lanera
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giovedì 8 marzo 2012
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patò di ieri e di oggi
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La scomparsa di Patò è stato presentato due anni fa al Festival di Roma e finalmente arriva al cinema. Dico finalmente perché si tratta di un bellissimo film. Siamo a Vigata nel 1890, il ragioniere Antonio Patò durante la rappresentazione del Mortorio in cui interpreta la parte di Giuda, scompare misteriosamente. Allertati dalla moglie, si mettono sulle sue tracce il Maresciallo Giummaro (Nino Frassica) e il delegato Bellavia (Maurizio Casagrande) dando vita ad un indagine molto più complessa del previsto. Un viaggio nell'Italia che fu, tra cantanti d'opera, direttori di banca, scartoffie burocratiche, mafiosi e capi mafia, il tutto attraverso uno sguardo ironico e pungente.
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La scomparsa di Patò è stato presentato due anni fa al Festival di Roma e finalmente arriva al cinema. Dico finalmente perché si tratta di un bellissimo film. Siamo a Vigata nel 1890, il ragioniere Antonio Patò durante la rappresentazione del Mortorio in cui interpreta la parte di Giuda, scompare misteriosamente. Allertati dalla moglie, si mettono sulle sue tracce il Maresciallo Giummaro (Nino Frassica) e il delegato Bellavia (Maurizio Casagrande) dando vita ad un indagine molto più complessa del previsto. Un viaggio nell'Italia che fu, tra cantanti d'opera, direttori di banca, scartoffie burocratiche, mafiosi e capi mafia, il tutto attraverso uno sguardo ironico e pungente. Il regista Mortelliti riesce perfettamente a trasporre sul grande schermo atmosfere e linguaggi camilleriani restituendoci una Vigata specchio inquietante dell'Italia di oggi. Ottimi gli interpreti così come scenografie e costumi che rendono la ricostruzione impeccabile.
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pappardella ai funghi
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sabato 3 marzo 2012
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spirìpatò
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film nel complesso gradevole e a tratti anche molto divertente tratto dall'omonimo romanzo del grande A. Camilleri, Ambientato nella Vigata postunità un maresciallo dei Carabinieri (Frassica) e un delegato di polizia (Casagrande) dopo iniziali dissidi indagano sulla scomparsa di un notabile del luogo durante la rappresentazione della Passione di Cristo (Martorio), Divertente indagine di cui non sto a svelare alcuna trama, Per la cronaca i dialetti siciliani sono il messinese di Frassica, il palermitano di Dovì, il catanese della "buttana" e l'agrigentino di molti caratteristi.
[+] grandioso patò!
(di lanera)
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camillo triolo
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domenica 4 marzo 2012
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pato' e' scomparso, ed il cinema pure!
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Da un testo mediocre un film mediocre!
Certo "La scomparsa di Patò" non è "Il fu Mattia Pascal", così come Camilleri non è Pirandello, ciò non giustifica che il film dovesse obbligatoriamente essere poco più di una fiction di scarso livello da mandare in onda in estate come riempitivo.
Il cinema, è capace di creare un capolavoro da una insignificante creazione letteraria, ma bisogna saper fare del cinema altrimenti può rendere inguardabile qualunque capolavoro.
Qui non avevamo un capolavoro da portare sullo schermo ma una storiellina da sdraio sulla spiaggia; ma il cinema, se lo si sa fare, poteva darle maggiore dignità ed elevarla un po’ dalla traccia un po’ banale e non proprio originale del raccontino.
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Da un testo mediocre un film mediocre!
Certo "La scomparsa di Patò" non è "Il fu Mattia Pascal", così come Camilleri non è Pirandello, ciò non giustifica che il film dovesse obbligatoriamente essere poco più di una fiction di scarso livello da mandare in onda in estate come riempitivo.
Il cinema, è capace di creare un capolavoro da una insignificante creazione letteraria, ma bisogna saper fare del cinema altrimenti può rendere inguardabile qualunque capolavoro.
Qui non avevamo un capolavoro da portare sullo schermo ma una storiellina da sdraio sulla spiaggia; ma il cinema, se lo si sa fare, poteva darle maggiore dignità ed elevarla un po’ dalla traccia un po’ banale e non proprio originale del raccontino.
No! Si stiracchia il raccontino, peggiorandolo (al peggio non c’è fine), pur di tirare per un’ora e tre quarti con macchiette ripetute sullo stereotipo siculo.
Ma siamo giunti proprio ad una tale insensibilità cinematografica, una tale incapacità, non dico di un colpo d’ala ma, di un salto di ranocchio ?
Tutto ciò è desolante e disperante, resta solo la speranza che toccato il fondo dell’incompetenza ci sia, prima o poi un rimbalzo.
Inutile criticare cinematograficamente questo filmetto che in fondo è come moltissimi altri che passano sugli schermi, passano e non lasciano traccia.
Per fortuna lo schermo non ha memoria, al contrario di noi, altrimenti penso che si lacererebbe di rabbia, col rimpianto del cinema che fu!
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[+] il grande critico ha colpito duro
(di charlie94)
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