midnightmoonlight
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mercoledì 30 settembre 2015
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l'eterna scontatezza
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Se si dovesse descrivere la protagonista in soli due aggettivi, si potrebbe definirla fugace e immanente. Un ossimoro, quello appena creato, che però ben si sposa con l'esistenza condotta da Adaline, costretta a vivere seguendo uno straziante quanto stressante rituale: nuovi documenti, valigia e chiavi, via verso una vita tremendamente piena, caotica eppure così intimamente vuota. La sua vita è un transito continuo, che si insinua nelle fibre più profonde del suo corpo; persino l'età in cui si verifica la strabiliante trasformazione in questo essere immortale, 29 anni, è una linea transitoria tra un decennio che sta per finire e uno nuovo che va a cominciare.
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Se si dovesse descrivere la protagonista in soli due aggettivi, si potrebbe definirla fugace e immanente. Un ossimoro, quello appena creato, che però ben si sposa con l'esistenza condotta da Adaline, costretta a vivere seguendo uno straziante quanto stressante rituale: nuovi documenti, valigia e chiavi, via verso una vita tremendamente piena, caotica eppure così intimamente vuota. La sua vita è un transito continuo, che si insinua nelle fibre più profonde del suo corpo; persino l'età in cui si verifica la strabiliante trasformazione in questo essere immortale, 29 anni, è una linea transitoria tra un decennio che sta per finire e uno nuovo che va a cominciare. Nonostante il suo continuo errare, nei c'è solo un luogo capace di accoglierla come un grembo materno accoglierebbe i propri figli, ed è la casa, mai fissa, mai uguale, che di volta in volta affitta per vivere, atteggiamento simbolico di tutti coloro che desiderano stabilità e sicurezza nella propria vita. Una sicurezza che viene negata alla giovane Adaline, finchè una sconvolgente coincidenza del destino non la riporta indietro nel tempo, come una sorta di catarsi temporale che le fa confessare il suo indicibile segreto ad un uomo appena conosciuto ma che si rivelerà essere l'amore vero, quello che ha dovuto aspettare letteralmente per secoli.
Dotato di un destino narrativo facilmente prevedibile, il film porta, comunque, con sè, un'alta carica emotiva, capace di coinvolgere i cuori degli spettatori. Bravi gli attori.
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alberto58
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lunedì 11 aprile 2016
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l'eterna giovinezza come una condanna ?
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E' il sogno dell'uomo da quando è diventato autocosciente (circa 70.000 anni fa) ma nel film è presentato come una condanna. Meglio invecchiare (e morire). La protagonista è addirittura contenta quando scopre di avre un capello bianco e quindi potrà invecchiare come tutti. Invecchiare insieme sembra essere l'ambizione di tutti. Ma allora perchè l'uomo, da quando è diventato autocosciente, ha dovuto inventarsi un mondo trascendente ed anocra oggi (come viene detto ne film contact), il 95% dell'umanità crede in un qualche Dio ? E' che troviamo assurdo che la nostra vita possa durare, se va bene, qualche decennio, dopodichè si torna nel nulla, perchè noi siamo in grado di comprendere il tempo e lo psazio che viaggiano su miliardi di anni e noi ne duriamo solo qualche decina.
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E' il sogno dell'uomo da quando è diventato autocosciente (circa 70.000 anni fa) ma nel film è presentato come una condanna. Meglio invecchiare (e morire). La protagonista è addirittura contenta quando scopre di avre un capello bianco e quindi potrà invecchiare come tutti. Invecchiare insieme sembra essere l'ambizione di tutti. Ma allora perchè l'uomo, da quando è diventato autocosciente, ha dovuto inventarsi un mondo trascendente ed anocra oggi (come viene detto ne film contact), il 95% dell'umanità crede in un qualche Dio ? E' che troviamo assurdo che la nostra vita possa durare, se va bene, qualche decennio, dopodichè si torna nel nulla, perchè noi siamo in grado di comprendere il tempo e lo psazio che viaggiano su miliardi di anni e noi ne duriamo solo qualche decina...assurdo ed insopportabile. E così il film fa una ipotesi che pare pura fantascienza e poi la risolve in maniera molto politically correct. E se invece la tizia, invece di scappare, avesse raccontato la sua cosa al mondo intero aiutando la ricerca scientifica a riprodurre quel che è successo a lei casualmente a tanta altra gente ? La biotecnoclogia è sulla strada buona, magari tra qualche decennio si potrà veramente intervenire sul DNA (i telomeri) per bloccare l'invecchiamento...e allora siamo sicuri che sarà una disgrazia ? Non si vedono in giro film o libri che provano ad immaginare cosa accadrebbe ad una umanità affrancata dalla vecchiaia...forse perchè la cosa non sarebbe considerata politically correct ed un tale film sarebbe condannato ad un clamoroso insuccesso o peggio. Eppure tra cento anni questa potrebbe essre la realtà. C'è qualche coraggioso scrittore o sceneggiatore e, sopratutto, produttore che ci proverà o smeplicemente accadrà prima che chiunque possai mmaginarlo ?
