastrofe, sulla scia di Io sono leggenda o meglio di The road, senza tuttavia l’utilizzo di effetti speciali e di morti redivivi, la cui presenza si intuisce ma non si vede.
Poca azione e tanta tensione, giocato tutto sull’atmosfera cupa e sulle tenebre che avvolgono la casa, dove claustrofobicamente è girato gran parte del film, e sulla suspense creata dall’aspettativa che qualcosa di terribile potrebbe accadere da un momento all’altro, che chi vedrà il film saprà se accadrà o meno…
Più che nel genere horror il film ricade tra i drammatici poco riusciti, in quanto mancante di approfondimento psicologico dei personaggi, tratteggiati in modo approssimativo.
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Prodotto commerciale a basso costo, ma ben realizzato da un giovane regista americano Trey Shults, per gli amanti del genere post-catastrofe, sulla scia di Io sono leggenda o meglio di The road, senza tuttavia l’utilizzo di effetti speciali e di morti redivivi, la cui presenza si intuisce ma non si vede.
Poca azione e tanta tensione, giocato tutto sull’atmosfera cupa e sulle tenebre che avvolgono la casa, dove claustrofobicamente è girato gran parte del film, e sulla suspense creata dall’aspettativa che qualcosa di terribile potrebbe accadere da un momento all’altro, che chi vedrà il film saprà se accadrà o meno…
Più che nel genere horror il film ricade tra i drammatici poco riusciti, in quanto mancante di approfondimento psicologico dei personaggi, tratteggiati in modo approssimativo.
Né horror, né drammatico, quindi rimane la suspense, il che non è poca cosa, ma non può essere tutto.
Buona la recitazione del cast, non convincente il doppiaggio in italiano di uno dei protagonisti, interpretato da Christopher Abbott.
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