elgatoloco
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lunedì 10 febbraio 2020
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remake quasi inutile
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Francamente, dopo il capolavoro di Tobe Hooper del 1982, questo remake di "Poltergeist", firmato da Gil Kenan, poteva essere un pleonasmo, qualcosa di superfluo. Se la tematica del"fantasma"(ma il poltergeist è presenza più sottile, piu'inquietante e al tempo stesso diversa da ghost comunemente inteso...)là era già ampiamente sviscerato, in particolare nel suo manifestarsi ai bambini, particolarmente ad essi, qui altro poteva essere omesso, Là tra la presenza della"medium"-esperta de ramo, la sapienza registica di Hooper bastavano a farci capire.introdurci nel mondo che il regista-autore voleva mostrarci. Qui, Kenan, tecnicamente bravo, non sa(forse neppure vuole)fare altrettanto, Intendiamoci, però: ottima la scelta degli effetti speciali(le luci, con certe sequenze che vivono dell'alternaana luce-buio, dove bisognerebbe ricordare che l'assenza di luce è essa stessa luce.
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Francamente, dopo il capolavoro di Tobe Hooper del 1982, questo remake di "Poltergeist", firmato da Gil Kenan, poteva essere un pleonasmo, qualcosa di superfluo. Se la tematica del"fantasma"(ma il poltergeist è presenza più sottile, piu'inquietante e al tempo stesso diversa da ghost comunemente inteso...)là era già ampiamente sviscerato, in particolare nel suo manifestarsi ai bambini, particolarmente ad essi, qui altro poteva essere omesso, Là tra la presenza della"medium"-esperta de ramo, la sapienza registica di Hooper bastavano a farci capire.introdurci nel mondo che il regista-autore voleva mostrarci. Qui, Kenan, tecnicamente bravo, non sa(forse neppure vuole)fare altrettanto, Intendiamoci, però: ottima la scelta degli effetti speciali(le luci, con certe sequenze che vivono dell'alternaana luce-buio, dove bisognerebbe ricordare che l'assenza di luce è essa stessa luce...in absentia, diremo così), pregevole la confezione, ma manca quell'imprinting che era stato del primo film,, quello originale, appunto, che aveva"ripescato"questo aspetto mitteleuropeo della quaestio spiritica....Intepreti di buon livello, ma francamente sempre da raffrontare(è inevtiabile)ai"primi", agli intepreti del primo("vero", diciamo così)"Poltergeist", quello, appunto, id Tobe Hooper... E'quasi una nemesi.... El Gato
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st7no
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lunedì 11 dicembre 2017
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mai vista una cosa del genere
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peccato che non ci siano le zero stelle. Stando al giudizio di qualcuno, il film sarebbe bello solo per casa sopra il cimitero? Bene dai.... allora il resto non conta solo per il cimitero, che tra l' altro un ideona da brividi... Bene il film se di film si po' parlare e' una porcheria senza pari e precedenti, noioso, dialoghi agghiaccianti e se molti registi, tentano quanto meno di dare una parvenza di "possibilita' al mondo del paranormale", questo, e' quanto di piu' assurdo si possa guardare. Niente di mediocre, MA TUTTO DI IMBARAZZANTE
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elgatoloco
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domenica 22 gennaio 2017
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tobe hooper was an other thing
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Questo"Poltergeist"(2015)di Gil Kenan non aggiunge, a mio parere, nulla al film di cui è remake(di Tobe Hooper, 1982): certo, contestualizza le cose, parlando di disoccupazione(lo è il"capofamiglia", unico cespite della famiglia stessa, mentre la madre, scrittrice, è a casa per badare ai figli), per cui la famigliola è costretta a recarsi in una periferia degradata, con la casa, sita dove c'era un cimitero di"nativi americani"(idem con patate come in Hooper e altrove), invasa anche se non"infestata"(distinzione sottile proposta dal super-esperto del paranormale), piena di "poltergeister"invero più che solamente"dispettosi", pericolosi.
