I, Frankenstein è un film del 2014 scritto e diretto da Stuart Beattie, con protagonista Aaron Eckhart.
La pellicola è tratta dall'omonima graphic novel di Kevin Grevioux, ispirata alla creatura del celeberrimo romanzo Frankenstein di Mary Shelley.
Quando scelgo un film da vedere, leggo le critiche degli esperti, ma di solito non mi faccio influenzare.
Su Frankenstein, il giudizio di bocciatura era unanime.
Ieri sfidando la fredda notte romana , sono andato per capire se i critici fossero stati eccessivi.
Non sono contrario alle rivisitazioni in chiave moderna e/o dark di fiabe e leggende.
Negli ultimi anni sono stati fatti anche dei buoni lavori:Biancaneve, Hansel e Gretel per citare gli ultimi casi.
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I, Frankenstein è un film del 2014 scritto e diretto da Stuart Beattie, con protagonista Aaron Eckhart.
La pellicola è tratta dall'omonima graphic novel di Kevin Grevioux, ispirata alla creatura del celeberrimo romanzo Frankenstein di Mary Shelley.
Quando scelgo un film da vedere, leggo le critiche degli esperti, ma di solito non mi faccio influenzare.
Su Frankenstein, il giudizio di bocciatura era unanime.
Ieri sfidando la fredda notte romana , sono andato per capire se i critici fossero stati eccessivi.
Non sono contrario alle rivisitazioni in chiave moderna e/o dark di fiabe e leggende.
Negli ultimi anni sono stati fatti anche dei buoni lavori:Biancaneve, Hansel e Gretel per citare gli ultimi casi.
Ma mentre vedevo Frankenstein, una certezza prendeva forma:anche i grandi attori americani devono pagare le rate del mutuo.
Aaron Eckart è un’attore che ci piace, ma stavolta è davvero indifendibile.
Il suo Frankenstein introspettivo e sofferto non convince per nulla.
Il mito di Frankenstein viene fatto a pezzi con una storia risibile e stentata.
Il “nostro eroe” si trova in mezzo a una guerra lunga secoli tra Gargoyle e Demoni.
Entrambi i contendenti vogliono eliminare Frankenstein , ma nello stesso tempo lo considerano un “prodigio”.
Se la sceneggiatura latita, i dialoghi sono nulli.
Gli effetti speciali che di norma in questi film danno almeno sazio all’occhio dello spettatore, sono” modesti “ e”scolastici”
Perché andare a vedere Frankenstein? Due parole: Yvonne Strahovski, la scienziata Terra nel film.
La “fidanzata” di Dexter si conferma oltre essere una bella donna, un’attrice interessante.
Nel marasma del film, la sua interpretazione regala un sussulto allo spettatore.
I “veri mostri” sono certi produttori e sceneggiatori, che nella speranza di sbancare il box office, dimenticano che il cinema prima d’ogni cosa è Arte.
Forse questo Frankenstein, diventerà un cult, magari pagherà qualche rata di mutuo, ma allo spettatore resterà la sensazione che i “veri mostri” sono altri.
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