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figliounico
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giovedì 4 gennaio 2024
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ci hanno provato
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La negazione per il genere horror della nuova generazione di cineasti italiani, dopo i grandi del recente passato, Argento, Fulci, e Bava, tra l’altro quest’ultimo citato in una scena del film, è risaputa, quindi agli eclettici Manetti Bros va riconosciuto almeno il coraggio di averci provato sebbene tutti i pronostici fossero sfavorevoli. L’esito di questa impresa disperata è una pellicola, il cui titolo è un omaggio ad Argento per il richiamo esplicito alla colonna sonora di Profondo rosso, che come volevasi dimostrare, è negativa, ma non pessima o addirittura inguardabile. La scelta di Servillo come protagonista da una parte è indovinata, per il carisma dell’artista che rende con la sua sola presenza il film degno d’essere visto, dall’altra impone allo spettatore il superamento di un preconcetto sulla figura del grande cantante attore napoletano, lontanissima dal personaggio chiamato ad impersonare nel plot.
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La negazione per il genere horror della nuova generazione di cineasti italiani, dopo i grandi del recente passato, Argento, Fulci, e Bava, tra l’altro quest’ultimo citato in una scena del film, è risaputa, quindi agli eclettici Manetti Bros va riconosciuto almeno il coraggio di averci provato sebbene tutti i pronostici fossero sfavorevoli. L’esito di questa impresa disperata è una pellicola, il cui titolo è un omaggio ad Argento per il richiamo esplicito alla colonna sonora di Profondo rosso, che come volevasi dimostrare, è negativa, ma non pessima o addirittura inguardabile. La scelta di Servillo come protagonista da una parte è indovinata, per il carisma dell’artista che rende con la sua sola presenza il film degno d’essere visto, dall’altra impone allo spettatore il superamento di un preconcetto sulla figura del grande cantante attore napoletano, lontanissima dal personaggio chiamato ad impersonare nel plot. Per il resto una serie di azioni inconsulte e senza senso contraddistingue il film. L’insensatezza assoluta dei comportamenti dei tre ragazzi smorza la suspense del thriller lasciando il posto nel finale allo splatter puro, realizzato tuttavia con effetti speciali da carnevale che fanno rimpiangere quelli a basso costo di un Fulci o quelli semplici ma geniali proprio di quel Mario Bava che i Manetti Bros forse hanno tentato di imitare senza purtroppo riuscirci.
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mauri67
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giovedì 9 novembre 2017
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finale assurdo e insensato.
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La trama è abbastanza classica, non discostandosi molto dagli altri film del genere. Dopo un antefatto che anticipa la crudezza della pellicola e titoli di apertura fumettistici ed interessanti, siamo catapultati nella caoticità e tranquillità di Roma.La fase vincente del film sembra appunto quella delle premesse, quella della creazione del terrore e della paura. Una volta arrivati al succo, all'artefice di questo terrore, il film sembra sgonfiarsi con un finale assurdo e insensato.Paura 3D non avendo costosissimi effetti speciali, gioca molto con la regia (pessima)risultando alla fine un film decisamente brutto!
Voto 4,5
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toty bottalla
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giovedì 14 aprile 2016
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horror italiano...lasciate perdere!
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Una storia già vista in decine di altre pellicole movimentata in un film decisamente mediocre, la regia di Bros è grezza: le fasi di suspense sono allungate inutilmente e alcune riprese sembrano amatoriali come la recitazione degli interpreti che avrebbe avuto bisogno più che mai del doppiaggio di veri attori come per i film stranieri, gli effetti speciali sono esibiti come in uno spot ma, nonostante la macellazione di corpi e torture a sfondo erotico il film non emoziona per niente. Saluti.
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kayako
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martedì 17 dicembre 2013
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paura...?
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Paura...titolo alquanto singolare per un film che non sucita in alcun modo paura. Tre ragazzi che entrano in possesso delle chiavi di casa del marchese Lanzi (in viaggio a un raduno d'auto d'epoca) decidono di passare un bel week-end nella lussuosa villa, ma accade "l'imprevisto": l'auto del marchese si rompe e lui è costretto a tornare a casa, proprio quando i tre trovano una ragazza legata in cantina. Trama davvero banale, recitazione decisamente mediocre, tanti interrogativi a cui non viene data risposta e un finale a dir poco incomprensibile. Le uniche scene "interessanti" e di azione hanno un contenuto abbastanza violento con torture su torture e uccisioni ridicole.
