casastella
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lunedì 11 novembre 2013
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capito 3 di un'opera
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Before Midnight è a tutti gli effetti, a mio parere, il capito terzo di un'opera.
Ciò che lascia a bocca aperta lo spettatore in questo film è l'impatto con il VERO. Non abbiamo una storia falsata, con protagonisti costruiti e precisi, vicende lineari ed il tanto atteso lieto fine. Qui abbiamo una coppia vera, che affronta le normali vicissitudini di una vita e anche degli imprevisti che potevano portarli lontanissimi e non farli rincontrare mai più.
E questo terzo capitolo è il degno proseguo dei due precedenti, e ha persino qualcosa in più.
Assolutamente da vedere.
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flyanto
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martedì 5 novembre 2013
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il conseguente terzo capitolo della saga amorosa d
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Terzo capitolo, dopo i precedenti "Prima dell'Alba" e "Prima del tramonto" della storia d'amore tra i due protagonisti, Celine e Jesse, i quali convivono a Parigi da vari anni ed hanno anche due bambine gemelle. In questa parte si racconta del loro soggiorno in una località balneare nonchè archeologica della Grecia dove Jesse è stato invitato come ospite a casa da uno scrittore locale. Nel corso della giornata che essi trascorrono prima di ripartire per la Francia, essi dialogano a lungo e ripercorrono le tappe del proprio innamoramento dopo il primo incontro e poi quelle del decimo anno successivo in cui essi si sono rincontrati ed hanno deciso di trascorrere la propria vita insieme.
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Terzo capitolo, dopo i precedenti "Prima dell'Alba" e "Prima del tramonto" della storia d'amore tra i due protagonisti, Celine e Jesse, i quali convivono a Parigi da vari anni ed hanno anche due bambine gemelle. In questa parte si racconta del loro soggiorno in una località balneare nonchè archeologica della Grecia dove Jesse è stato invitato come ospite a casa da uno scrittore locale. Nel corso della giornata che essi trascorrono prima di ripartire per la Francia, essi dialogano a lungo e ripercorrono le tappe del proprio innamoramento dopo il primo incontro e poi quelle del decimo anno successivo in cui essi si sono rincontrati ed hanno deciso di trascorrere la propria vita insieme. Sorgono purtroppo anche delle incomprensioni in seguito a problematiche poco discusse o, per lo meno, un pò tralasciate che li portano anche a litigare. Ma il film finisce con il trionfo dei loro sentimenti su tutto in quanto le basi del loro amore, sebbene qualche comprensibile screzio, sono molto solide. Questa terza pellicola di Richard Linklater, rispetto alla prima, risulta sicuramente meno riuscita ma, rispetto alla seconda, molto di più. Il film in sè è piacevole, ma preso da solo può rappresentare una banale rappresentazione di un confronto tra due coniugi, con le loro debolezze, le loro incomprensioni ed il loro solido sentimento. Ma visto e rapportato ai due precedenti films in cui venivano, appunto, narrate le vicende sentimentali della coppia Celine-Jesse, esso acquista una sua motivazione più ampia perchè ne giustifica quasi la sua realizzazione in quanto testimonianza dello svilupppo e della genesi della relazione amorosa dei protagonisti. Pertanto, quest'opera in sè, allo spettatore che non ha visto le precedenti, dirà sicuramente poco o niente, a quello, invece, che ha seguito l'intera evoluzione, interesserà senz'altro maggiormente. I due protagonisti, Julie Delpy ed Ethan Hawke risultano qui sempre molto ben calati nella loro parte ed a loro agio nel menage che essi vivono ed hanno instaurato (pare che abbiano anche contribuito personalmente alla sceneggiatura del film) e così si confermano come personaggi credibili. Molto realisticamente entrambi appaiono anche un pò invecchiati negli anni, come è naturale che sia, ma sempre piacevoli a guardarsi. A questo punto non occorre che aspettare una possibile ed altrettanto piacevole quarta parte di questa intrigante saga amorosa.
