"Milano 2015" è un film-documentario a cui hanno partecipato sei personaggi tra registi, attori ed altri personaggi vari dello spettacolo, come, per esempio, il grande ballerino classico Roberto Bolle ed il musicista/cantante Elio. Ognuno di loro, sebbene non tutti siano milanesi di nascita (chi lo è di adozione chi no) "parla" di Milano da, ovviamente, il proprio punto di vista e pertanto consegna allo spettatore un ritratto della Milano contemporanea, se non inedito, comunque molto particolare e del tutto personale. I films, brevi, ma non dei cortometraggi, sono in totale sei come, appunto i loro autori: Silvio Soldini, Giorgio Diritti, Walter Veltroni, la giovane attrice Cristiana Capotondi, Stefano Belisari ed infine Roberto Bolle girano le immagini della grande metropoli italiana con molto rigore e precisione, riuscendo a condensare in breve tempo l'anima di quello che vogliono sia rappresentato e che, per loro, rappresenta un elemento di distinzione e di interesse.
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"Milano 2015" è un film-documentario a cui hanno partecipato sei personaggi tra registi, attori ed altri personaggi vari dello spettacolo, come, per esempio, il grande ballerino classico Roberto Bolle ed il musicista/cantante Elio. Ognuno di loro, sebbene non tutti siano milanesi di nascita (chi lo è di adozione chi no) "parla" di Milano da, ovviamente, il proprio punto di vista e pertanto consegna allo spettatore un ritratto della Milano contemporanea, se non inedito, comunque molto particolare e del tutto personale. I films, brevi, ma non dei cortometraggi, sono in totale sei come, appunto i loro autori: Silvio Soldini, Giorgio Diritti, Walter Veltroni, la giovane attrice Cristiana Capotondi, Stefano Belisari ed infine Roberto Bolle girano le immagini della grande metropoli italiana con molto rigore e precisione, riuscendo a condensare in breve tempo l'anima di quello che vogliono sia rappresentato e che, per loro, rappresenta un elemento di distinzione e di interesse. Pertanto, va sottolineato che non è un film a fine propangandistico o turistico del capoluogo lombardo, bensì, appunto, una visione del tutto personale. E' così che si parla della Milano notturna (ben addentro la notte), silenziosa, con le proprie strade vuote ed i negozi e le varie attività chiuse e dall'aspetto ormai, purtroppo, completamente trasformato in quanto determinati locali, che erano in passato dei teatri o dei cinema, ormai si sono volti in fast food o negozi di qualsivoglia merce economica. Oppure si parla del famoso e maestoso, nonchè affascinante, teatro alla Scala, presentato dietro le quinte alla vigilia della rappresentazione del balletto dello "Schiaccianoci" di Chaikowski, o dell'ormai, purtroppo "decaduto", glorioso velodromo Vigorelli nella cui pista concorsero tutti i più grandi ciclisti e personaggi dello sport dei decenni passati, o dell'imponente redazione del quotidiano del "Corriere della Sera" con la sua attività frenetica e sempre e puntualmente aggiornata ed in movimento, ecc... ma quello che si evince da tutti i filmati è, senza alcun dubbio, un sentimento di profondo affetto ed attaccamento nei confronti della città di Milano che, come la maggior parte di tutte le città, nonostante le profonde trasformazioni ed i radicali cambiamenti deve essere accettata ed amata così com'è perchè oggi questa è diventata la sua immagine attuale.
Molto interessante.
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