dandy
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venerdì 26 febbraio 2021
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delitti e castighi su internet.
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Il primo slasher online,che evolve la tecinca del found footage e delle registrazioni alla "Paranormal Activity" aggiornandola all'era di internet e mostrando l'intera vicenda attraverso lo schermo di un computer,con un'unica inquadratura in cui si susseguono split screen e cambi di pagina tra skype,Facebook,Google e Youtube.Se il tema del sordido che può celarsi dietro le amicizie apparenti e gli effetti sempre più devastanti del cyberbullismo non sono nuovi,il regista sa gestire sia l'aspetto visivo(con la visione dei personaggi talvolta frammentata per i limiti di connessione)che la progressione del gioco al massacro,coi protagonisti costretti a svelare il peggio di se e la tensione giocata sull'attesa con gli effettacci ridotti al minimo.
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Il primo slasher online,che evolve la tecinca del found footage e delle registrazioni alla "Paranormal Activity" aggiornandola all'era di internet e mostrando l'intera vicenda attraverso lo schermo di un computer,con un'unica inquadratura in cui si susseguono split screen e cambi di pagina tra skype,Facebook,Google e Youtube.Se il tema del sordido che può celarsi dietro le amicizie apparenti e gli effetti sempre più devastanti del cyberbullismo non sono nuovi,il regista sa gestire sia l'aspetto visivo(con la visione dei personaggi talvolta frammentata per i limiti di connessione)che la progressione del gioco al massacro,coi protagonisti costretti a svelare il peggio di se e la tensione giocata sull'attesa con gli effettacci ridotti al minimo.Più forzato e poco approfondito l'aspetto soprannaturale(cui viene fornita una vaga spiegazione da internet riguardante i messaggi dei morti a cui non bisogna rispondere).Un esperimento affascinante,ma non per tutti i gusti.E non molto incisivo nei temi trattati.Enorme il successo di pubblico(64 milioni di dollari globali contro un milione di budget).Ben curato l'adattamento italiano dei dialoghi scritti.Con una sorta di spin off del 2018.
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francismetal
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lunedì 17 luglio 2017
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trama non originale ma realizzato bene
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Il film parla di cose reali, si fa esplicito riferimento al caso di Amanda Todd, ma il caso narrato assomiglia ad altri casi, come Carolina Picchio in Italia, ma ce ne sono tantissimi altri.
Qui veramente si tratta di cose orrorifiche, ma reali, che succedono ogni giorno, anche se si usa un fantasma. Avrebbero potuto usare un semplice hacker per mettere paura alle persone, cosa che avrebbe potuto terrorizzare ancora di più il pubblico, perché sarebbe stato molto più realistico.
E' originale l'idea di realizzarlo in quel modo, ma è duro da seguire, soprattutto per le scritte troppo piccole. Fortunatamente sono state tradotte tutte in italiano, o al limite sottotitolate.
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Il film parla di cose reali, si fa esplicito riferimento al caso di Amanda Todd, ma il caso narrato assomiglia ad altri casi, come Carolina Picchio in Italia, ma ce ne sono tantissimi altri.
Qui veramente si tratta di cose orrorifiche, ma reali, che succedono ogni giorno, anche se si usa un fantasma. Avrebbero potuto usare un semplice hacker per mettere paura alle persone, cosa che avrebbe potuto terrorizzare ancora di più il pubblico, perché sarebbe stato molto più realistico.
E' originale l'idea di realizzarlo in quel modo, ma è duro da seguire, soprattutto per le scritte troppo piccole. Fortunatamente sono state tradotte tutte in italiano, o al limite sottotitolate.
La trama però non è originale: fa espliciti rimandi a Saw, solo che è fatto mille volte meglio, e non datemi dell'iconoclasta, solo perché è un classico non significa che sia un dogma. Inoltre non può che ricordare "So cosa hai fatto".
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ahuzar
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sabato 18 marzo 2017
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un film horror senza suspance e senza trama
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Per ottanta, lunghissimi minuti, lo spettatore vede lo schermo di uno dei pc. Un'inqudratura innovativa, che però è resa terribilmente lenta da una trama troppo banale. Passati i primi 10 minuti il film è identico a se stesso per tutto il tempo, senza sbalzi o scene che possano catturare l'attenzione dello spettatore. La storia non risponde a nessuna domanda dello spettatore, che è costretto ad arrivare alla fine sperando in qualche scena di suspence o di mistero, ma che rimane invariabilmente deluso.
