angelo bottiroli - giornalista
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domenica 16 marzo 2014
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un gran bvel film, da vedere
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Gli usi e i costumi dell’arte e della storia Giapponese, così diversi dai nostri difficilmente riescono ad essere apprezzati dai critici cinematografici legati alle tradizioni Hollywoodiane. Così è anche per questo “47 Ronin” invisi dalla critica che non riesce a comprendere appieno la mentalità giapponese dei samurai e di tante altre tradizioni e riti del paese del Sol Levante.
Così è anche per questo “47 Ronin” stroncato da una critica molto occidentale troppo diversa per capire e cogliere alcuni particolari.
Per fortuna, chi scrive conosce, anche se in modo non approfondito, la storia e la cultura dei samurai, ed è proprio per questo motivo che ho potuto apprezzare quello che è un film a mio avviso, molto bello.
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Gli usi e i costumi dell’arte e della storia Giapponese, così diversi dai nostri difficilmente riescono ad essere apprezzati dai critici cinematografici legati alle tradizioni Hollywoodiane. Così è anche per questo “47 Ronin” invisi dalla critica che non riesce a comprendere appieno la mentalità giapponese dei samurai e di tante altre tradizioni e riti del paese del Sol Levante.
Così è anche per questo “47 Ronin” stroncato da una critica molto occidentale troppo diversa per capire e cogliere alcuni particolari.
Per fortuna, chi scrive conosce, anche se in modo non approfondito, la storia e la cultura dei samurai, ed è proprio per questo motivo che ho potuto apprezzare quello che è un film a mio avviso, molto bello.
Film d’esordio del regista inglese Carl Rinsch, ha in Kanu Reeves il protagonista principale e in Hiroyuki Sanada i protagonisti principiali.
E’ vero, alla storia originale dei 47 Ronin vengono aggiunti alcuni pezzi inventati come la presenza di un mezzosangue e la sua storia personale, ma a mio avviso questo rende ancora la storia più fantastica di quello che era in realtà.
Fare un film su 47 samurai che sacrificano la loro vita per vendicare la morte del loro damio (signore) sarebbe stato di sicuro un insuccesso, mentre le aggiunte non stravolgono l’apparato principale della storia che regge.
E regge anche con i mostri e le streghe, perché effettivamente chi legge la vera storia dei 47 Ronin si rende contro che in quel tempo i giapponesi credevano in queste cose.
Il film è bello con grandi scenari, ottimi costumi riti ed usanze molto fedeli e grande azione con Kanu Reeves che sembra davvero un samurai.
Bella la storia, ricca di tanti sentimenti, belle scene, i combattimenti, l’interpretazione degli attori. Insomma un film quasi perfetto e assolutamente da vedere.
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[+] mah...
(di khaleb83)
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recensione film
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mercoledì 19 marzo 2014
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recensione "47 ronin" voto 4/5
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Film molto bello, ispirato da una storia vera ci catapulta in Giappone al tempo dei samurai.
Trama ben curata specialmente sull'aspetto particolare della cultura dei samurai.
Cast principalmente di attori nipponici che affiancano Keanu Reeves nelle vesti del mezzo sangue che si batterà insieme ai Ronin per vendicare la morte del proprio signore.
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Film molto bello, ispirato da una storia vera ci catapulta in Giappone al tempo dei samurai.
Trama ben curata specialmente sull'aspetto particolare della cultura dei samurai.
Cast principalmente di attori nipponici che affiancano Keanu Reeves nelle vesti del mezzo sangue che si batterà insieme ai Ronin per vendicare la morte del proprio signore.
Effetti speciale pochi e realizzati veramente bene.
Se siete amanti della cultura feudale giapponese è un film che merita di essere visto.
Nel complesso 4 stelle su 5...
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fiffner
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mercoledì 19 marzo 2014
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bellissimo
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Bellissimo! E’ l’unica parola che esprime la semplicità dell’emozione da me provata vedendo questo film. Al contrario di quanto recensisce il critico di MYmovies, il signore locale Asano non attenta alla vita dello Shogun (il capo dei capi per intenderci) ma ad un altro signore locale che, subdolo e privo di dignità, lo aveva fatto stregare dalla sua complice . Ed è il fatto che questo fosse suo ospite, a determinare la sua condanna da parte dello Shogun che, seppur riluttante, non può far altro che far rispettare le regole d’onore, dimostrandogli comunque il proprio rispetto permettendo ad Asano di porre fine alla propria vita col rituale del seppuku e mantenere intatto in questo modo il proprio onore .