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Questo"Poltergeist"(2015)di Gil Kenan non aggiunge, a mio parere, nulla al film di cui è remake(di Tobe Hooper, 1982): certo, contestualizza le cose, parlando di disoccupazione(lo è il"capofamiglia", unico cespite della famiglia stessa, mentre la madre, scrittrice, è a casa per badare ai figli), per cui la famigliola è costretta a recarsi in una periferia degradata, con la casa, sita dove c'era un cimitero di"nativi americani"(idem con patate come in Hooper e altrove), invasa anche se non"infestata"(distinzione sottile proposta dal super-esperto del paranormale), piena di "poltergeister"invero più che solamente"dispettosi", pericolosi... Efficace qualche scena di solitudine-terrore in pieno sole(decisamente insolita: in genere l'orrore è al buio)e l'uso della tecnologia, nel finale e nel sottofinale soprattutto, ma anche questo uso del"Nuovo"è adeguato al tempo(tra il primo film e il suo remake ci sono 33 anni, un terzo di secolo ma soprattutto una vera, totale, ulteriore rivoluzione tecnologica...che sia la quarta o la quinta o l'ennesima importa invero poco...), ma volete mettere il fascino della scoperta del tutto con la piccola"medium"dell'Europa orientale nel film di Hooper?Qui tutto è ben eseguito(uso della tecnica e della tecnologia, montaggio etc.), ma l'elemento che dovrebbe realmente segnare un"salto nell'altra dimensione"manca. C'è, invero, sarebbe sciocco negarlo, qualche momento di"spavento": si sussulta quando gli oggetti si muovono, quanto la teoria dei clown cattivi si fa sentire, ma in complesso rimaniamo a un horror monco, poco"credibile", perché troppo meccanico, troppo"allenato"e in qualche modo anche"prevedibile"...Anche l'"approfondimento"del"paranormale"(dove non importa affatto che ci si creda o meno)è liquidato in alcuni dialoghi; anche "the other side of the mirror"che qui è semplicemente lo schermo della TV/computer, è ancora una volta, un elemento tecnologico in più, non certo qualche cosa di totalmente nuovo, rientrando invece in una casistica degli"effetti speciali"... Sarà che forse da un remake si pretende fatalmente"more", dell'altro e di piuù, ma qui, anche dal punto di vista delle(degli)interpreti siamo un po'scarsi, per così dire, senza voler in alcun modo infierire... El Gato
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franco44
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venerdì 8 luglio 2016
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film di cui non si sentiva la mancanza
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Probabilmente non hai visto l'originale.
Ma come si fa ad apprezzare un film del genere e a inserirlo nella categoria "horror gotico"?
Il film non è un horror, non è comico, non è demenziale ma supera il ridicolo.
Povero Spielberg, dopo 34 anni dall'uscita del suo film, tutto si sarebbe aspettato, ma non di vedersi accostare in modo positivo questo orribile remake.
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g_andrini
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giovedì 14 aprile 2016
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visione piacevole
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E' un buon prodotto, per le famiglie ma non solo. Come tutti gli horror è anche un po' comico, con legami nei problemi della vita pratica familiare di tutti i giorni.
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onufrio
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lunedì 7 marzo 2016
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demoniache presenze
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Remake del film del 1982, la differenza è che in questo horror cè più tensione, merito anche dei migliori effetti speciali visti gli oltre 30 anni di distanza. Rimane comunque un film piacevole alla visione.
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gianleo67
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sabato 26 dicembre 2015
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a nanna...dopo carosello!
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Quando la famiglia Bowen si trasferisce nella nuova ed economica villetta di periferia, non immagina nemmeno che le sue fondamenta poggiano su di un vecchio cimitero mai dismesso e che le inquiete presenze di spiriti malvagi e violenti prenderanno di mira la piccola Madison nella loro disperata ricerca di una via di fuga verso la luce e la salvezza eterna.
Di rivedere e correggere all'era della pervasività tecnologica e della connettività social un soggetto tanto classico quanto moderno come quello che Spielberg aveva concesso in comodato d'uso al buon Toobe Hooper più di tre decenni prima, non se ne sentiva davvero il bisogno.
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Quando la famiglia Bowen si trasferisce nella nuova ed economica villetta di periferia, non immagina nemmeno che le sue fondamenta poggiano su di un vecchio cimitero mai dismesso e che le inquiete presenze di spiriti malvagi e violenti prenderanno di mira la piccola Madison nella loro disperata ricerca di una via di fuga verso la luce e la salvezza eterna.
