I nostri ragazzi

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arnaco sabato 7 febbraio 2015
chi l'ha visto? Valutazione 1 stelle su cinque
16%
No
84%

Si dice che il film sia liberamente ispirato al libro La Cena, di Herman Koch; io direi che il film fa scempio del romanzo, ma questo non è di per se importante - si sono visti ottimi film assolutamente infedeli al romanzo d'ispirazione. Non è questo il caso. Il film si snoda in modo piattamente noioso e la monotonia non viene lenita da un montaggio artificiosamente spezzettato, quasi nevrotico. La fotografia è monodimensionale e inespressiva, da telegiornale o Chi l'ha Visto o altre trasmissioni di voyerismo televisivo. Gli attori, pur apprezzati in altri film, qui recitano in modo mediocre e piatto, un po' meglio la Bobulova. La colonna sonora è fastidiosa e il sonoro è pessimo. [+]

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anty_capp venerdì 6 febbraio 2015
due schiaffi ben dati. Valutazione 4 stelle su cinque
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Dal titolo allo schiaffone iniziale il passo è intenso e breve e si avverte subito che occorre prestare attenzione all'ottimo De Matteo che dopo gli equilibristi affronta ancora problemi attualissimi che ciascuno di noi può trovarsi di fronte. La domanda è sempre la stessa, che pervade tutta la visione del film. "Che farei al suo posto?". Non c'è tempo per la propria risposta: risponde Lo Cascio, poi risponde Gassman, poi risponde la Bobulova, poi risponde, la Mezzogiorno in una girandola di accordi e disaccordi che non lasciano scampo. L'epilogo come il prologo è l'altro schiaffone che lascia assorti nel proprio io. Come per "Un giorno perfetto" di Ozpetek la definizione "pugno nello stomaco" potrebbe essere il più adatto, ma preferisco prendere invece due schiaffi che come per i bambini, fanno riflettere e insieme male. [+]

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filippo catani giovedì 5 febbraio 2015
giovani allo sbando Valutazione 3 stelle su cinque
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Una volta al mese due fratelli si ritrovano con le rispettive mogli a cena fuori. Tra i fratelli e soprattutto tra le cognate non corre buon sangue mentre c'è un forte rapporto tra i due cugini. Proprio loro si renderanno protagonisti di un fatto gravissimo che sconvolgerà i già delicati equilibri familiari.
L'unico vero rammarico del film è che quando si stava arrivando al culmine il film finisce con un finale terribile ma a cui forse poteva ancora far seguito qualcosa se si fosse un filo accorciata la premessa iniziale. Detto questo il film di De Matteo riflette con forza sulla nostra attuale gioventù sempre più proiettata verso il mondo virtuale che su quello reale finendo così per perdere coscienza delle cose. [+]

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eugenio mercoledì 28 gennaio 2015
il non detto tra vecchi e giovani Valutazione 3 stelle su cinque
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Non si può parlare del cinema di De Matteo se prima non si è disposti ad abbattere la quarta parete dell’elemento inaspettato che irrompe improvvisamente e letalmente in agiate famiglie solide e apparentemente prive di problemi.  L’elemento imperturbato che scuote, muove e amplifica le sorti degli eroi in tensione è un classico di ogni commedia drammatica che si rispetti. De Matteo ha reso questo elemento una costante della sua filmografia; in sue pellicole passate come “Gli equilibristi” e “Bella gente”, l’irruzione violenta di un elemento “irrazionale” nel tessuto della realtà borghese odierna, un qualcosa da opporre alla buona educazione e alla facciata ipocrita del mondo circostante, una forza eversiva e incontenibile, avvinghiava a sè lo spettatore trascinandolo nell’abisso di umana e quotidiana miseria. [+]

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eugenio mercoledì 28 gennaio 2015
il non detto tra vecchi e giovani Valutazione 3 stelle su cinque
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Non si può parlare del cinema di De Matteo se prima non si è disposti ad abbattere la quarta parete dell’elemento inaspettato che irrompe improvvisamente e letalmente in agiate famiglie solide e apparentemente prive di problemi.  L’elemento imperturbato che scuote, muove e amplifica le sorti degli eroi in tensione è un classico di ogni commedia drammatica che si rispetti. De Matteo ha reso questo elemento una costante della sua filmografia; in sue pellicole passate come “Gli equilibristi” e “Bella gente”, l’irruzione violenta di un elemento “irrazionale” nel tessuto della realtà borghese odierna, un qualcosa da opporre alla buona educazione e alla facciata ipocrita del mondo circostante, una forza eversiva e incontenibile, avvinghiava a sè lo spettatore trascinandolo nell’abisso di umana e quotidiana miseria. [+]

