The Face of An Angel

La prima cosa sbagliata di questo film è il titolo. Avrebbe potuto intitolarsi "Il fishburger".
Oh, è vero, il protagonista parla con una tipa del delitto, ma potrebbero benissimo parlare del fishburger, tanto non vanno oltre quei generici commenti che si adattano bene anche all'abbigliamento oppure al cibo. Certo, girano per Siena; ecché non mangiano panini a Siena? E dopo vanno anche a Firenze, città piena di ottime paninoteche, e s'incontrano al ristorante ma non si vede se è un ristorante classico oppure un fast food.
Il protagonista gira a vuoto tutto il tempo perché vorrebbe (vorrebbe) girare un film sul delitto (o sul processo, non saprei; e non sa neppure lui naturalmente) ma io credo che sia una copertura. [+]

La prima cosa sbagliata di questo film è il titolo. Avrebbe potuto intitolarsi "Il fishburger".
Oh, è vero, il protagonista parla con una tipa del delitto, ma potrebbero benissimo parlare del fishburger, tanto non vanno oltre quei generici commenti che si adattano bene anche all'abbigliamento oppure al cibo. Certo, girano per Siena; ecché non mangiano panini a Siena? E dopo vanno anche a Firenze, città piena di ottime paninoteche, e s'incontrano al ristorante ma non si vede se è un ristorante classico oppure un fast food.
Il protagonista gira a vuoto tutto il tempo perché vorrebbe (vorrebbe) girare un film sul delitto (o sul processo, non saprei; e non sa neppure lui naturalmente) ma io credo che sia una copertura. Il protagonista è effettivamente un regista ma lo ha inviato MacDonald's per trovare l'ispirazione per la nuova pubblicità del fishburger.
Ecco, io mi sono impegnato ed ho cercato di renderlo interessante ma ho fallito perché il materiale qui manca proprio completamente.
Non posso raccontare la trama, perché è quella di un film porno ma senza sesso. O se l'esempio non è piaciuto, si può pensare ad un film di guerra in tempo di pace. Che il riferimento al noto caso di cronaca si trova soltanto nel titolo, l'ho fatto capire. Cosa rimane? Il risentimento per un'ora e mezza persa. Oppure, avendone l'ardire, l'opportunità per raccontare di aver visto un film intelettuale che non tutti possono capire.
Purtroppo al posto dell'ardire ho l'onestà di confessarvi che l'ho capito benissimo. Qualcuno, a corto di argomenti, ha pensato di fare un film sul carattere di questo sfortunato, che gira a vuoto attorno agli ambienti dove si svolge un processo, ha le allucinazioni perché consuma un mucchio di cocaina, fa ripetutamente figure da idiota perché lo è ma alla fine capisce qualcosa sul rapporto con la sua ex moglie che capisce soltanto lui ma si dimentica di illustrare al pubblico.
Ah, forse può farci capire che ne sarebbe stato di "Somewere" senza Sofia Coppola.
Il particolare meraviglioso, che ne fa un'opera completa, è che anche l'argomento del carattere del personaggio è sviluppato male e lo stesso personaggio è oppure appare senza carattere e tutto quello che fa, appartiene soltanto a quell'insieme di banalità che si associano superficialmente ad una personalità confusa.
E a me la corazzata Potemkin è piaciuto.
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