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(di francsi)
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intra
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domenica 3 novembre 2013
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la parabola di un legame amoroso
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Jesse e Celine si sono incontrati per la prima volta nel 1995 su un treno in Austria. Nove anni dopo si sono rivisti a Parigi, dove lui e'sposato e con un figlio. Oggi li ritroviamo , trascorsi altri nove anni, sposati uno all'altro, con 2 bambine in vacanza nel Peloponneso. Tutto inizia all'aeroporto, dove hanno accompagnato il figlio di Jesse che sta tornando in America dalla madre. Il film si concentra sul rapporto tra Celine e Jesse e si muove esclusivamente intorno a loro come una danza verbale, potrebbe essere infatti un'interessante piece teatrale, durante la quale entrambi cercano di sopravvivere al loro rapporto . Lei impulsiva, cerebrale e diretta, lui lineare e rassicurante. E' l'ultimo giorno, prima della partenza, marito e moglie hanno davanti una di quelle loro lunghe e intense passeggiate dove Jesse prospetta l'ipotesi di trasferirsi da Parigi a Chicago per essere piu' vicino a suo figlio; ipotesi che Celine vede con molto timore perché significherebbe cambiare tutto.
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Jesse e Celine si sono incontrati per la prima volta nel 1995 su un treno in Austria. Nove anni dopo si sono rivisti a Parigi, dove lui e'sposato e con un figlio. Oggi li ritroviamo , trascorsi altri nove anni, sposati uno all'altro, con 2 bambine in vacanza nel Peloponneso. Tutto inizia all'aeroporto, dove hanno accompagnato il figlio di Jesse che sta tornando in America dalla madre. Il film si concentra sul rapporto tra Celine e Jesse e si muove esclusivamente intorno a loro come una danza verbale, potrebbe essere infatti un'interessante piece teatrale, durante la quale entrambi cercano di sopravvivere al loro rapporto . Lei impulsiva, cerebrale e diretta, lui lineare e rassicurante. E' l'ultimo giorno, prima della partenza, marito e moglie hanno davanti una di quelle loro lunghe e intense passeggiate dove Jesse prospetta l'ipotesi di trasferirsi da Parigi a Chicago per essere piu' vicino a suo figlio; ipotesi che Celine vede con molto timore perché significherebbe cambiare tutto. Ma oltre a questo aspetto, difficile da accettare per Celine, c'e' anche davanti a loro , il terrore di tanti anni da passare ancora insieme. Celine molto provocatoria prospetta una chiusura del loro rapporto perché cerca una prova e Jesse fa il possibile per ricomporre l'impercettibile senso del loro essere. Un labirinto di parole tra i due protagonisti , dove insieme non smettono mai di pensare, di interrogarsi sul senso del loro rapporto ed e' cosi' che si sentono vivi perche' riescono a evitare il punto di rottura. Un film non convenzionale che riflette con tenerezza e dolcezza , l'inesorabilita' di ogni storia d'amore .
Anita Intra
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vanessa zarastro
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domenica 3 novembre 2013
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una sorta di partita di ping pong
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Dialogo serratissimo che non annoia mai; il loro litigio è una deliziosa partita di ping pong tra i protagonisti (mi dispiace di non aver visto le prime due parti della trilogia) nella quale si identificano più generazioni di spettatori e non solo i quarantenni. Attori bravi (doppiatori altrettanto!) ma mi chiedo se non fosse stato lo stesso se lo avessi sentito per radio o, meglio, se lo avessi letto. Le scene sono quattro scenografie fisse e, uscendo dal cinema mi è venuta voglia di vedere immagini, luce e movimento.
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noctis
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sabato 2 novembre 2013
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un capitolo atipico, per una trilogia atipica.
