ginger snaps
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lunedì 28 novembre 2011
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un bel videogioco
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e sinceramente mi sono anche divertita. Certo che non ci si aspetti qualcosa di epico, come lo richiederebbe il titolo. Comunque eccezzionale nella sua spettacolarità e anche le scene cruente sono decisamente credibili. Molto bella l'interpretazione di Rourke, che come al solito dà il meglio di sè ma con tanta autoironia. Molto holliwudiani tutti gli interpreti ma non lo avrei visto che così vista la sceneggiatura in chiave moderna. Molto efficaci anche i dialoghi e le retoriche che emergono, ma sempre in chiave moderna. Davvero spassoso
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ciolo
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lunedì 28 novembre 2011
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molto rumore per nulla!!!!
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Rivenduto come un nuovo 300, ne è una vuota, pallida e lontanissima mimesi!!
Una storia che mischia miti e leggende dell'antica Grecia a casaccio. Film vuoto e scontato condito solo da incommensurabili effetti visivi ottenuti al computer....
Quello che mi domando è con tutti i soldi spesi per la computer grafica non potevano spenderne un pochino per creare una sceneggiatura decente!!!!
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riccardo76
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domenica 27 novembre 2011
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fotografia degna di un quadro rinascimentale
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Sulla scia del revival del genere peplum, Tarsem Singh confeziona un film che si distingue per due aspetti: l’interpretazione di Mickey Rourke, che ci regala uno dei migliori cattivi della storia del cinema, e l’aspetto visivo della pellicola.
Lo stesso regista ha affermato di essersi ispirato per la fotografia del suo Immortals 3D ai quadri rinascimentali, in particolare a quelli del Caravaggio. In effetti, tutta la fotografia è incentrata sul gioco di luce ed ombra tipico del grande pittore, qui sfruttato soprattutto per esaltare la muscolatura dei guerrieri e, quindi, la loro forza. Spesso, inoltre, si ha l’impressione di assistere alla visione di una grande tela, dove non basta un unico sguardo per carpire ogni dettaglio del paesaggio, così l’occhio è costretto a spaziare da un lato all’altro dello schermo, contemplando ogni particolare, reso estremamente realistico da un buon uso della stereoscopia.
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Sulla scia del revival del genere peplum, Tarsem Singh confeziona un film che si distingue per due aspetti: l’interpretazione di Mickey Rourke, che ci regala uno dei migliori cattivi della storia del cinema, e l’aspetto visivo della pellicola.
Lo stesso regista ha affermato di essersi ispirato per la fotografia del suo Immortals 3D ai quadri rinascimentali, in particolare a quelli del Caravaggio. In effetti, tutta la fotografia è incentrata sul gioco di luce ed ombra tipico del grande pittore, qui sfruttato soprattutto per esaltare la muscolatura dei guerrieri e, quindi, la loro forza. Spesso, inoltre, si ha l’impressione di assistere alla visione di una grande tela, dove non basta un unico sguardo per carpire ogni dettaglio del paesaggio, così l’occhio è costretto a spaziare da un lato all’altro dello schermo, contemplando ogni particolare, reso estremamente realistico da un buon uso della stereoscopia. Nonostante la pellicola sia stata convertita in seguito in 3D, essa è infatti in grado di offrire scenari mozzafiato, dove l’illusione della profondità dello spazio regna sovrana.
Anche i costumi contribuiscono alla costruzione degli ottimi scenari, soprattutto quelli delle divinità, che ricordano vagamente quelli del marveliano Thor.
Per ciò che concerne la trama invece, il film non brilla di particolare originalità, finendo per passare in secondo piano, divenendo così, elemento prettamente in funzione dell’aspetto estetico.
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ralphscott
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sabato 26 novembre 2011
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trattenimento accettabile
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Come sempre mi succede per queste ormai frequenti chimere tra storico,mitologico,fantascientifico,anche in questa occasione mi son lasciato trascinare poco interessato. Che dire? Non ci si annoia,si vedono belle immagini,begli attori adeguatamente addobbati. Tanta carne al fuoco,forse troppa. Sicuramente eccessi di violenza. I personaggi più interessanti sono gli Dei
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angelo83
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giovedì 24 novembre 2011
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penoso
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Un film che non dice niente e sicuramente non lascia il segno.Si poteva creare moltissimo ma il tutto si è sgonfiato con il passare dei minuti...