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ahuzar
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sabato 18 marzo 2017
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un film che passa inosservato, senza qualità
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Il film presenta un tentativo di usare le tecnologie e i mezzi di comunicazioni moderni per il genere horror, ma a mio parere con un pessimo risultato: la trama è completamente assente, poco coinvolgente e ripetitiva. Manca completamente di suspence e di mistero, i protagonisti non si pongono domande e il film non risponde alle numerose domande dello spettatore. Un film horror che non è stato in grado di sucitare ansia e scade nella più pura banalità. Dopo i primi 10 minuti non si trova un motivo valido per continuare a vedere un film. Un film che sceglie un'inquadratura così innovativa, ma statica, dovrebbe almeno suscitare attenzione sfruttando altri elementi, ma niente.
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Il film presenta un tentativo di usare le tecnologie e i mezzi di comunicazioni moderni per il genere horror, ma a mio parere con un pessimo risultato: la trama è completamente assente, poco coinvolgente e ripetitiva. Manca completamente di suspence e di mistero, i protagonisti non si pongono domande e il film non risponde alle numerose domande dello spettatore. Un film horror che non è stato in grado di sucitare ansia e scade nella più pura banalità. Dopo i primi 10 minuti non si trova un motivo valido per continuare a vedere un film. Un film che sceglie un'inquadratura così innovativa, ma statica, dovrebbe almeno suscitare attenzione sfruttando altri elementi, ma niente.
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dian71cinema
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martedì 29 novembre 2016
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un'opera classica non direi..
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COME FACCIO ...O FACCIAMO SEMPRE SE A VISIONARE IL FILM SIAMO UN GRUPPO DI AFFEZIONATI DEL CINEMA ED IN PARTICOLARE DEL GENERE THRILLER ..FANTASCIENZA O NEL CASO DI QUESTO LAVORO..DI HORROR ..QUINDI UN FILM CHE MANIFESTA ..NEI MODI PIU' DIFFERENZIATI.. UN'OPERA CON L'INTENZIONE DI SUSCITARE PAURA..TENSIONE..ANSIA.. E MAGARI CON UN MESSAGGIO SOCIALE..CULTURALE..E A VOLTE ANCHE POLITICO... LASCIANDO SPUNTI DI RIFLESSIONE CHE POSSANO SERVIRE ALLO SPETTATORE PER USCIRE DOPO UNO SPETTACOLO ..CON "QUALCOSA".. EBBENE QUESTO LAVORO NON CI RIESCE.. MA NON TOTALMENTE.. CERTAMENTE GIA' DAL TITOLO..DALLA LOCANDINA.. DAL CAST NON CI SI PUO' ASPETTARE UN FILM PREMIATO A QUALCHE FESTIVAL DEL CINEMA INTERNAZIONALE.