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Paura...titolo alquanto singolare per un film che non sucita in alcun modo paura. Tre ragazzi che entrano in possesso delle chiavi di casa del marchese Lanzi (in viaggio a un raduno d'auto d'epoca) decidono di passare un bel week-end nella lussuosa villa, ma accade "l'imprevisto": l'auto del marchese si rompe e lui è costretto a tornare a casa, proprio quando i tre trovano una ragazza legata in cantina. Trama davvero banale, recitazione decisamente mediocre, tanti interrogativi a cui non viene data risposta e un finale a dir poco incomprensibile. Le uniche scene "interessanti" e di azione hanno un contenuto abbastanza violento con torture su torture e uccisioni ridicole. Un film fatto con i piedi.
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lucasoftnet
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giovedì 7 novembre 2013
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pessimo
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Non parliamo di film d'orrore o di paura.. Questo non è ne l'uno ne l'altro.. Se non la prova vergognosa che il cinema italiano fa pena! Per non parlare di recitazione , dove il dialetto romano, che oramai ha rotto le scatole, è un Inutile tentativo di nascondere dietro una parlata burina l'incapacità di recitazione dei pseudo attori... Il peggiore nel film è FORTUNATAMENTE morto impiccato! Purtroppo del cinema nostrano (tranne 2/3 registi che si salvano anche se la minestra è sempre la stessa) non c'è più nulla... Gli horror poi evidenziano l'incapacità di fare film.
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Non parliamo di film d'orrore o di paura.. Questo non è ne l'uno ne l'altro.. Se non la prova vergognosa che il cinema italiano fa pena! Per non parlare di recitazione , dove il dialetto romano, che oramai ha rotto le scatole, è un Inutile tentativo di nascondere dietro una parlata burina l'incapacità di recitazione dei pseudo attori... Il peggiore nel film è FORTUNATAMENTE morto impiccato! Purtroppo del cinema nostrano (tranne 2/3 registi che si salvano anche se la minestra è sempre la stessa) non c'è più nulla... Gli horror poi evidenziano l'incapacità di fare film.. Basta pensare a Dario Argento che è passato nel corso degli anni dalle stelle alle stalle... ora addirittura ridicolo! Francesi e Spagnoli in questo ci hanno surclassato!
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vero2
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martedì 14 maggio 2013
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dai non è male.
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La prima volta l'ho visto su SKY e c'era scritto che era un film horror (che non lo è affatto). Più che horror è un film che ti tiene sulle spine. A me sinceramente è piaciuto anche se ha avuto un finale...proprio di merda. Non avrei mai pensato che tutti e tre i ragazzi venissero uccisi. Certo, appena morti i primi due (il secondo con una morte davvero orrenda) pensavo che l'ultimo si salvasse invece viene ucciso da quella pazza di Sabrina.
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purplerain
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venerdì 16 novembre 2012
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paura di vederlo!!!
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PAURA: siamo di fronte ad un film che, visto gli autori, avrebbe potuto e dovuto darci di più!! Nessuno si aspettava un capolavoro ma neanche qualcosa di simile!! Tralasciando l'interpretazione dei ragazzi, in modo particolare la scena finale con i finti occhi indemoniati della Cuttica in versione Asia Argento, l'idea del film non è male, con dei ragazzi che, in possesso delle chiavi di una mega villa, decidono di trascorrere il più classico dei week end di paura a spese del proprietario della stessa che è assente!! Ma cosa si nasconde nella cantina oltre all'ottimo vino? Da qui nascono i problemi e si sviluppa una storia abbastanza scontata, piatta con situazioni piuttosto paradossali!! Uno dei ragazzi si nascone e non si sa bene come faccia a saper
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PAURA: siamo di fronte ad un film che, visto gli autori, avrebbe potuto e dovuto darci di più!! Nessuno si aspettava un capolavoro ma neanche qualcosa di simile!! Tralasciando l'interpretazione dei ragazzi, in modo particolare la scena finale con i finti occhi indemoniati della Cuttica in versione Asia Argento, l'idea del film non è male, con dei ragazzi che, in possesso delle chiavi di una mega villa, decidono di trascorrere il più classico dei week end di paura a spese del proprietario della stessa che è assente!! Ma cosa si nasconde nella cantina oltre all'ottimo vino? Da qui nascono i problemi e si sviluppa una storia abbastanza scontata, piatta con situazioni piuttosto paradossali!! Uno dei ragazzi si nascone e non si sa bene come faccia a saperlo il padrone; i ragazzi che invece di scappare e correre ad avvertire la polizia preferiscono affrontare lo psicopatico; uno dei ragazzi sembra quasi dimenticare che il padrone della villa gli abbia staccato un capezzolo e dopo pochi secondi di urla e sanguinamento corre e lotta come se lo avesse solo depilato!! E ce ne sarebbero ancora di situazioni che, analizzate, farebbero cadere nel baratro un film che poteva essere migliore!! Ma preferisco soprassedere, anche perchè chi non ha visto il film potrebbe trarre dalle spiegazioni troppe tracce e rinunciare a vederelo, e sperare che i Manetti Brothers ci consegnino la prossima volta una prova degna della loro bravura!!
