On Air - Storia di un successo

non riesco a capire perchè si fanno film così...sarà un'altro film-meteora pieno di attori-meteora.

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Questo film è un piccolo miracolo... con un budget bassissimo (ecco perchè il product placement aggressivo), una Medusa che non aveva tanta voglia di distribuirlo, i cugini Mazzoli (non sono fratelli) sono riusciti a realizzare il loro sogno di fare un film. La pellicola segue fedelmente il libro da cui è tratto (Radiografia di un dj che non piace), nè più nè meno. La biografia di Marco viene raccontata non in stile giornalistico come quello di Private Parts su Howard Stern, ma in uno stile quasi onirico. Essendo io un fan di Nichetti, ho potuto ritrovare in questo film elementi nichettiani (cartoni animati, la scena dello specchio, piano sequenza quando i personaggi festeggiano il ritorno in diretta dello Zoo) che ricordano molto Ho fatto splash. [+]

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Un film realizzato molto bene. Due ore di relax e qualche risata. Un buon modo di passare una serata con gli amici.

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Film realizzato molto bene, per il messaggio che vuole dare e che riesce a dare. Ma quanto hanno speso in effetti? Neanche star wars. il meglio che si possa trovare in Italia al momento. 

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Al cinema c'ero anch'io, con Mazzoli, a guidare quella biciclettina verso la radio locale. Io e i miei 13 anni. La mia fuga a 300 metri da casa. "Vado da un'amica", dissi a mia madre. Invece mi portavo emozionata alla radio, a fare il mio primo quiz in diretta, affiancata dal più grande dj locale. Aveva studiato con Pippo Baudo, diceva. Pesavo 30 chili o poco più. Quando i miei lo scoprirono si infuriarono e mi impedirono di uscire per un po'. Peccato, sarebbe stato un modo per uscire fuori, esprimermi, guarire più in fretta. Ho riprovato più tardi, sempre di nascosto. Poi ho mollato. Quello come altri sogni. La differenza tra me e Marco Mazzoli, tra me e lo scrittore che sfida i suoi pregiudizi e realizza un capolavoro è che io ho smesso di sognare. [+]

Al cinema c'ero anch'io, con Mazzoli, a guidare quella biciclettina verso la radio locale. Io e i miei 13 anni. La mia fuga a 300 metri da casa. "Vado da un'amica", dissi a mia madre. Invece mi portavo emozionata alla radio, a fare il mio primo quiz in diretta, affiancata dal più grande dj locale. Aveva studiato con Pippo Baudo, diceva. Pesavo 30 chili o poco più. Quando i miei lo scoprirono si infuriarono e mi impedirono di uscire per un po'. Peccato, sarebbe stato un modo per uscire fuori, esprimermi, guarire più in fretta. Ho riprovato più tardi, sempre di nascosto. Poi ho mollato. Quello come altri sogni. La differenza tra me e Marco Mazzoli, tra me e lo scrittore che sfida i suoi pregiudizi e realizza un capolavoro è che io ho smesso di sognare. Ho paura dei miei sogni. Guardare è stato terapeutico. Ho ancora un grosso problema da risolvere: quello di riuscire a darmi la precedenza e vincere. [-]

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Un Film spiritoso, critico e sincero. Girato con tecnologica maestria e cuore. Un film che scintilla nel Firmamento un po' Opaco del Moderno Cinema Italiano. BRAVI!

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Marco Mazzoli, o lo ami o lo odi. Ero un po' prevenuta, trascinata al cinema da amici. Da amante del cinema, soprattutto quello che reputo di caratura superiore come quello americano, ero scettica. Invece... la sorpresa. Non mi soffermo sulla storia, che parla di sogni conditi da qualche baggianata e qualche (accettabile?) parolaccia di troppo. Mi soffermo sulla regia. Autentica, innovativa. Finalmente il cinema in italia. Finalmente qualcosa di diverso nella narrazione. Ottimo esordio per Davide Simon Mazzoli, coadiuvato da un David Di Donatello per quanto riguarda la fotografia (l'ho scoperto dopo): Fabio Cianchetti. Finalmente il Cinema in Italia.

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Lucida visione di un personaggio discusso, ma amato per la sua semplicità. On Air non è solo il 'film dello zoo di 105' come molti possono credere... Davvero molto, molto di più. Un'opera prima dove il cugino Davide Simon Mazzoli ha diretto con un pizzico di follia e tanto genio. Ero scettico inizialmente, debbo dire e dopo un inizio tutto ritmo (quasi un videoclip), c'è una scena che rallenta un po'. Ma questo è il cinema, una fisarmonica dove si allarga e si stringe, dove la narrativa si dilata e contrae a seconda del ritmo che si vuole imporre. Certo qualche parolaccia c'è, ma se fosse stato un film americano avremmo passato tutto no? Ed allora dico... viva chi prova ad osare, viva chi prova a percorrere nuove vie narrative, e a sfondare i muri dell'immobilismo narrativo cinematografico italiano. [+]

Lucida visione di un personaggio discusso, ma amato per la sua semplicità. On Air non è solo il 'film dello zoo di 105' come molti possono credere... Davvero molto, molto di più. Un'opera prima dove il cugino Davide Simon Mazzoli ha diretto con un pizzico di follia e tanto genio. Ero scettico inizialmente, debbo dire e dopo un inizio tutto ritmo (quasi un videoclip), c'è una scena che rallenta un po'. Ma questo è il cinema, una fisarmonica dove si allarga e si stringe, dove la narrativa si dilata e contrae a seconda del ritmo che si vuole imporre. Certo qualche parolaccia c'è, ma se fosse stato un film americano avremmo passato tutto no? Ed allora dico... viva chi prova ad osare, viva chi prova a percorrere nuove vie narrative, e a sfondare i muri dell'immobilismo narrativo cinematografico italiano. Film più che gradevole, anzi dinamico e divertente. E con una storia da sogno. Perché se davvero si persevera, si può ottenere ciò che si vuole. Da vedere. Per Sognare un cinema ed un mondo migliore. [-]

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Sicuramente uno dei film più brutti che abbia mai visto. Non capisco come possa uscire al cinema una pellicola del genere, non lo consiglierei al mio peggior nemico... 9€ buttati nel c***o.  Ma perché fare un film del genere mi domando??? Chi fa radio deve continuare a far radio!

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