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COME FACCIO ...O FACCIAMO SEMPRE SE A VISIONARE IL FILM SIAMO UN GRUPPO DI AFFEZIONATI DEL CINEMA ED IN PARTICOLARE DEL GENERE THRILLER ..FANTASCIENZA O NEL CASO DI QUESTO LAVORO..DI HORROR ..QUINDI UN FILM CHE MANIFESTA ..NEI MODI PIU' DIFFERENZIATI.. UN'OPERA CON L'INTENZIONE DI SUSCITARE PAURA..TENSIONE..ANSIA.. E MAGARI CON UN MESSAGGIO SOCIALE..CULTURALE..E A VOLTE ANCHE POLITICO... LASCIANDO SPUNTI DI RIFLESSIONE CHE POSSANO SERVIRE ALLO SPETTATORE PER USCIRE DOPO UNO SPETTACOLO ..CON "QUALCOSA".. EBBENE QUESTO LAVORO NON CI RIESCE.. MA NON TOTALMENTE.. CERTAMENTE GIA' DAL TITOLO..DALLA LOCANDINA.. DAL CAST NON CI SI PUO' ASPETTARE UN FILM PREMIATO A QUALCHE FESTIVAL DEL CINEMA INTERNAZIONALE.. PER CUI SEDENDOSI COMODI E SENZA GROSSE ASPETTATIVE.. SI ASSISTERA' AD UNA PROIEZIONE CAPACE DI SUSCITARE MOLTA ANSIA E TENSIONE.. E ILLUSTRANDO IN MODO PIUTTOSTO ESPLICITO IL "MALE" DELLA NON COMUNICABILITA' TRA GIOVANI "INTERNET E SOCIAL DIPENDENTI".. I DIALOGHI FRA LORO SONO CHIARI.. AMICIZIE APPARENTEMENTE STRUTTURATE DA ANNI CHE SI RIVELANO IPOCRITE E PIENE DI SEGRETI "BESTIALI".. IN MANIERA PROVOCATORIA ..FORSE PER ALCUNI PIUTTOSTO BANALE.. PER ALTRI INVECE ORIGINALE E CREATIVA.. IL REGISTA UTILIZZA PER SPAVENTARE LO SPIRITO VENDICATIVO DI UNA RAGAZZA SUICIDA ..CAPACE DI UTILIZZARE LA VENDETTA COME CONTRAPPASSO E INDUCENDO L'OGGETTO DELLA COLPA ALLO STESSO TRATTAMENTO E "CUOCENDOLI A FUOCO LENTO"QUALCHE PECCA NELLA FOTOGRAFIA E NELL'USO DELLE LUCI (MA D'ALTRONDE CON LA TECNICA UTILIZZATA NON ERA SEMPLICE ED IN PRESA DIRETTA ..CHE FONICO E LUCI FACESSERO UN LAVORO PERFETTO.. MOLTO BUONA INVECE L'INTERPRETAZIONE DEI GIOVANI RAGAZZI.. L'IDEA DELLA PROVOCAZIONE E' INVECE BEN REALIZZATA E L'OBIETTIVO DEL REGISTA A MIO AVVISO E' CENTRATO.. PROBABILMENTE E' UN FILM CHE NEI GIOVANI SUSCITERA' RABBIA ..MA E' QUELLO CHE IL REGISTA HA VOLUTO REALIZZARE.. RIUSCENDOCI MOLTO BENE..
TECNICAMENTE NON E' UN BEL FILM.. IL O MEGLIO NON PREDILIGO QUESTA TIPOLOGIA DI REALIZZAZIONE RISPETTO APPUNTO AD UN LAVORO "CLASSICO" DEL CINEMA DEGLI ULTIMI ANNI.. (VI CONSIGLIO AD ESEMPIO THE WINDMILL DI ALTRETTANTA RECENTE REALIZZAZIONE MA CHE UTILIZZA LO SPIRITO VENDICATIVO CON TUTTO UN ALTRO LIVELLO SCENICO E DI MAGGIORE EFFETTO VISIVO..).... MA .. RESTA DI RICONOSCERE CHE SEPPURE IL FILM NON LO CONSIGLIEREI AD UN PUBBLICO ESPERTO.. VA COMUNQUE VISTO PER L'ORIGINALITA' DELL'IDEA.. DI RENDERE OVVERO PER LE INTERE SEQUENZE ..TUTTO IN PRESA DIRETTA E CON SAPIENTE UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK.. TANTO AMATI DALLA GENERAZIONE MODERNA..
VOTO 6
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redsean
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sabato 5 dicembre 2015
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vergognoso
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Leggo sovente recensioni dei film per farmi un idea e sceglierne uno da guardare. Ma questa è la prima volta che ne scrivo una... Mi sono registrato apposta per poter scrivere che questo film è veramente penoso, ho perso 82 minuti della mia vita e spero che qualcuno leggendo queste righe se li risparmi. Se questo è il cinema di oggi... Siamo messi veramente male. Saluti
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zero99
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lunedì 23 novembre 2015
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si lascia guardare
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Per me è un film sufficiente. L'idea di fare un intero film sulla schermata di un computer l'ho trovata nuova e carina, però la trama e gli spaventi sono al minimo sindacale. Ho trovato carino il fatto che morivano uno ad uno, e che lo spirito di questa ragazza si materializzava nelle stanze dei ragazzi e li uccideva, ma poi niente di più. La solita storia di suicidio dove lo spirito vendicatore si vendicherà dei sui aguzzini dopo morto. Carino, ma come horror non spaventa e non mette inquietudine. Voto 6
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jacopo b98
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martedì 13 ottobre 2015
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un film intelligente, incapace però di spaventare
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Alcuni ragazzi si ritrovano a parlare in una video-chat, quando si accorgono che alla conversazione sta partecipando anche qualcuno di non invitato. Per essere precisi una persona morta: Laura Barns, una ragazza loro amica suicidatasi qualche tempo prima. Inizia un tour-de-force alla ricerca della verità: si tratta di un fantasma? O qualcuno ha semplicemente hackerato l’account di Laura per fare un brutto scherzo. La situazione precipita quando l’account di Laura comincia a svelare scomode verità sui partecipanti alla chat e a far espiare a ciascuno di loro più di una colpa impunita. Leggendo la trama di Unfriended non si prova il minimo stupore: è una storia come tante, e per di più l’horror non sta propriamente vivendo una stagione di splendore.