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sandro roy
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mercoledì 23 novembre 2011
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sorpresa, sorpresa..
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Sembrava una boiata colossale, ed in parte lo è. "Mah" mi sono detto, "Un film sulla mitologia greca arricchita da effetti speciali in stile 300 di Zack Snyder, chissà!!!"
I produttori sono gli stessi infatti, ma la regia no invece e questo Tarsem Singh, già autore di The Cell e dell'imminete Mirror Mirror, è andato oltre tutte le mie aspettative.
Sicuramnte Immortals non sarà un capolavoro di sceneggiatura, non sarà un film sul senso della vita, uno di quelli che ti fa porre le tre domande esistenziali (chi siamo - donde veniamo - dove andiamo), ma nonostante i dialoghi un po' scontati, il doppiaggio non eccezionale (come per 300), gli scenari sono davvero mozzafiato e gli effetti sbalorditivi e visionari, qualcosa di mai visti prima.
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Sembrava una boiata colossale, ed in parte lo è. "Mah" mi sono detto, "Un film sulla mitologia greca arricchita da effetti speciali in stile 300 di Zack Snyder, chissà!!!"
I produttori sono gli stessi infatti, ma la regia no invece e questo Tarsem Singh, già autore di The Cell e dell'imminete Mirror Mirror, è andato oltre tutte le mie aspettative.
Sicuramnte Immortals non sarà un capolavoro di sceneggiatura, non sarà un film sul senso della vita, uno di quelli che ti fa porre le tre domande esistenziali (chi siamo - donde veniamo - dove andiamo), ma nonostante i dialoghi un po' scontati, il doppiaggio non eccezionale (come per 300), gli scenari sono davvero mozzafiato e gli effetti sbalorditivi e visionari, qualcosa di mai visti prima.
E se per una volta ti basta questo per giustificae un'uscita al cinema condita da puro e piacevole godimento visivo e sonoro, se per una volta ti basta questo dicevo, chi se ne frega del senso della vita..
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alberto bagus
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mercoledì 23 novembre 2011
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una oscura rappresentazione della cruenza
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Un film pesante. Non tanto per la violenza che permea tutta la pellicola, ci sono film anche più violenti, quanto per la cruenza con cui è rappresentata.
Tralasciando la fantasiosa trasposizione della mitologia, la mitologia è, in effetti, fantasia, il corpo del film, il soggetto principale, è la cruenza più truce e fine a se stessa. Una rappresentazione esagerata, ossessiva, quasi morbosa della cruenza.
Ho trovato il 3D del tutto inutile. Per nascondere i possibili difetti della tecnica 3D (scarsa profondità di campo), tutto il film è sparato in tono scuri, come nei videogame, che ne rendono faticosa la visione. Il mare di petrolio l'ho trovato eccessivo anche per una mitologia, e rende il film quasi completamente nero per ben 10 minuti.
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Un film pesante. Non tanto per la violenza che permea tutta la pellicola, ci sono film anche più violenti, quanto per la cruenza con cui è rappresentata.
Tralasciando la fantasiosa trasposizione della mitologia, la mitologia è, in effetti, fantasia, il corpo del film, il soggetto principale, è la cruenza più truce e fine a se stessa. Una rappresentazione esagerata, ossessiva, quasi morbosa della cruenza.
Ho trovato il 3D del tutto inutile. Per nascondere i possibili difetti della tecnica 3D (scarsa profondità di campo), tutto il film è sparato in tono scuri, come nei videogame, che ne rendono faticosa la visione. Il mare di petrolio l'ho trovato eccessivo anche per una mitologia, e rende il film quasi completamente nero per ben 10 minuti. Considerando che le lenti polarizzate degli occhiali 3D riducono la luminosità come un paio di occhiali da sole, ci si può immaginare quale effetto abbia avuto sullo spettatore.
Iperione (Mickey Rourke) è davvero insopportabile, passa tutto il tempo a ciancicare quando non fa qualcosa di truculento.
Bello il trucco del taglio al piede per lasciare la traccia insanguinata per uscire dal dedalo, finito nel film chissà come.
Grottesca invece la rappresentazione degli dei con costumi tipo flash gordon.
