fabrizio friuli
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giovedì 5 maggio 2022
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i nuovi guardiani della lune e del sole
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La storia si svolge in un mondo fantastico popolato da creature notturne e diurne , che assistono alla scelta dei nuovi guardiani del sole e della luna , e vengono scelti Mune e Sohone , uno è un giovane fauno un po' schivo e maldestro, l' altro è una sorta di felino antropomorfo con la pelle marmorea che ha degli atteggiamenti da smargiasso , e sebbene , entrambi a causa delle loro peculiarità e dell' inesperienza non svolgeranno i loro compiti adeguatamente, i due punti di congiunzione salveranno il mondo dalla minaccia di un demone che vuole razziale il sole.
Mune il guardiano della luna è sicuramente un lungometraggio animato che vanta un' ambientazione molto originale e dei personaggi particolarmente curiosi , anche se purtoppo ci sono dei difetti da non trascurare, infatti esso è costituito da due cliché : il primo è quello dell' amore che sboccia tra il protagonista ( Mune) e la protagonista femminile ( Glim) , poi ci sono I servitori dell' antagonista che ricordano Pena e Panico ( i due diavoletti al servizio di Ade , nel lungometraggio della Disney intitolato Hercules ) ed anche il personaggio di Sohone , perché all' inizio ricorda il personaggio de La Bella e la Bestia , chiamato Gaston ( l' antagonista del lungometraggio della Disney ).
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La storia si svolge in un mondo fantastico popolato da creature notturne e diurne , che assistono alla scelta dei nuovi guardiani del sole e della luna , e vengono scelti Mune e Sohone , uno è un giovane fauno un po' schivo e maldestro, l' altro è una sorta di felino antropomorfo con la pelle marmorea che ha degli atteggiamenti da smargiasso , e sebbene , entrambi a causa delle loro peculiarità e dell' inesperienza non svolgeranno i loro compiti adeguatamente, i due punti di congiunzione salveranno il mondo dalla minaccia di un demone che vuole razziale il sole.
Mune il guardiano della luna è sicuramente un lungometraggio animato che vanta un' ambientazione molto originale e dei personaggi particolarmente curiosi , anche se purtoppo ci sono dei difetti da non trascurare, infatti esso è costituito da due cliché : il primo è quello dell' amore che sboccia tra il protagonista ( Mune) e la protagonista femminile ( Glim) , poi ci sono I servitori dell' antagonista che ricordano Pena e Panico ( i due diavoletti al servizio di Ade , nel lungometraggio della Disney intitolato Hercules ) ed anche il personaggio di Sohone , perché all' inizio ricorda il personaggio de La Bella e la Bestia , chiamato Gaston ( l' antagonista del lungometraggio della Disney ). Tuttavia, escludendo questi difetti , nel complesso questo lungometraggio francese è piuttosto godibile e tornando ai personaggi, è possibile associarli alle creature che appaiono nei film animati dello Studio Ghibli . Il doppiaggio italiano non è contaminato dalla presenza dei talent , bensì , ogni personaggio viene doppiato da un doppiatore vero e proprio , per esempio : Pasquale Anselmo , che riesce a rendere iconico un qualsiasi personaggio che doppia , e questo vale anche per Massimo Lodolo , un altro doppiatore eccezionale a cui affidano sempre i doppiaggi dei personaggi negativi , ed è doveroso citare questi due doppiatori perché, pur interpretando dei personaggi secondari , hanno saputo doppiare magistralmente i personaggi a loro affidati. Un ' altra virtù che appartiene a questo film è che risulta essere sempre piacevole da vedere , anche se è stato già visto una volta , ed anche i dialoghi sono adeguati ed innalzano il livello della pellicola , anche se i cliché introdotti al principio lo rendono un film quasi distinto.
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sellerone
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venerdì 9 agosto 2019
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lunatico
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Il digitale esalta i personaggi e le scenografie di una bella storia. Originale e ben fatto.
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eleonora panzeri
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giovedì 8 dicembre 2016
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onirico & originale
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Finalmente una trama che spezza tutto ciò che si è visto sino ad oggi, nata in territorio Europeo e più precisamente in Francia. Il regista Alexandre Heboyan e lo scrittore Benoît Philippot ci regalano una visione onirica ed originale malgrado alcune scene possano ricordare le atmosfere di Avatar di James Cameron. La prima nota a mio avviso a favore di questo film d'animazione è l'assenza della struttura musical che Disney inserisce ormai fino alla noia in ogni produzione. La storia può apparire tra l'assurdo e il contorto, un mondo che vive diviso tra il dualismo del giorno e della notte, letteralmente diviso a metà.
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Finalmente una trama che spezza tutto ciò che si è visto sino ad oggi, nata in territorio Europeo e più precisamente in Francia. Il regista Alexandre Heboyan e lo scrittore Benoît Philippot ci regalano una visione onirica ed originale malgrado alcune scene possano ricordare le atmosfere di Avatar di James Cameron. La prima nota a mio avviso a favore di questo film d'animazione è l'assenza della struttura musical che Disney inserisce ormai fino alla noia in ogni produzione. La storia può apparire tra l'assurdo e il contorto, un mondo che vive diviso tra il dualismo del giorno e della notte, letteralmente diviso a metà. Il guardiano del sole ed il guardiano della luna hanno l'importante compito di sorvegliare i templi ambulanti dei rispettivi astri al fine di mantenere l'equilibrio del pianeta. Come spesso capita per gli incarichi davvero importanti, arriva un momento in cui lo spirito della missione si perde, diventando qualcosa di superficiale e di scontato. Ambizione, sete di potere, paura e senso di inadeguatezza mineranno la stabilità del pianeta ma il coraggio, l'amore e lo spirito di collaborazione tra esseri diversi ma complementari riporteranno l'equilibrio e la dedizione originale al compito più importante. I personaggi sono grotteschi e caricaturali, difficili i nomi che si perdono nella memoria fatta eccezione per quello del protagonista e superflua e forzosa la storia d'amore, che tuttavia sfugge alle consuete storie di sacrifico a cui si deve solitamente sottoporre l'eroe. Particolare la scelta dell'uso del cartoon più tradizionale per descrivere la dimensione del sogno e del ricordo, in contrapposizione alla moderna grafica computerizzata. Un film animato che non mi è dispiaciuto vedere e che ha appassionato anche il mio bambino.
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siebenzwerg
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venerdì 13 febbraio 2015
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la nuova mitologia di mune
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Una nuova mitologia. Un'ispirazione traboccante. Temi profondi, archetipici, trattati con gioco e disinvoltura. Un gran piacere anche visivo, da non perdere
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