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Alcuni ragazzi si ritrovano a parlare in una video-chat, quando si accorgono che alla conversazione sta partecipando anche qualcuno di non invitato. Per essere precisi una persona morta: Laura Barns, una ragazza loro amica suicidatasi qualche tempo prima. Inizia un tour-de-force alla ricerca della verità: si tratta di un fantasma? O qualcuno ha semplicemente hackerato l’account di Laura per fare un brutto scherzo. La situazione precipita quando l’account di Laura comincia a svelare scomode verità sui partecipanti alla chat e a far espiare a ciascuno di loro più di una colpa impunita. Leggendo la trama di Unfriended non si prova il minimo stupore: è una storia come tante, e per di più l’horror non sta propriamente vivendo una stagione di splendore. Eppure questo piccolo film horror indipendente (1,5 milioni di dollari di budget) è diverso da quasi tutto ciò che si sia visto finora in quanto è ambientato interamente sullo schermo di un computer. Mai viene inquadrato qualcosa di reale: è tutto lì. Video-chat, finestre, file audio e video, social network…è questo a far paura in Unfriended. L’idea è brillante, la regia (se si può definire tale) se non altro coraggiosa, peccato che la paura si perda un po’ per strada: momenti di vera paura non ce ne sono, e si fatica persino a sobbalzare, però non manca una tensione serpeggiante, che disturba e inquieta. Ma l’inquietudine non deriva tanto dall’atmosfera o da ciò che si vede, ma più da quello che il film rappresenta: un ritratto non così irrealistico di una generazione violenta e malata, che ha fatto di internet strumento di violenza, paura, orrore. È il computer il mostro, la rete. E gli adolescenti con i loro peccati, i loro inganni, le loro verità nascoste sono gli agenti stessi del male, gli operatori del mostro. Unfriended quindi più che un vero film di paura resta allo stadio di idea. Però l’idea è forte e chiara e talvolta è comunicata in maniera eccellente. Soddisfacente successo più o meno dovunque.
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carbo1
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lunedì 12 ottobre 2015
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bene ma non benissimo
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Uno dei primi film girati con questa singolare modalità non presenta errori grossolani e non risulta particolarmente pesante. Trama assolutamente semplice e senza colpi di scena, capace però di regalare sobbalzi e attimi di leggera ansia. Film carino, da guardare solo per il fatto che utilizza quella che forse sarà la nuova tattica per generare film horror nel prossimo decennio.
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alviserizzo
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venerdì 3 luglio 2015
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peggior film horror mai visto in vita mia.
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Ho pagato la bellezza di 8.50 euro, per vedere un film, che all'inizio sembra esser bello, ma che poi, si scopre tutto il contrario, orribile!!, intanto come si fa a girare un intero film riprendendo uno schermo di un mac? me lo spiegate?, vi giuro stavo prendendo sonno!, hanno usato che budget? la paghetta settimanale per girare sto film?, almeno qualche scena che si ritrovano... succedono cose strane, no, divertiamoci tutti insieme a fissare lo schermo del mac, è un film da serie da postare su youtube, non al cinema, e non capisco anche voi che gli date 3 stelle, ma voi vi accontentate di davvero poco eh!.
Insomma vi prego, non andatelo a vedere, nemmeno in streaming, a meno che non riusciate a dormire, è una buona cura allora!
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