In un futuro prossimo, in piena seconda guerra fredda, il Ministero della difesa britannico è alla ricerca di una potente arma che possa costituire un'eventuale carta vincente. Il programmatore Vincent McCarthy (Toby Stephens) fornisce involontariamente una soluzione quando mette a punto la Macchina (Caity Lotz), un cyborg indistruttibile dalle caratteristiche umane. La figlia di Vincent è affetta dalla sindrome di Rett ed egli vuole guarirla installandole l'impianto cerebrale del cyborg.
Le domande nevralgiche che il film pone sono esposte direttamente dai personaggi: è lecito utilizzare soldi governativi per uno scopo personale? È lecito creare una coscienza umana artificiale indistinguibile da una coscienza umana vera? Può una macchina o un software avere coscienza e paura? Cosa distingue una macchina da un umano vero? Può esistere un'etica della robotica e cosa è lecito per un robot androide e chi deve deciderlo? È lecito che un umano artificiale aiuti un umano vero ad accettare il suo destino? Bellissima l'ultima scena del film, che risponde a questa domanda con la semplicità di una regia sapiente.
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In un futuro prossimo, in piena seconda guerra fredda, il Ministero della difesa britannico è alla ricerca di una potente arma che possa costituire un'eventuale carta vincente. Il programmatore Vincent McCarthy (Toby Stephens) fornisce involontariamente una soluzione quando mette a punto la Macchina (Caity Lotz), un cyborg indistruttibile dalle caratteristiche umane. La figlia di Vincent è affetta dalla sindrome di Rett ed egli vuole guarirla installandole l'impianto cerebrale del cyborg.
Le domande nevralgiche che il film pone sono esposte direttamente dai personaggi: è lecito utilizzare soldi governativi per uno scopo personale? È lecito creare una coscienza umana artificiale indistinguibile da una coscienza umana vera? Può una macchina o un software avere coscienza e paura? Cosa distingue una macchina da un umano vero? Può esistere un'etica della robotica e cosa è lecito per un robot androide e chi deve deciderlo? È lecito che un umano artificiale aiuti un umano vero ad accettare il suo destino? Bellissima l'ultima scena del film, che risponde a questa domanda con la semplicità di una regia sapiente. E ancora: è possibile per un androide amare? Cosa è e come si codifica la fiducia tra esseri umani e tra umani e robot? È possibile che un robot si comporti eticamente meglio di un umano? A questo proposito si veda anche Automata, altro ottimo film che segue questo filone tematico.
Decisamente interessante questo film che consiglio vivamente a tutti di vedere. Per i minori di quattordici anni non è indicato, per via di qualche scena di violenza che, pur funzionale alla narrazione, potrebbe impressionare.
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