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vincenzo ambriola
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venerdì 8 maggio 2015
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la vita non è un disco rotto
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Adaline non è immortale, semplicemente non invecchia e questo la rende profondamente diversa dagli altri, in particolare da coloro che ama e con cui vorrebbe pianificare un futuro normale. Adaline sceglie quindi di restare sola, di non mettere radici, di curare se stessa e un cane, anzi tanti cani tutti della stessa razza e uguali tra loro. La vita di Adaline è un disco rotto, che si è fermato su un unico solco e ripete sempre le stesse note. Per salvare lo spettatore da questa imbarazzante situazione interviene Harrison Ford, che riconosce Adaline e la aiuta a venirne fuori, aiutato dal destino che come incredibilmente l'aveva trasformata adesso la rende di nuovo normale. Un film grazioso che affronta un tema difficile e importante, il passare del tempo e il rapporto intergenerazionale, senza indulgere nel sentimentalismo.
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Adaline non è immortale, semplicemente non invecchia e questo la rende profondamente diversa dagli altri, in particolare da coloro che ama e con cui vorrebbe pianificare un futuro normale. Adaline sceglie quindi di restare sola, di non mettere radici, di curare se stessa e un cane, anzi tanti cani tutti della stessa razza e uguali tra loro. La vita di Adaline è un disco rotto, che si è fermato su un unico solco e ripete sempre le stesse note. Per salvare lo spettatore da questa imbarazzante situazione interviene Harrison Ford, che riconosce Adaline e la aiuta a venirne fuori, aiutato dal destino che come incredibilmente l'aveva trasformata adesso la rende di nuovo normale. Un film grazioso che affronta un tema difficile e importante, il passare del tempo e il rapporto intergenerazionale, senza indulgere nel sentimentalismo. Efficace la voce fuori campo che spiega in maniera parascientifica ciò che sta accadendo, sperando che nessuno cerchi volontariamente di riprodurre ciò che è accaduto ad Adaline. Sarebbe un suicidio, senza scampo.
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flyanto
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mercoledì 6 maggio 2015
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quando non invecchiare diventa un dramma
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La storia della giovane donna che nel corso dei decenni non invecchia mai e rimane sempre bella e giovane a dispetto degli altri esseri umani che invece seguono il corso naturale della crescita, costituisce l'argomento di questa pellicola che, direi, è più un racconto o, meglio, una vicenda fantastica e dunque completamente irreale. Ma se non si vuole seguire alcuna verisimiglianza "Adaline", questo è il nome dell'affascinante protagonista (interpretata dalla bellissima ed elegante Blake Lively) è una storia piacevole a seguirsi e soprattutto appagante i gusti di tutte le persone per lo più romantiche.
Adaline, nata quasi all'inizio del ventesimo secolo, in seguito ad un incidente che ha provocato una strana reazione nell'aria, si accorge ben presto che, contrariamente a tutti i suoi coetanei e non (figlia compresa) non invecchia mai rimando sempre giovane.
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La storia della giovane donna che nel corso dei decenni non invecchia mai e rimane sempre bella e giovane a dispetto degli altri esseri umani che invece seguono il corso naturale della crescita, costituisce l'argomento di questa pellicola che, direi, è più un racconto o, meglio, una vicenda fantastica e dunque completamente irreale. Ma se non si vuole seguire alcuna verisimiglianza "Adaline", questo è il nome dell'affascinante protagonista (interpretata dalla bellissima ed elegante Blake Lively) è una storia piacevole a seguirsi e soprattutto appagante i gusti di tutte le persone per lo più romantiche.