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maxsilve giovedì 27 novembre 2014
la cena di koch, tutta da scoprire Valutazione 4 stelle su cinque
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Ispirarsi ad un romanzo come LA CENA di H.Koch e' stata certamente una scelta coraggiosa ed apprezzabile, pero' avrei preferito che De Matteo si lasciasse maggiormente trasportare dal viaggio CUORE DI TENEBRA lungo il percorso orrifico e tortuoso che attraversa territori inesplorati dell'animo umano, quando la violenza subita , o che si e' immaginato di subire, genera, nel tempo, mostri che non vorremmo mai incontrare. Nel film il carattere degli adolescenti viene ben delineato, cio' che poteva essere maggiormente approfondito era invece il rapporto tra i due fratelli, in particolare la figura del fratello basso, che nel romanzo e' il narratore e che, insieme alla sua shakespiriana moglie ed il loro amato figlio, costituiscono il vero, tragico,potente e parossistico motore della storia. [+]

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antonietta dambrosio sabato 1 novembre 2014
lo sguardo lucido di de matteo Valutazione 4 stelle su cinque
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Se il cinema è lo specchio della realtà, questo film rivela tutte le crepe di uno specchio in frantumi, e sfiorandolo appena, i mille frammenti ci feriscono senza lasciare scampo. Una realtà infranta da un benessere di pochi e per pochi, paradossalmente anacronistica, di una società senza padri e senza maestri, di ragazzi figli di un unico dio che sprigiona i suoi infiniti volti attraverso la rete. Con l'uomo nasce la sua sete di riconoscimento, di cura, ed il web attraverso i suoi svariati mezzi, soddisfa in pieno tale bisogno primario, in un click, sempre. [+]

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antonietta dambrosio sabato 1 novembre 2014
lo sguardo lucido di de matteo Valutazione 4 stelle su cinque
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Se il cinema è lo specchio della realtà, questo film rivela tutte le crepe di uno specchio in frantumi, e sfiorandolo appena, i mille frammenti ci feriscono senza lasciare scampo. Una realtà infranta da un benessere di pochi e per pochi, paradossalmente anacronistica, di una società senza padri e senza maestri, di ragazzi figli di un unico dio che sprigiona i suoi infiniti volti attraverso la rete. Con l'uomo nasce la sua sete di riconoscimento, di cura, ed il web attraverso i suoi svariati mezzi, soddisfa in pieno tale bisogno primario, in un click, sempre. [+]

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mattiabertaina giovedì 16 ottobre 2014
il cangiante concetto di giustizia... Valutazione 3 stelle su cinque
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Roma. Oggi. Famiglie perbene. Ragazzi adolescenti. Evento scatenante che fagocita tutto e centrifuga pensieri, giudizi, stereotipi. Il nuovo lavoro di Ivano De Matteo, autore de “La bella gente” e “Gli equilibristi”, punta il suo sguardo indagatore sulle dinamiche umane e lavorative di  due fratelli: Paolo (Lo Cascio), chirurgo-pediatrico e Massimo (Gassman), avvocato e dei loro figli, Michele e Benedetta, adolescenti di buona famiglia, giovani come ce ne sono tanti, con le loro paure, le loro insicurezze, i loro passatempi e le loro passioni. [+]

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mattiabertaina giovedì 16 ottobre 2014
il cangiante concetto di giustizia... Valutazione 3 stelle su cinque
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Roma. Oggi. Famiglie perbene. Ragazzi adolescenti. Evento scatenante che fagocita tutto e centrifuga pensieri, giudizi, stereotipi. Il nuovo lavoro di Ivano De Matteo, autore de “La bella gente” e “Gli equilibristi”, punta il suo sguardo indagatore sulle dinamiche umane e lavorative di  due fratelli: Paolo (Lo Cascio), chirurgo-pediatrico e Massimo (Gassman), avvocato e dei loro figli, Michele e Benedetta, adolescenti di buona famiglia, giovani come ce ne sono tanti, con le loro paure, le loro insicurezze, i loro passatempi e le loro passioni. [+]

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