Di rivedere e correggere all'era della pervasività tecnologica e della connettività social un soggetto tanto classico quanto moderno come quello che Spielberg aveva concesso in comodato d'uso al buon Toobe Hooper più di tre decenni prima, non se ne sentiva davvero il bisogno. Non sembra dello stesso avviso la Metro-Goldwyn-Mayer che, in quanto detentrice dei diritti, ha pensato bene di sfornare l'ennesimo rifacimento di un horror per famiglie che, nel tentativo di omaggiare l'originale, finisce per confezionare la solita ghost-house-story che ne ripropone fiaccamente atmosfere e luoghi comuni, sfoggiando al contempo fedeltà filologica quanto una sconfortante povertà di idee e mezzi tecnici. Ne riesce un modesto epigono targato Ghost House che sembra partire bene nel suggerire l'ambiguità di plausibili spiegazioni ecologiste a base di inquinamento elettromagnetico e pavor notturno ma che fa presto a smarrirsi nella banalità di una messa in scena in cui l'uso spropositato del piano sequenza e la fiacchezza del ritmo riconducono la materia alla sommatoria di una serie di dejavù cinefili senza arte nè parte, riproponendo una storia che guarda svogliatamente all'epica della famiglia americana in crisi (lui è disoccupato, lei scrittrice fallita) tra le fauci del maligno (Amytiville possession) pagare lo scotto per una speculazione edilizia profanatrice (Poltergheist - oscure presenze), ma che finisce per trarsi d'impaccio grazie ad una ritrovata solidarietà tra consanguinei che li aiuti ad attraversare gli oscuri e perigliosi territori astrali di una dimensione ultraterrena confinata tra i cavedi di casa (Insidious). Se nel conteggio finale poi gli sbadigli sembrano sopravanzare di molto i rari soprassalti delle scene più riuscite e tutte tratte dalla fervida immaginazione del grande Spielberg (lo schermo luminescente di una tv come portale di una mistificazione subliminale, la minacciosa potenza vegetale di un albero ululante, il microcosmo gravitazionale di sfere iridescenti, le orripilanti traveggole di sconcertanti allucinazioni sensoriali), quello che più fa difetto al film sembrano invece le incongruenze di una sceneggiatura che passa senza colpo ferire dallo scetticismo del classico 'al lupo, al lupo' alla fede incondizionata verso una pseudo-scienza che ci illustra, col rigore della tecnica ma senza la magia dell'incanto per il fantastico, balzane teorie sulla bilocazione e gli astuti stratagemmi di un filo di Arianna teso tra il mondo dei vivi e quello dei morti; tutto a favore di una telecamera ad uso e consumo degli annoiati spettatori dei soliti programmi del found-footage di case infestate. Per un Sam Rockwell più bollito del solito che fa rimpiangere,e di molto, la prestanza rassicurante di Craig T. Nelson ed una Rosemarie DeWitt più convincente e singolarmente somigliante alla materna e sensuale JoBeth Williams, chi ci manca di più è il ricordo del visino angelico di una incomparabile Heather O'Rourke, la povera e sfortunata Carol Anne la cui voce ci giunge come un'eco lontana e dolcissima da quell'intangibile dimensione della memoria e del sogno che chiamiamo cinema.
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master1994
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mercoledì 16 dicembre 2015
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discreto film remake dell'originale senza pretese
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Discreto e godibile remake film horror con una sufficiente e funzionale ambientazione oscura ed atmosfera più buia e realistica dell'originale, ma che perde nello sviluppo storico e dei personaggi con un finale meno incisivo, piuttosto sbrigativo e veloce. Gli effetti speciali, seppur meno marcati dell'originale, tengono sufficientemente per tutto il film. La regia aggiunge poche novità all'originale: seppur non si tratta di una rivisitazione, è una copia fatta bene e tratteggiata discretamente nelle scelte stilistiche e tecniche. Il tema centrale del film originale viene allegerito e (alcuni parti semplificato e ridicolizzato) rispetto al film originale e alcune cadute di stile si fanno sentire nella seconda e ultima parte.
