"Nè Giulietta nè Romeo" è il titolo di un film che è già esplicativo come indicazione di una condizione di incertezza. Ed è quello che realmente succede al giovane protagonista di questa pellicola il quale avverte dentro se stesso uno stato di disagio di cui non sa spiegarsi. Nel corso delle giornate, constatando per ciò che riguarda la propria sfera sessuale di non provare una grandissima attrazione nei confronti delle ragazze ( alcuni suoi tentativi di rapporto sessuale falliscono miseramente) ma più per coloro del suo stesso sesso. Rivelandone la questione alla madre e poi al padre, questi ultimi, genitori moderni e colti con un'ampiezza di vedute considerevole, pensano che il proprio figlio stia in realtà attraversando soltanto un momento di confusione che sicuramente passerà dopo un pò di dialogo e vario ragionamento.
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"Nè Giulietta nè Romeo" è il titolo di un film che è già esplicativo come indicazione di una condizione di incertezza. Ed è quello che realmente succede al giovane protagonista di questa pellicola il quale avverte dentro se stesso uno stato di disagio di cui non sa spiegarsi. Nel corso delle giornate, constatando per ciò che riguarda la propria sfera sessuale di non provare una grandissima attrazione nei confronti delle ragazze ( alcuni suoi tentativi di rapporto sessuale falliscono miseramente) ma più per coloro del suo stesso sesso. Rivelandone la questione alla madre e poi al padre, questi ultimi, genitori moderni e colti con un'ampiezza di vedute considerevole, pensano che il proprio figlio stia in realtà attraversando soltanto un momento di confusione che sicuramente passerà dopo un pò di dialogo e vario ragionamento. Il ragazzo, sentendosi in pratica rifiutato, si chiude sempre di più in se stesso e con due amici decide di scappare di casa percorrendo un viaggio che lo porterà sino a Milano dove peraltro lo raggiungerà la madre in compagnia della nonna e dove tutto si chiarirà e verrà accettato di buon grado.
L'esordio registico dell'attrice comica Veronica Pivetti proclama, se non ancora una grande padronanza della macchina da presa, in ogni caso i buoni presupposti per un futuro più maturo e completo. Il suo film pertanto risulta una commedia assai piacevole, con una buona sceneggiatura (peraltro scritta dalla stessa Pivetti) e con una storia che affronta un problema riguardante i giovani ma che viene anche rivolto ai genitori come spunto di riflessione. A parte alcune parti un poco irreali, nel complesso la vicenda si svolge in maniera del tutto simpatica, divertente e leggera che attenua di molto l'atmosfera e la problematica dell'accettazione o meno di un figlio con un'identità sessuale diversa da quella nella norma. Anche l'evidente presa in giro nei confronti di quei genitori che si professano tanto aperti di vedute ma che al dunque poi non lo sono troppo, è fin troppo palese ed anche ciò serve alle generazioni più mature come spunto di riflessione sui propri contraddittori comportamenti..
Insomma, una pellicola positiva ed assai piacevole da seguire.
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