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dynah
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venerdì 26 ottobre 2012
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il trash è servito !
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Uno degli horror più brutti che abbia mai visto...Unici punti forti i titoli di testa e la recitazione di Peppe Servillo...per il resto TRASH !!!
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ultimoboyscout
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sabato 18 agosto 2012
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la paura è ben altra cosa!
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Rimpiango i primi Manetti Bros, tra gli ultimi onesti artigiani del cinema low cost nostrano. Credo che questo sia il loro peggior film in assoluto, non solo per la pochezza (nulla) generale ma proprio perchè c'entra poco (sempre nulla) con il loro cinema e il loro stile. Si tratta di una sorta di minestrone psycho-thriller-sado-horror poverissimo se non miserto che vive di un paio di di colpi di scena piuttosto annunciati e qualche buon trucco. Tutto tende al nero, comprese le interpretazioni dei tre scapestrati Diele-Pedrotti-DiBiagio, meglio Francesca Cuttica, sottoposta a un tour de force poichè quasi sempre nuda e spesso incatenata, depilata nelle parti intime che vengono generosamente inquadrate a rappresentare il alto morboso e feticista.
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Rimpiango i primi Manetti Bros, tra gli ultimi onesti artigiani del cinema low cost nostrano. Credo che questo sia il loro peggior film in assoluto, non solo per la pochezza (nulla) generale ma proprio perchè c'entra poco (sempre nulla) con il loro cinema e il loro stile. Si tratta di una sorta di minestrone psycho-thriller-sado-horror poverissimo se non miserto che vive di un paio di di colpi di scena piuttosto annunciati e qualche buon trucco. Tutto tende al nero, comprese le interpretazioni dei tre scapestrati Diele-Pedrotti-DiBiagio, meglio Francesca Cuttica, sottoposta a un tour de force poichè quasi sempre nuda e spesso incatenata, depilata nelle parti intime che vengono generosamente inquadrate a rappresentare il alto morboso e feticista. Ancora meglio (ma non benissimo) Peppe Servillo, il padrone di casa coi segreti in cantina, che appare ben impostato per il ruolo nonostante la sua immagine cozzi con quella del mostro. La storia si ispira in maniera evidente a quella di Natascha Kampusch, la donna austriaca rimasta prigionera del suo aguzzino per 3096 giorni, ma per quanto mostruosamente barbare, cruda e terribile, il film non genera terrore o paura, ma solo un minimo di tensione, forse ansia o un senso di claustrofobia, sicuramente qualche risata per le interpretazioni all'acqua di rose e perchè tutto va proprio nella direzione che si immagina e si intuisce due attimi prima che accada. Nonostante un'accettabile prova regista di Antonio e Marco, mancano coerenza e qualità oltre alle fondamenta, cioè una sceneggiatura degna di questo nome. Non mancano, invece, una certa ingenuità e un accumulo esagerato di carne al fuoco che ne fa bruciare la maggior parte, impedendo ai fratelli registi il salto di qualità a cuochi di prim'ordine. Non so se si possa definire horror, è però un horror all'italiana dei nostri tempi (quelli andati, dei nostri grandi horror, purtroppo non torneranno), che esaspera un'inutile tridimensionalità e che vanta più che discreti effetti speciali che nelle scene di violenza mostrano, ostendandola, ripugnanza più che orrore puro.
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nico11
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venerdì 29 giugno 2012
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più che discreto
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