parsifal
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venerdì 23 novembre 2018
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gioventù ed età adulta
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Calopresti cura la sceneggiatura e lareigai di questo suo ennesimo lavoro , tratto dal romanzo omonimo di G. Savatteri. La vicenda è ambientata in unan Trieste cupa e dalla forte impronta industriale ed ha per protagonisti tre adulti , ex amici di infanzia che si erano persi di vista e si ritrovano , dopo trent'anni, non certo per una felice ricorrenza od una rimpatriata ma in virtù di una dolorosa circostanza in cui è implicato il figlio di uno di loro, Gil ( F.Ferracane),imprenditore senza scrupoli, corrotto e corruttore , arrogante ed infelice. Il giovane ha accoltellato un coetaneo, durante una rissa ed è stato arrestato ipso facto. Viene interrogato da Vinz ( G.
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Calopresti cura la sceneggiatura e lareigai di questo suo ennesimo lavoro , tratto dal romanzo omonimo di G. Savatteri. La vicenda è ambientata in unan Trieste cupa e dalla forte impronta industriale ed ha per protagonisti tre adulti , ex amici di infanzia che si erano persi di vista e si ritrovano , dopo trent'anni, non certo per una felice ricorrenza od una rimpatriata ma in virtù di una dolorosa circostanza in cui è implicato il figlio di uno di loro, Gil ( F.Ferracane),imprenditore senza scrupoli, corrotto e corruttore , arrogante ed infelice. Il giovane ha accoltellato un coetaneo, durante una rissa ed è stato arrestato ipso facto. Viene interrogato da Vinz ( G.Panariello), poliziotto da strada , scontento e solo, ma strenuo sostenitore del suo lavoro. Vinz convoca l'ex amico di corsa per comunicargli l'accaduto. Gil tenta il tutto per tutto, accennando ad una vicenda oscura del loro passato, vicenda che verrà chiarita solo alla fine del film. Gil non accetta che il figlio stia in prigione e vuole tirarlo fuori, costi quel che costi. Entra in scena Saro ( T.Trabacchi) medico che esercita nella sua terra natia,la Calabria e si sposta in quella che fu la sua città d'adozione durante l' infanzia ,per dare il suo supporto professionale. Il film prende dunque una piega intimista , non certo spensierata, dando vita a confronti padre-figlio, amici o presunti tali che nell'età adulta conoscono l'amaro della disillusione e il vuoto della dimensione giovanile attuale. Panariello in versione drammatica dimostra di avere diversi assi nella manica. Vicenda accattivante, recitazione adeguata, regia forse priva di polso e verve.
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pippo.pini72
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mercoledì 2 dicembre 2015
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bel film
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lollo.sosini
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martedì 1 dicembre 2015
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bel film
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un bel film, ricco di suggestioni
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pier delmonte
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domenica 29 novembre 2015
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toppata
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Hai toppato caro Calopresti, la storia non avvince, dicono che sia un “noir”, ma per favore, prendere Panariello come poliziotto convincerebbe se fossimo in una fiction tv, pessima colonna sonora, i vari personaggi buttati li’ senza score, di questa pellicola mi ricordero’ solo del mezzo sedere (se e’ lei) della Ferrari, mi accontenterei anche del suo mezzo sedere!!!
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lollo.sosini
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martedì 24 novembre 2015
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ottimo
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