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mas v
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giovedì 12 ottobre 2017
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imbarazzante
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Appena visto l'anteprima di Brutti e Cattivi. ORRIBILE. Razzista, sessista e indelicato. Mi chiedo perché un attore come Claudio Santamaria abbia accettato un copione simile. PESSIMO.
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danielamontanari
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lunedì 25 settembre 2017
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brutti, è vero. e cattivi. probabilmente cattivi in quanto brutti
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Uno spregiudicato gruppo di storpi e portatori di handicap tenta, ogni giorno, di prestare i piedi all'altro (anche a chi, i piedi, non li ha). Compongono l'allegra brigata di storti e malfatti un paraplegico (Santamaria, "il papero" ), la fidanzata senza braccia, (Serraiocco, in arte "la ballerina"), un tossicodipendente conosciuto come "il merda" e un nano scassinatore professionista. Uniti nella disgrazia e nei loschi intenti mettono a segno il loro colpo del secolo sventrando il caveau di una banca. Peccato il bottino appartenga ad un malavitoso clan cinese che ad ogni costo, e con ogni mezzo, intenta il recupero dello sporco gruzzolo. Borgate di una Roma aleatoria, che potrebbero essere parte di una qualunque periferia, si popolano di personaggi caratteriali che dopo solo pochi minuti di trama esplodono alla Quentin Tarantino prime regie, dove lo splatter però non è di qualità: forse come cartone animato avrebbe retto, ma sul grande schermo si perde tra lo scadente e il disgustoso.
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Uno spregiudicato gruppo di storpi e portatori di handicap tenta, ogni giorno, di prestare i piedi all'altro (anche a chi, i piedi, non li ha). Compongono l'allegra brigata di storti e malfatti un paraplegico (Santamaria, "il papero" ), la fidanzata senza braccia, (Serraiocco, in arte "la ballerina"), un tossicodipendente conosciuto come "il merda" e un nano scassinatore professionista. Uniti nella disgrazia e nei loschi intenti mettono a segno il loro colpo del secolo sventrando il caveau di una banca. Peccato il bottino appartenga ad un malavitoso clan cinese che ad ogni costo, e con ogni mezzo, intenta il recupero dello sporco gruzzolo. Borgate di una Roma aleatoria, che potrebbero essere parte di una qualunque periferia, si popolano di personaggi caratteriali che dopo solo pochi minuti di trama esplodono alla Quentin Tarantino prime regie, dove lo splatter però non è di qualità: forse come cartone animato avrebbe retto, ma sul grande schermo si perde tra lo scadente e il disgustoso. Alla sua prima prova generale di sceneggiatura e regia, Gomez approda a Venezia scegliendo attori che hanno dato prova, anche di recente, di ottime interpretazioni (Santamaria certamente, ma anche la Serraiocco piuttosto presente negli ultimi due anni) e non deludono, dal punto di vista recitativo, nemmeno in questo film. La fotografia viaggia di pari passo con la regia, e sposa la medesima forza della trama: la spinta troppo elevata per lo spazio a disposizione. Peccato, l'idea di una rivincita degli sfortunati non era male ma, evidentemente, il regista ha mantenuto fede al proverbio mettendo lo spettatore in guardia: "Guardati dai segnati di Dio".
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spettatore
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domenica 10 settembre 2017
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divertirsi a "fare cinema" non basta.
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Si presenta senza nessun freno inibitorio, ne in quel che è messo in bocca hai personaggi ne con la regia che si diverte con ogni mezzo fino però a diventare posticcio e ripetitivo. La cura dei costumi non ha minimi confronti con la scarsa eleganza della regia che si manifesta come un'accozzaglia di tentativi istintivi senza la minima razionalità, che se inizialmente sembra apprezzabile mano mano che il film va avanti diventa stucchevole e noioso. La sceneggiatura è quasi un gioco basilare alla ripetizione che diventa mano mano sempre più noioso e pieno di cliché quasi da subito, qualche battuta risulta brillante ma anche in quello, ma mano che va avanti, inizia a ripetersi fino alla nausea per non parlare della seconda metà dove tutto è scontato e inutilmente mostrato.
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Si presenta senza nessun freno inibitorio, ne in quel che è messo in bocca hai personaggi ne con la regia che si diverte con ogni mezzo fino però a diventare posticcio e ripetitivo. La cura dei costumi non ha minimi confronti con la scarsa eleganza della regia che si manifesta come un'accozzaglia di tentativi istintivi senza la minima razionalità, che se inizialmente sembra apprezzabile mano mano che il film va avanti diventa stucchevole e noioso. La sceneggiatura è quasi un gioco basilare alla ripetizione che diventa mano mano sempre più noioso e pieno di cliché quasi da subito, qualche battuta risulta brillante ma anche in quello, ma mano che va avanti, inizia a ripetersi fino alla nausea per non parlare della seconda metà dove tutto è scontato e inutilmente mostrato. Il regista fa un gioco allo shock tentando di scuotere lo spettatore senza porsi dei limiti, un gioco che però non risulta stimolante ma fine a se stesso. L'uso delle musiche è a dire poco imbarazzante ( credo non ci siano momenti senza temi musicali o sequenze che tentano di caricare l'atmosfera inutilmente). Le grafiche discutibili lasciano cogliere il mancato senno registico lasciando intuire che tutte le attenzioni sono unicamente dettate dalla messa in scena che risulta però originale e molto bella. Troviamo nuovamente un film che non ragiona sul mezzo, sul immagine stessa e La fotografia non sembra parlare dello stesso film, a volte naturalistica non carica mai come dovrebbe. Attori discertamente diretti (anche se il romano di Santamaria non è niente di speciale rispetto alle ultime sue interpretazioni) e il dialoghi romaneschi ricolmi delle solite battutaccie e stereotipi. Quando finisce resti con un senso di vuoto mai provato, come vedere un bel video su YouTube o Facebook. Non ha il benché minimo motivo di raccontare questa storia che viene giustificata in interviste legandosi a problemi di emarginati o disabili, pretesto pero davvero sciatto per raccontare una storia sopratutto se al termine della pellicola neppur la più lontana delle morali, sentimento o emozione viene portato a casa dallo spettatore.
Un film che non ha senso di esistere se non impegnare, divertendo una troupe per 5 settimane.
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domenica 25 giugno 2017
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commento film
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Sara un bellissimo film ho saputo che come comparsa ci sono dei attori bravissimi
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