ennio
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mercoledì 22 aprile 2020
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maniaco e poliziotta scemo e più scema
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Film del genere maniaco sessuale/psicopatico, di scarso valore. La distratta poliziotta Halle Berry prima lascia morire per errore una ragazzina, poi cerca il riscatto mettendosi sulle orme di un maniaco più isterico che psicopatico, che fa di tutto per farsi prendere. Rapisce la sua giovane vittima poi, nell'ordine: 1)non la addormenta 2)non la lega 3)le lascia il telefono così lei chiama il 911 e per tutto il film riesce a parlare con la poliziotta mentre è rapita(!).
Nel mezzo, passanti che diventano testimoni sospettosissimi, maniaco che accoltella il passante sospettosissimo ma non lo uccide, anche qui si dimentica di legarlo e rapisce anche lui(!!).
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Film del genere maniaco sessuale/psicopatico, di scarso valore. La distratta poliziotta Halle Berry prima lascia morire per errore una ragazzina, poi cerca il riscatto mettendosi sulle orme di un maniaco più isterico che psicopatico, che fa di tutto per farsi prendere. Rapisce la sua giovane vittima poi, nell'ordine: 1)non la addormenta 2)non la lega 3)le lascia il telefono così lei chiama il 911 e per tutto il film riesce a parlare con la poliziotta mentre è rapita(!).
Nel mezzo, passanti che diventano testimoni sospettosissimi, maniaco che accoltella il passante sospettosissimo ma non lo uccide, anche qui si dimentica di legarlo e rapisce anche lui(!!). Poi la polizia che irrompe nella casa di campagna del maniaco ma non trova niente perchè, guarda un pò, si dimentica di cercare nel seminterrato. Dove come è noto i maniaci tengono le loro vittime. Serve raccontare il finale di un filmetto così?
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motherdemon
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mercoledì 13 giugno 2018
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gran bel thriller.
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The call, pur non brillando in originalità, è un thriller veramente ben fatto, dal ritmo talmente serrato da non lasciare un attimo di respiro a chi lo segue, con un'eccellente interpretazione di Halle Berry e con un regia molto solida. Da vedere!
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vighi
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martedì 5 giugno 2018
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b movie
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Sono appassionato di thriller..di solito cerco di trovare il lato positivo di un film..ma questo e' oggettivamente inguardabile gia' dopo 15 minuti. Film di serie B..ed ho fatto un complimento. Non ce la si fa ad arrivare alla fine. Troppo prevedibile, monotono, scontato....
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onufrio
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giovedì 29 giugno 2017
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il killer dietro la cornetta
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All'interno di un centralino del 911, definito "l'alveare", tanti api operaie lavorano giornalmente nel primo soccorso dei cittadini che per ogni problema si rivolgono al 911,Jordan Turner è una di queste centraliniste che un giorno nel tentativo di dare aiuto ad una giovane ragazza incappa in un piccolo errore di valutazione o di distrazione, procurandone (a suo dire) la morte. Turner non si dà pace e si colpevolizza a tal punto che abbandona la postazione diventando insegnante per i nuovi centralinisti. Sei mesi dopo una telefonata riapre quella vicenda, Turner capisce infatti che dietro la cornetta c'è lo stesso uomo che 6 mesi prima uccise una povera ragazza e che adesso ha fra le mani una nuova vittima.
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All'interno di un centralino del 911, definito "l'alveare", tanti api operaie lavorano giornalmente nel primo soccorso dei cittadini che per ogni problema si rivolgono al 911,Jordan Turner è una di queste centraliniste che un giorno nel tentativo di dare aiuto ad una giovane ragazza incappa in un piccolo errore di valutazione o di distrazione, procurandone (a suo dire) la morte. Turner non si dà pace e si colpevolizza a tal punto che abbandona la postazione diventando insegnante per i nuovi centralinisti. Sei mesi dopo una telefonata riapre quella vicenda, Turner capisce infatti che dietro la cornetta c'è lo stesso uomo che 6 mesi prima uccise una povera ragazza e che adesso ha fra le mani una nuova vittima. Thriller incalzante capace di mantenere la suspance sino alla fine con un finale alternativo rispetto ai classici thriller del genere.
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samanta
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domenica 4 giugno 2017
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un finale insolito
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Ho visto recentemente in TV the Call. Il film del 2013 è ambientato nella centrale che riceve le chiamate di emergenza e che negli USA occorre chiamare con il numero 911 che corrisponde ai nostri 112, 113 e 118. Jordan Turner (Halle Berry) è una centralinista che lavora in questo servizio e che ha un incidente: una ragazza chiama il 911 perché ha sentito un intruso entrare in casa e risponde Jordan. La centralinista avverte subito la polizia e consiglia alla ragazza di nascondersi e le fa coraggio, l'intruso sta per andare via, ma la comunicazione salta, Jordan richiama e l'intruso che si rivela uno psicopatico, sente il trillo, rientra in casa e uccide la ragazza prima che arrivi la polizia.