Poseidone con due conchiglie sulle orecchie tipo cuffie audio, sembra un cosmonauta russo degli anni '60, se avesse detto "Vostok 1 a Vostok 2... qui Yuri" non mi sarei sopreso.
La gabbia dove sono prigionieri i titani è fatta con tondini di ferro ad aderenza migliorata, tipici del cemento armato moderno. Gli stessi tondini messi tra i denti dei titani per tenerli fermi.
Bellissimi invece i ciclopi attorno, per quanto solo statue.
Infine il superarco divino ha il preoccupante supporto per mirino e bilanciere dei moderni archi compound. In altri termini, è come se uno degli attori avesse indossato un orologio da polso durante le riprese.
Non è mancato il tocco del "feminist and politically correct" con le quattro sibille di quattro razze diverse, due delle quali non c'entrano nulla col mondo mediterraneo.
Per fortuna, nel film c'è un'esigua presenza di donne che in mezzo a tutta quella truculenza avrebbero senz'altro tirato addosso al film l'accusa di mobbing, stalking, extreme sado-maso e quant'altro. Di conseguenza, il risultato è la rappresentazione di un mondo maschile permeato dalla sola violenza, rinforzata dalle dichiarazioni di Iperione che sostiene di stuprare tutte, il che è ancora "feminist politically correct".
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giacomogabrielli
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martedì 22 novembre 2011
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3d, the immortal. ****
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Grazie a questo film, il 3D verrà sicuramente rivalutato, nonostante qui sia stato creato in post-produzione. Bellissimo affresco che ritrae un ipotetico passato, frutto della mente geniale del regista di The Cell. La firma di questo particolare autore si nota dalla splendida regia, dalla scelta dei colori predominanti e da alcuni eccentrici costumi di scena, dalle atmosfere barocche e dalle situazioni al limite del grottesco, che riescono a farsi prendere magicamente sul serio. Effetti speciali magnifici per un'avventura mai vista prima. Bella la rappresentazione delle divinità. Cast esclusivo che rende tutto ancor più affascinante.
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Grazie a questo film, il 3D verrà sicuramente rivalutato, nonostante qui sia stato creato in post-produzione. Bellissimo affresco che ritrae un ipotetico passato, frutto della mente geniale del regista di The Cell. La firma di questo particolare autore si nota dalla splendida regia, dalla scelta dei colori predominanti e da alcuni eccentrici costumi di scena, dalle atmosfere barocche e dalle situazioni al limite del grottesco, che riescono a farsi prendere magicamente sul serio. Effetti speciali magnifici per un'avventura mai vista prima. Bella la rappresentazione delle divinità. Cast esclusivo che rende tutto ancor più affascinante. Da oscar la fotografia (digitale) e, se visto con un proiezione a regola d'arte, l'audio è impressionante. 3D, THE IMMORTAL. ****
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dodos
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martedì 22 novembre 2011
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se hai visto conan puoi non andarlo a vedere
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Non mi era mai capitato di vedere due film nel giro di pochi mesi con la trama identica, attori simili e addirittura gli stessi effetti speciali. Mi chiedo come sia potuto succedere? I titani sono identintici ai mostri di sabbia che affrontano conan e la sibille (vergine ) nel forte abbandonato, i muscoli di Conan sono identici a quelli di Teseo, la madre muore mentre in Conan è il padre a morire, li il re cattivo cerca una maschera qui un arco e la fine dei due film termina con il crollo del tempio come in Immortales. Meglio Conan almeno è più originale.
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andaland
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domenica 20 novembre 2011
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per tutti gli dei
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Un film mitologico che cerca di proporre qualcosa di nuovo, ma non ce la fa. Regia discreta con tanto splatter, alcune scene con fondali visibilmente finti e costumi al limite del carnevalesco. La prima mezz'ora ci si assopisce, poi la storia prende un po' di forza ma non basta.
Personalmente, adoro il 3D, ma qui è quasi inutile. Pagare 11.50 forse non vale la pena per un film che non lascia nessuna emozione e nessuna voglia di rivederlo. Magari gli amanti del genere storico/mitologico mi smentiranno, ma non è certo un capolavoro.
Unica nota positiva, la presenza di Mickey Rourke, ancora una volta eccellente.
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