mirco
|
domenica 16 febbraio 2025
|
audio
|
|
|
|
Mi sembra strano che nelle recensioni lette nessuno abbia rilevato una cosa che azzera tutto quello che di buono c'è nelle precedenti stagioni ed anche in quella attuale. Già il personaggio ogni volta che fa un monologo fa fatica a farsi capire perché ha una voce roca , ma se a questo si aggiunge una musichetta di sottofondo che si accende appena apre bocca ecco la frittata: non si capisce nulla di quello che dice, anche sforzandoci in famiglia, niente! Ma può essere che un regista o un fonico non si siano accorti di questo handicapp? Non è di poco conto!
|
|
[+] lascia un commento a mirco »
[ - ] lascia un commento a mirco »
|
|
d'accordo? |
|
francone
|
domenica 12 marzo 2017
|
soavi: la storia del cinema dirige gialli tv
|
|
|
|
Madonna che figata. Michele Soavi gira in un modo che non immaginavo potesse essere trasmesso su rai 2. Marco Giallini trasmette pura poesia. Personaggio molto interessante. Fotografia da sturbo atomico. Vogliamo un'altra stagione. Cresce sempre di più in me l'amore spassionato per Soavi.
|
|
[+] lascia un commento a francone »
[ - ] lascia un commento a francone »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
domenica 11 dicembre 2016
|
un vicequestore anomalo
|
|
|
|
L'atmosfera cupa e pesante che si respira rende palpabile lo stato d'animo di questo vicequestore, dai metodi discutibili, catapultato suo malgrado in una realtà lontana anni luce dal suo carattere trasteverino. Il sentimento di odio che prova per il suo lavoro completa un quadro rappresentato in modo estremamente realistico che si realizza nella splendida Aosta, creando una sorta di efficace contrasto tra l'umore, perennemente nero, di Rocco Schiavone e le bellezze naturalistiche che lo circondano, ma che il vicequestore non riesce proprio ad apprezzare. Il "rancore indotto" provato verso la cittadina, si esprime in maniera efficace nella sua testarda volontà nel non volersi "piegare" alle caratteristiche ambientali del luogo, continuando imperterrito ad indossare abiti e scarpe più adatti ad affrontare una passeggiata invernale sul lungotevere romano, piuttosto che la neve e le temperature gelide di una vallata alpina.
[+]
L'atmosfera cupa e pesante che si respira rende palpabile lo stato d'animo di questo vicequestore, dai metodi discutibili, catapultato suo malgrado in una realtà lontana anni luce dal suo carattere trasteverino. Il sentimento di odio che prova per il suo lavoro completa un quadro rappresentato in modo estremamente realistico che si realizza nella splendida Aosta, creando una sorta di efficace contrasto tra l'umore, perennemente nero, di Rocco Schiavone e le bellezze naturalistiche che lo circondano, ma che il vicequestore non riesce proprio ad apprezzare. Il "rancore indotto" provato verso la cittadina, si esprime in maniera efficace nella sua testarda volontà nel non volersi "piegare" alle caratteristiche ambientali del luogo, continuando imperterrito ad indossare abiti e scarpe più adatti ad affrontare una passeggiata invernale sul lungotevere romano, piuttosto che la neve e le temperature gelide di una vallata alpina. La perdita della moglie, immaginaria confidente segreta da cui Rocco non riesce a separarsi, viene percepita come una delle cause che hanno contribuito ad inasprire il suo carattere scontroso e solitario, che solo i rapporti sporadici con gli amici romani sembra riuscire ad intiepidire.
E' una serie piacevole, dove le caratterizzazioni dei personaggi vengono ben rappresentate, a volte in maniera anche troppo forte, tanto da coprire in parte la trama poliziesca degli episodi. Marco Giallini si conferma un attore poliedrico, in grado di passare in maniera fluida ed impercettibile dall'humor al drammatico nell'ambito della stessa scena ed in grado di dare un'impronta caratteriale univoca ai sui personaggi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
|