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Ho visto recentemente in TV the Call. Il film del 2013 è ambientato nella centrale che riceve le chiamate di emergenza e che negli USA occorre chiamare con il numero 911 che corrisponde ai nostri 112, 113 e 118. Jordan Turner (Halle Berry) è una centralinista che lavora in questo servizio e che ha un incidente: una ragazza chiama il 911 perché ha sentito un intruso entrare in casa e risponde Jordan. La centralinista avverte subito la polizia e consiglia alla ragazza di nascondersi e le fa coraggio, l'intruso sta per andare via, ma la comunicazione salta, Jordan richiama e l'intruso che si rivela uno psicopatico, sente il trillo, rientra in casa e uccide la ragazza prima che arrivi la polizia. Jordan vive con il senso di colpa anche se si è attenuta al protocollo. Sei mesi dopo si ripete la situazione in questo caso lo psicopatico rapisce un'altra ragazza che aveva avvertito il 911 e Jordan che ha risposto alla chiamata capisce che il rapinatore è la stessa persona. La polizia gli dà la caccia, e l'assassino riesce a sfuggire e addirittura uccide due persone nella fuga (un benzinaio e un malcapitato automobilista a cui ruba l'auto e che rinchiude nel porta bagagli con la ragazza). Jordan decide di aiutare la polizia e sulla base di un'intuizione scopre il nascondiglio dove si è rifugiato l'assassino con la ragazza. Tralascio il colpo di scena finale che si rivela una sorpresa assai coinvolgente. Il film si rivela un buon thriller, la regia è di Brad Jameson che è un regista poliedrico che partito da film horror e thriller ha poi realizzato commedie delicate anche se poi è ritornato alla regia di spettacoli di suspence, e dirige con mano sicura il film che non ha incertezze nella tensione nel corso del suo svolgimento e con delle scene di azione di buon livello. Ottima l'interpretazione di Halle Berry (la sua nomination al premio Razzie appare uno scherzo) che come al solito mostra una notevole bravura nell'interpretare la centralinista, buona anche la recitazione degli altri attori in particolare di Abigail Breslin (la ragazza rapita) che ha pur essendo giovane (è nata nel 1996) ha già ricevuto una nomination agli Oscar. Per concludere un film teso, avvincente che si vede con interesse.
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lucadrago
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giovedì 24 luglio 2014
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un giorno di ordinaria(?) follia
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Brad anderson (la regia era prevista per Joel shumacher autore di "in linea con l'assassino") mi è sempre piaciuto, ha fatto pochi film, ma decisamente talentuosi. Questo The call (da non confondere con altri j-horror) è un progetto originale e coraggioso. Jordan (una brava e bellissima halle berry) è un operatrice del 911 (l'equivalente del nostro 113) il suo compito è classificare le chiamate di emergenza, cercando di rassicurare le persone in casi criminosi, e deviarle alla polizia, un lavoro duro (è presente una sala del silenzio per allievare lo stress dopo chiamate "critiche"), che un giorno la coivolge emotivamente durante una chiamata per effrazione e successivo rapimento-uccisione di una giovane che aveva in linea, non riuscendo per una disattenzione a salvarla.