Adaline, nata quasi all'inizio del ventesimo secolo, in seguito ad un incidente che ha provocato una strana reazione nell'aria, si accorge ben presto che, contrariamente a tutti i suoi coetanei e non (figlia compresa) non invecchia mai rimando sempre giovane. Ma purtroppo, per non destare sospetti e rischiare di essere considerata come un fenomeno da baraccone, ella è così costretta a fuggire sempre, lasciando la città dove nel frattempo si è stabilizzata, e cercando una nuova residenza altrove. Così facendo ella non ha tempo per l'amore, per coltivare insomma degli affetti stabili, che puntualmente invece un giorno arrivano causandole un non poco sconvolgimento. Vari avvenimenti si succederanno in seguito ai quali Adaline sarà costretta a rivelare il suo segreto, ma una concomitanza di circostanze favorevoli e l'amore sincero del suo giovane innamorato risolveranno per sempre la situazione.
Aggiungere altro a quanto detto qui all'inizio, a mio parere, risulta quanto mai superfluo se non che la Lively è perfetta per questo ruolo di donna stupenda e di classe e che la regia di Lee Krieger è asciutta e precisa e senza alcuna sbavatura. Ma, ripeto, il film deve essere accettato solo come una storia indirizzata a coloro che vogliono sognare o, per lo meno, come un puro e libero gioco della fantasia in quanto la tematica dell'impossibilità di vivere per sempre è stata già sufficientemente trattata precedentemente, e meglio, sia in letteratura che al cinema stesso e pertanto qui non si dice nulla di nuovo.
Un film puramente estetico.
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robert eroica
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sabato 9 maggio 2015
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adeline, che avra’ 107 anni nel 2014
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“Avevo vent’anni. Non permettero’ a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita” (Paul Nizan)
E’ una fiaba romantica “Adeline – L’eterna giovinezza”. Parte da un paradosso temporale e finisce circolarmente con la negazione dello stesso paradosso. In mezzo, una riflessione non banale sulla caducità delle cose, condotta da una protagonista bellissima e solitaria, condannata all’immortalità. Le regole del gioco filmico sono presto dette e non ci si attendano sorprese, ma la commedia, che tanto sarebbe piaciuta ad un maestro come Sidney Pollack, ha una sua riuscita malia. E per lo spettatore non è poi difficile farsi incantare dalla confezione de-luxe e dalle strane coincidenze del caso.
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“Avevo vent’anni. Non permettero’ a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita” (Paul Nizan)
E’ una fiaba romantica “Adeline – L’eterna giovinezza”. Parte da un paradosso temporale e finisce circolarmente con la negazione dello stesso paradosso. In mezzo, una riflessione non banale sulla caducità delle cose, condotta da una protagonista bellissima e solitaria, condannata all’immortalità. Le regole del gioco filmico sono presto dette e non ci si attendano sorprese, ma la commedia, che tanto sarebbe piaciuta ad un maestro come Sidney Pollack, ha una sua riuscita malia. E per lo spettatore non è poi difficile farsi incantare dalla confezione de-luxe e dalle strane coincidenze del caso. I momenti che rievocano la stagione “hippy” sono veramente orribili ma il momento della scorsa all’album degli addii ha una sua toccante bellezza, ed è tra le scene più tristi e commoventi della stagione. Blake Lively ha la giusta caratura del ruolo, e lo stesso si può dire di Michiel Huisman (anche se fa un po’ troppo gli occhi da triglia alla Lively). Meravigliosa invece la sempre bravissima Ellen Burstyn (quella de “L’ultimo spettacolo di Bogdanovich”) ormai ultraottantenne, che impersona Flemming la figlia (!) della protagonista, che si sa, è nata nel 1908 ma dimostra sempre venticinque anni. Ad un certo punto dai boschi spunta anche Harrison Ford, che qui fa l’astronomo alla ricerca di una stella cometa. Ma non ci si attenda Indiana Jones: ormai come Sean Connery, Ford è un bolso comprimario, alla difficile ricerca di dove piazzare il proprio corpo e la propria voce.
Robert Eroica
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