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Bellissimo! E’ l’unica parola che esprime la semplicità dell’emozione da me provata vedendo questo film. Al contrario di quanto recensisce il critico di MYmovies, il signore locale Asano non attenta alla vita dello Shogun (il capo dei capi per intenderci) ma ad un altro signore locale che, subdolo e privo di dignità, lo aveva fatto stregare dalla sua complice . Ed è il fatto che questo fosse suo ospite, a determinare la sua condanna da parte dello Shogun che, seppur riluttante, non può far altro che far rispettare le regole d’onore, dimostrandogli comunque il proprio rispetto permettendo ad Asano di porre fine alla propria vita col rituale del seppuku e mantenere intatto in questo modo il proprio onore . Tutta la storia infatti è interamente un omaggio alla tradizione giapponese, che il suddetto critico evidentemente non è stato capace di cogliere, ed in essa trova la sua spiegazione. Un medio evo a noi estraneo, un senso dell’onore e della lealtà profondo e radicato, con le sue regole “cavalleresche”, diverse da quelle da noi comunemente conosciute, ma non per questo meno affascinanti ed epiche. Gli inchini di differente profondità in base al grado e alla condizione delle persone, gli atteggiamenti dovuti all’uno o all’altro, il rituale del seppuku come riscatto sociale, l’importanza delle spade, la lunghezza dei nomi in base alla casata, e tanti altri particolari che, chi conosce un pò la tradizione giapponese, è in grado di cogliere. Un film pieno di azione, ma soprattuto di coraggio, il coraggio di uomini che decidono di portare a termine un’impresa pur sapendo che sia la vittoria che la sconfitta avrebbero portato al medesimo infausto destino. Tutto questo è il perno attorno a cui ruota l’intera vicenda, dove la delicata storia d’amore e la magia dei miti non fa altro che accrescere la commozione e l’intenso sentimento che il film ispira. Keanu Reevers, perfetto nella sua particolare recitazione sempre appropriata e mai invadente, riesce ad essere eroico pur non sminuendo gli altri personaggi. Anzi, ogni carattere, dalle mogli alle principesse, ai soldati, ai paesani, tutti dimostrano grande lealtà e coraggio.
Il protagonista non è uno soltanto e 47 sono gli eroi!
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rinoa87
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giovedì 20 marzo 2014
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bellissimo
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mi è piaciuto tantissimo, amo questi generi di film...mi affascinano tantissimo! gli effetti speciali sono stati spettacolari...per non parlare dell'attenzione ai minimi particolari sugli usi e costumi dei giapponesi, mi vien voglia di aderlo a visitare! e gli attori?! bè che dire keanu reeves mi è piaciuto tantissimo, già lo apprezzavo come attore in matrix ma con questo film ha risaltato la sua professionalità, per niente banale e fighetto come altri attori tutti pettorali. le merita tutte le stesse !
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linkingabry
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mercoledì 19 marzo 2014
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47 ronin: coraggio, onore, lealtà e...amore
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Da studente di lingue e culture orientali, inevitabilmente mi aspettavo un'americanata che avrebbe distrutto tutto il senso della storia dei 47 Ronin.
Invece, il mondo fantastico creato attorno alla leggenda, rende il film sempre avvincente e nonostante duri 2 ore, non ci sono mai momenti morti o noiosi.
Liberamente ispirato, il film lascia saldi i punti essenziali della storia: coraggio e lealtà. L'aggiunta dell'amore fa sì che il film si avvicini di più ai canoni occidentali, ma la storia tra Kai e Mika non mette mai in secondo piano le vicende dei ronin.
Il fiore all'occhiello di questo film sono le stupende ambientazioni (ricostruite) del Giappone, davvero ben fatte.
E' sicuramente un film da vedere, ma per goderselo appieno bisognerebbe conoscere prima la storia dei ronin e del Giappone dell'epoca, cosa che purtroppo il 99% degli italiani non conoscono.
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hollyver07
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giovedì 13 marzo 2014
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ma quanto è carino... anzi no...!
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Ciao. Detto francamente... a questo punto era meglio (mi costa ammetterlo... ma di molto) "L'ultimo Samurai". Evito di riassumere l'incongrua vicenda perchè non ne vale la pena ed il mio personale gradimento nei confronti di Keanu Reeves è risultato decisamente malconcio. Nel vedere il film ho percepito la sensazione d'immergermi in una sorta d'insulso e roboante videogiuoco che della storia originale aveva "appiccicato" solo il titolo, la terra d'ambientazione ed un vaghissimo incipit della suggestiva vicenda originale, della cultura nipponica e della sua storia medievale. Alla fine, tra mostri, allucinati demoni ed una struttura narrativa che ricalca più fedelmente la natura e l'esistenzialismo superomistico di matrice yankee, non è rimasta che una rumorosa pellicola videoludica di discutibile qualità, giusto da vedere per errata scelta (.
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Ciao. Detto francamente... a questo punto era meglio (mi costa ammetterlo... ma di molto) "L'ultimo Samurai". Evito di riassumere l'incongrua vicenda perchè non ne vale la pena ed il mio personale gradimento nei confronti di Keanu Reeves è risultato decisamente malconcio. Nel vedere il film ho percepito la sensazione d'immergermi in una sorta d'insulso e roboante videogiuoco che della storia originale aveva "appiccicato" solo il titolo, la terra d'ambientazione ed un vaghissimo incipit della suggestiva vicenda originale, della cultura nipponica e della sua storia medievale. Alla fine, tra mostri, allucinati demoni ed una struttura narrativa che ricalca più fedelmente la natura e l'esistenzialismo superomistico di matrice yankee, non è rimasta che una rumorosa pellicola videoludica di discutibile qualità, giusto da vedere per errata scelta (...nel mio specifico caso) e rapidamente dimenticare. Vista la positiva (...quando capita) capacità della cinematografia statunitense nel "far le pulci" al proprio passato... mi auguro di veder realizzata almeno una pellicola dedicata alla politica delle cannoniere - magari riferita agli anni successivi al 1866 in Giappone e via dicendo... - che non sia soltanto la riproposizione di giuochi circensi, pistoleri da strapazzo o poco più. Film consigliato...?! Onestamente no! Pellicola adeguata per coloro che gradiscano le storie fantasy orientate solo sul rumoroso andante e nulla più. Da vedere in modalità bidimensionale perchè almeno risparmierete gli occhi ed un inutile mal di testa . Saluti
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[+] avanti con le banalità
(di jedima)
[ - ] avanti con le banalità
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