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Discreto e godibile remake film horror con una sufficiente e funzionale ambientazione oscura ed atmosfera più buia e realistica dell'originale, ma che perde nello sviluppo storico e dei personaggi con un finale meno incisivo, piuttosto sbrigativo e veloce. Gli effetti speciali, seppur meno marcati dell'originale, tengono sufficientemente per tutto il film. La regia aggiunge poche novità all'originale: seppur non si tratta di una rivisitazione, è una copia fatta bene e tratteggiata discretamente nelle scelte stilistiche e tecniche. Il tema centrale del film originale viene allegerito e (alcuni parti semplificato e ridicolizzato) rispetto al film originale e alcune cadute di stile si fanno sentire nella seconda e ultima parte. La progressione della storia è inalterata quasi, ma c'è meno cura e attenzione a differenza dell'originale che proponeva situazioni anche più spettacolari e divertenti, ironiche e sarcastiche sul mondo del paranormale e della vita famigliare. Nessuna innovazione nel genere, ma potabile e riuscito esperimento moderno dell'originale con qualche momento morto e personaggi già visti in altri film. Buono ed affascinante il protagonista, meno tutti gli altri (che avevano maggior peso socio-psicologico e appeal nell'originale di Steven Spielberg). Colonna sonora oscura e tenebrosa quanto basta, montaggio e scene convicenti e narrazione fluida, ma sbrigativa e troppo veloce (con temi trattati a tempi alterni: alcuni interessanti, altri superficiali e banali), sopratutto verso il finale che risulta meno potente e spettacolare dell'originale. Non decolla mai e risulta un pò piatto e noioso in alcuni frangeti della storia. Per amanti del genere Thriller/horror con venature drammatiche e forti tinte sovrannaturali. Un prodotto cinematografico meno corretto e interessante che però non manca nell'ambientazione e nei curati effetti speciali: se la storia fosse stata più incisiva e i personaggi meglio delineati e meno stereotipati sarebbe stato un piccolo gioiello contemporaneo della cinematografia statunitense. Idee carine, ma che sanno di Deja vù a lungo andare sentendo un certo senso di monotonia e sonnolenza in alcuni parti narrative. Consigliato per i fan del genere.
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master1994
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mercoledì 16 dicembre 2015
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discreto film remake dell'originale senza pretese
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Discreto e godibile remake film horror con una sufficiente e funzionale ambientazione oscura ed atmosfera più buia e realistica dell'originale, ma che perde nello sviluppo storico e dei personaggi con un finale meno incisivo, piuttosto sbrigativo e veloce. Gli effetti speciali, seppur meno marcati dell'originale, tengono sufficientemente per tutto il film. La regia aggiunge poche novità all'originale: seppur non si tratta di una rivisitazione, è una copia fatta bene e tratteggiata discretamente nelle scelte stilistiche e tecniche. Il tema centrale del film originale viene allegerito e (alcuni parti semplificato e ridicolizzato) rispetto al film originale e alcune cadute di stile si fanno sentire nella seconda e ultima parte.
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Discreto e godibile remake film horror con una sufficiente e funzionale ambientazione oscura ed atmosfera più buia e realistica dell'originale, ma che perde nello sviluppo storico e dei personaggi con un finale meno incisivo, piuttosto sbrigativo e veloce. Gli effetti speciali, seppur meno marcati dell'originale, tengono sufficientemente per tutto il film. La regia aggiunge poche novità all'originale: seppur non si tratta di una rivisitazione, è una copia fatta bene e tratteggiata discretamente nelle scelte stilistiche e tecniche. Il tema centrale del film originale viene allegerito e (alcuni parti semplificato e ridicolizzato) rispetto al film originale e alcune cadute di stile si fanno sentire nella seconda e ultima parte. La progressione della storia è inalterata quasi, ma c'è meno cura e attenzione a differenza dell'originale che proponeva situazioni anche più spettacolari e divertenti, ironiche e sarcastiche sul mondo del paranormale e della vita famigliare. Nessuna innovazione nel genere, ma potabile e riuscito esperimento moderno dell'originale con qualche momento morto e personaggi già visti in altri film. Buono ed affascinante il protagonista, meno tutti gli altri (che avevano maggior peso socio-psicologico e appeal nell'originale di Steven Spielberg). Colonna sonora oscura e tenebrosa quanto basta, montaggio e scene convicenti e narrazione fluida, ma sbrigativa e troppo veloce (con temi trattati a tempi alterni: alcuni interessanti, altri superficiali e banali), sopratutto verso il finale che risulta meno potente e spettacolare dell'originale. Non decolla mai e risulta un pò piatto e noioso in alcuni frangeti della storia. Per amanti del genere Thriller/horror con venature drammatiche e forti tinte sovrannaturali. Un prodotto cinematografico meno corretto e interessante che però non manca nell'ambientazione e nei curati effetti speciali: se la storia fosse stata più incisiva e i personaggi meglio delineati e meno stereotipati sarebbe stato un piccolo gioiello contemporaneo della cinematografia statunitense. Idee carine, ma che sanno di Deja vù a lungo andare sentendo un certo senso di monotonia e sonnolenza in alcuni parti narrative. Consigliato per i fan del genere.
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zero99
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domenica 11 ottobre 2015
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un discreto film
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Ammetto che mi aspettavo di meglio però sicuramente è migliore dell'originale del'82. Almeno in questo remake gli effetti speciali sono molto meglio e la storia l'hanno raccontata meglio e non è noioso come l'originale. Non è un film che fa paura ma tiene alta la tensione ed è avvincente!
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