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figliounico
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lunedì 27 gennaio 2025
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una trama sorprendente
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Philip Claydon ha la fortuna nel 2016 di dirigere un thriller scritto da uno dei migliori autori di sceneggiature horror,Gary Daubermanr creatore di Annabelle e di The Nun. Il film, dopo un inizio piatto che non promette nulla di buono, con inquadrature da serie tv e una trama che si annuncia come una di quelle, copia e incolla, da giallo del sabato sera, con la solita famigliola sfortunata che si trasferisce e va a vivere in una nuova casa dove nel passato sono accadute cose terribili, invece, per certi aspetti, nello sviluppo successivo del plot risulta sorprendente, capovolgendo almeno in un paio di volte le previsioni dello spettatore. Sebbene sia penalizzato da un cast mediocre che non convince mai del tutto, la suspense non manca e i colpi di scena intrattengono senza annoiare fino alla fine.
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Philip Claydon ha la fortuna nel 2016 di dirigere un thriller scritto da uno dei migliori autori di sceneggiature horror,Gary Daubermanr creatore di Annabelle e di The Nun. Il film, dopo un inizio piatto che non promette nulla di buono, con inquadrature da serie tv e una trama che si annuncia come una di quelle, copia e incolla, da giallo del sabato sera, con la solita famigliola sfortunata che si trasferisce e va a vivere in una nuova casa dove nel passato sono accadute cose terribili, invece, per certi aspetti, nello sviluppo successivo del plot risulta sorprendente, capovolgendo almeno in un paio di volte le previsioni dello spettatore. Sebbene sia penalizzato da un cast mediocre che non convince mai del tutto, la suspense non manca e i colpi di scena intrattengono senza annoiare fino alla fine. Le ispirazioni ad altri film sono tante e sarebbe inutile elencarle ma una in particolare in una delle ultime sequenze colpisce per il rinvio ad un capolavoro del genere horror ossia Il silenzio degli innocenti.
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elgatoloco
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sabato 20 febbraio 2021
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trasloco fatale
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"Within"(Phil Claydon, 2016)è un horror in parte"fantastico", dove la storia è quella di un trasloco, con un padre rimasto vedovo che si è risposato e porta con sé anche la figlia, ampiamente adolescente, in una casa che si rivela quasi subito decisamente inquietante. La storia della casa(haunted, possaimo dire, anche se in senso particolare, qui...)crreerà problemi a tutti i suoi tre abitanti, con in più l'aggravante che la figlia ha vari problemi, era stata arrestata per ubriachezza maolesta e altro, che il padre porta con sé(pur se non si esprime quasi, in merito a ciò...)il trauma della vedovanza , su cui nel corso del fim non si viene a spaere quaasi nulla, che la nuova moglie ha un nuovo lavoro etc.
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"Within"(Phil Claydon, 2016)è un horror in parte"fantastico", dove la storia è quella di un trasloco, con un padre rimasto vedovo che si è risposato e porta con sé anche la figlia, ampiamente adolescente, in una casa che si rivela quasi subito decisamente inquietante. La storia della casa(haunted, possaimo dire, anche se in senso particolare, qui...)crreerà problemi a tutti i suoi tre abitanti, con in più l'aggravante che la figlia ha vari problemi, era stata arrestata per ubriachezza maolesta e altro, che il padre porta con sé(pur se non si esprime quasi, in merito a ciò...)il trauma della vedovanza , su cui nel corso del fim non si viene a spaere quaasi nulla, che la nuova moglie ha un nuovo lavoro etc., che i vicini mormorano di una"haunted house"in continuazione, anche quando relativizzano la cosa o fingono di relativizzarla. In complesso"Within"non ha alcun"picco"creetivo particolare: la tensione si accumula, esplode in qualche circostanza, ma il clou, il fulcro del film è asoslutamente, decisamente concentrato nell'ultimo quarto d'ora del film. Tutto il resto è contorno, depistaggio che tende a indirizzare su false pise, dato che(questo si piuò dire genericamente, senza svelare in alcun modo il finale, che è veramente"nuovo")le"presenze"sono di uin genere del tutto particoalre, decisamente nuovo, rispetto ad altro. Il genere horror"fnatastico"(qui, in questo caso, le virgolette si impongono veramente)ha ormai grandi difficoltà per re.impostarsi in maniera nuova: dopo, per sintetizzARE, "The Sixt Sense"e"The Others"si pensava di aver visto tutto , ma si trattava di opere originalissime, di veri autori filmici, non di registi abbastaza di routine come Claydon che, tecnicamente, è certo capace, ma non è per nulla un geniale innovatore, che comunque realizza l'ultima parte del film in modo inaspettato, capace di "schockare", di spaventare in maniera notevole. Michael Vartan, Nadine Velazques(comunque la più scarsa suil pian dell'interpretazione), Erin Moriarty(decisamente la migliore nel ruolo della figlia-sulle sue"caratteristiche"anche fisiche il regista punta molto...),e altri/e sono intepreti di un film che, realizzato diversamnete, avrebbe potutto essere innovativo, ma, per cos^ dire, preferisce la quiete un po'stagnante del"già visto"in larga parte del film e segnatamente nella prima parte dlelo stesso. El Gato
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