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Terzo capitolo di una trilogia indubbiamente atipca, frutto dell'ambizioso esperimento del regista Richard Linklater, e degli attori - successivamente anche co-autori - Ethan Hawke e Julie Deply, Before Midnight, pur mantenendo innumerevoli punti di continuità con i suoi predecessori, costituisce una, pur non radicale, rottura con i medesimi. Se con Before Sunrise c'eravamo innamorati di due ragazzi poco più che ventenni, tanto realistici nel loro delinearsi, quanto coinvolti in una notte da sogno, immersi in quella che era appparsa come una Vienna "altra", la cui esistenza era scandita dal lento succedersi di una manciata di ore, e se in Before Sunset li avevamo ritrovati 9 anni dopo, nei panni di due trentenni rampanti, indubbiamente più disillusi, ma capaci nuovamente di trovarsi e raccontarsi, ricreando quell'atmosfera rarefatta e romantica, il - probabile - capitolo conclusivo sembra volersi proporre uno scopo ben differente.
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Terzo capitolo di una trilogia indubbiamente atipca, frutto dell'ambizioso esperimento del regista Richard Linklater, e degli attori - successivamente anche co-autori - Ethan Hawke e Julie Deply, Before Midnight, pur mantenendo innumerevoli punti di continuità con i suoi predecessori, costituisce una, pur non radicale, rottura con i medesimi. Se con Before Sunrise c'eravamo innamorati di due ragazzi poco più che ventenni, tanto realistici nel loro delinearsi, quanto coinvolti in una notte da sogno, immersi in quella che era appparsa come una Vienna "altra", la cui esistenza era scandita dal lento succedersi di una manciata di ore, e se in Before Sunset li avevamo ritrovati 9 anni dopo, nei panni di due trentenni rampanti, indubbiamente più disillusi, ma capaci nuovamente di trovarsi e raccontarsi, ricreando quell'atmosfera rarefatta e romantica, il - probabile - capitolo conclusivo sembra volersi proporre uno scopo ben differente. Superate le fasi dell'innamoramento, narrate nei primi due film, questo assume infatti il difficile compito di raccontarci le vicende e le tribolazioni della coppia, ormai "vissuta", che vedrà l'epilogo di una ridente vacanza in un'isoletta del Peloponneso, trasformarsi nell'occasione perfetta per "tirare le somme": un'operazione non indolore. Before midnight si presenta come il capitolo meno romantico e più realistico della saga, intento com'è nell'analizzare le dinamiche di coppia, in un primo momento prespettando l'eterno conflitto fra i sessi, argomento preponderante in una delle scene principali del film, in cui si discorre allegramente fra commensali seduti attorno ad una tavola riccamente imbandita, e successivamente entrando nello specifico della coppia formata dai protagonisti. È forse questo il primo difetto dell'opera: quello che a mio avviso risultava essere uno dei punti di forza della saga, specie parlando di film il cui perno è costituito dai dialoghi, era la varietà tematica delle discussioni, capaci di spaziare enormemente, regalandoci talora qualche piccola perla dall'impronta esistenziale e filosofica, condita da atmosfere mozzafiato; nel film presente, al contrario, seppur con qualche breve - e di scarsa rilevanza - eccezione, le discussioni sembrano essere irrimediabilmente monopolizzate dagli argomenti sopracitati, e lo spazio concesso agli splendidi panorami greci appare fin troppo ridotto. Altro difetto, strano a dirsi, è la pungente - e a tratti eccessiva - comicità del film, che si sviluppa attraverso una serie di spigliati ed ironici botta e risposta sovente a sfondo sessuale, presenti in un quantitativo ben più ingente che nei predecessori, in alcuni momenti quasi "fuori luogo". Punti di forza sono indubbiamente i due protagonisti, Jesse e Celine, che grazie alle interpretazioni magistrali di Hawke e Delpy, ormai perfettamente a loro agio nei panni dei protagonisti, riescono a renderli più "vivi" e "credibili" che mai; personaggi a cui risulta difficile non affezionarsi, rispecchiandosi nelle difficoltà da questi affrontate, nella romantica quotidianità di un amore che si perpetua e "reinventa" giorno per giorno. Un film che, pur leggermente inferiore ai due che lo avevano proceduto, merita indubbiamente di essere visto, proponendo una visione interessante e mai banale dei rapporti di coppia, elemento essenziale del vivere umano.
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