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Brad anderson (la regia era prevista per Joel shumacher autore di "in linea con l'assassino") mi è sempre piaciuto, ha fatto pochi film, ma decisamente talentuosi. Questo The call (da non confondere con altri j-horror) è un progetto originale e coraggioso. Jordan (una brava e bellissima halle berry) è un operatrice del 911 (l'equivalente del nostro 113) il suo compito è classificare le chiamate di emergenza, cercando di rassicurare le persone in casi criminosi, e deviarle alla polizia, un lavoro duro (è presente una sala del silenzio per allievare lo stress dopo chiamate "critiche"), che un giorno la coivolge emotivamente durante una chiamata per effrazione e successivo rapimento-uccisione di una giovane che aveva in linea, non riuscendo per una disattenzione a salvarla. Da quel momento si occupa di istruire i futuri componenti dell'alveare (così battezzato da tutti) del 911, ancora traumatizzata dall'esperienza. Sono passati sei mesi e mentre una studente fa una prova si ripresenta una chiamata da un'altra ragazza rapita e chiusa in un bagagliaio da un killer, e di fronte alla impotenza della tirocinante la nostra Jordan si rimette alla scrivania tentando e scoprendo tutto il possibile. Brad anderson è troppo in gamba per indagare a fondo nei sensi di colpa alla Heat-la sfida, e non ci prova lasciandoli emergere da soli. Già dai primi 10 minuti titoli di testa compresi ci sembra di essere in un delirio Hithcockiano, con la descrizione dell'alveare (che diciamocelo ci immaginiamo, in italia, come un ufficio con 3 telefoni e un block-notes) fatto di computer, localizzatori gps, coordinazione con la polizia nel tempo previsto all'arrivo, addirittura una lista con la descrizione del caso (rapimento, suicidio, bambino, strage ecc..) e un dettagliato programma di identificazione con tutta la descrizione delle persone coinvolte e una miriade di chiamate. La bella Jordan ritroverà una situazione simile a quella traumatizzante di 6 mesi prima, lo stesso killer (uno strepitoso Mike Eklund che fa il verso a norman bates reggendo il confronto seppur più agitato impulsivo, borderline del custode del motel) e per una metà del film ci si incentra sulle conversazioni tra la disperata vittima in un bagagliaio che fornisce indizi tramite un cellullare usa e getta, non rintracciabile dal gps. La comunicazione tra le due è adrenalinica, sempre col pericolo che il serial killer (che scopriamo apprezzare musica) possa scoprire qualcosa e lo farà. Qui inizia a calare il ritmo,perchè jordan dopo l'insuccesso della polizia, decide di trovare macchina-rifugio-ragazza e killer da sola. Inutile dire che ci riuscirà e regalerà anche un finale che scuoterà lo spettatore già appagato fuoriuscendo dal tipico clichè. Non c'è altro da scrivere, è tutto perfettamente costruito come un orologio svizzero con al posto del ticchettio una trovata geniale, i battiti cardiaci di sottofondo come "colonna sonora", per il resto, regia, scenografia, tensione, interpretazione (vi ricorderete di questo serial killer credetemi) sceneggiatura tutto di livello medio-alto. Un'ora e mezza che farà a tutte le bionde con una macchina in un posteggio sotteraneo venire voglia di cambiare tinta.... Assolutamente da vedere.
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nick castle
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venerdì 25 aprile 2014
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un film orrido
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L'impiegata che lavora al centro chiamate del 911, dopo un trauma in cui ha provocato la morte di una ragazzina che chiedeva aiuto, riprende a lavorare come istruttore per gli impiegati novelli, ma la stessa situazione si ripresenterà con una vaga sensazione di deja vu. Brad Anderson dopo due film per niente trascurabili quali "session 9" e "l'uomo senza sonno", precipita in un baratro di banalità barra commercialità che tocca gli apici con questo deplorevole e assolutamente dimenticabile thriller, che tra Saw e Dexter propone situazioni già viste, suspence a zero, violenza gratuita, una regia televisiva tra le abbiette che si possano pensare e risvolti narrativi di una assurdità più che fastidiosa.
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L'impiegata che lavora al centro chiamate del 911, dopo un trauma in cui ha provocato la morte di una ragazzina che chiedeva aiuto, riprende a lavorare come istruttore per gli impiegati novelli, ma la stessa situazione si ripresenterà con una vaga sensazione di deja vu. Brad Anderson dopo due film per niente trascurabili quali "session 9" e "l'uomo senza sonno", precipita in un baratro di banalità barra commercialità che tocca gli apici con questo deplorevole e assolutamente dimenticabile thriller, che tra Saw e Dexter propone situazioni già viste, suspence a zero, violenza gratuita, una regia televisiva tra le abbiette che si possano pensare e risvolti narrativi di una assurdità più che fastidiosa. Francamente è anche noioso.
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oronzo canà
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mercoledì 23 aprile 2014
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sufficente
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Film che parte bene,abbastanza realistico se si è vista qualche puntata di crime investigation,ma nella seconda metà diventa talmente inverosimile da sfiorare il ridicolo...
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stefano bruzzone
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mercoledì 16 aprile 2014
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già visto
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ecco il milionesimo film con il titolo the call. questa volta il pubblicco è costretto a seguire le peripezie telefoniche di una operatrice del 911 che cerca di salvare una ragazzina in balia del solito psicopatico nella solita los angeles che tortura le sue vittime nel solito scantinato sotterraneo. sceneggiatura risicata al minimo sindacale per un film noioso egià visto troppe volte. raggiunge la sufficenza risicatissima solo per il finale originale e a sorpresa.
Voto: 6
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folgore94
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mercoledì 16 aprile 2014
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non il solito thriller
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poteva sembrare il solito thriller con trama scontata,invece sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla sceneggiatura, e' molto avvincente e non banale con risvolti psicohorror nella seconda parte, e con splendide inquadrature a tratti. consigliato
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