renato volpone
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lunedì 21 marzo 2011
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quanta violenza tra le mura domestiche
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Leena è chiamata, suo malgrado, ad assistere la madre sul letto di morte, e ripercorre con la memoria il vissuto della sua infanzia con i genitori, immigrati in Svezia dalla Finlandia, che affogano i loro problemi e le loro preoccupazioni nel bere. La storia è altamente drammatica per il vissuto dei figli, amati dai genitori, ma costretti a subirne le debolezze e le violenze. Il film delicatissimo nei sentimenti ci presenta degli attori bravissimi, capaci di donare forti emozioni e un senso di grande calore umano. Bellissima la scena del pianto della protagonista avvolta nell'abbraccio del marito. Fantastica l'interpretazione dei bambini, tutti.ì, ma in particolare della piccola Leena.
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Leena è chiamata, suo malgrado, ad assistere la madre sul letto di morte, e ripercorre con la memoria il vissuto della sua infanzia con i genitori, immigrati in Svezia dalla Finlandia, che affogano i loro problemi e le loro preoccupazioni nel bere. La storia è altamente drammatica per il vissuto dei figli, amati dai genitori, ma costretti a subirne le debolezze e le violenze. Il film delicatissimo nei sentimenti ci presenta degli attori bravissimi, capaci di donare forti emozioni e un senso di grande calore umano. Bellissima la scena del pianto della protagonista avvolta nell'abbraccio del marito. Fantastica l'interpretazione dei bambini, tutti.ì, ma in particolare della piccola Leena.
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annelise
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sabato 19 marzo 2011
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il peso dell'infanzia
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Leena ed il suo fratellino sono figli di due immigrati finlandesi in Svezia. I genitori sono instabili,spesso ubriachi, mal inseriti nel nuovo ambiente, sia sociale che lavorativo.
La piccola Leena prova a caricarsi sulle spalle la sofferenza dell'intero nucleo, cercando di vivere piccoli sprazzi di fanciullezza che le danno una parvenza di normalità. Tra il frastuono delle risse dei genitori e le bottiglie di alcol, lei si muove accanto al fratellino con premura e amorevolezza materne,tentando di isolarlo da quel mondo violento.
I ricordi difficili e dolorosi di questa infanzia riemergono quando Leena, ormai moglie e madre di due bambine ,viene chiamata dalla madre morente.
Accompagnata dal marito e dalle figlie va,suo malgrado, al capezzale della madre.
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Leena ed il suo fratellino sono figli di due immigrati finlandesi in Svezia. I genitori sono instabili,spesso ubriachi, mal inseriti nel nuovo ambiente, sia sociale che lavorativo.
La piccola Leena prova a caricarsi sulle spalle la sofferenza dell'intero nucleo, cercando di vivere piccoli sprazzi di fanciullezza che le danno una parvenza di normalità. Tra il frastuono delle risse dei genitori e le bottiglie di alcol, lei si muove accanto al fratellino con premura e amorevolezza materne,tentando di isolarlo da quel mondo violento.
I ricordi difficili e dolorosi di questa infanzia riemergono quando Leena, ormai moglie e madre di due bambine ,viene chiamata dalla madre morente.
Accompagnata dal marito e dalle figlie va,suo malgrado, al capezzale della madre.
Gli eventi sepolti nella memoria, le emozioni ed il dolore riaffiorano tutti nella loro durezza e violenza.
Il muro del silenzio sugli eventi accaduti si infrange con difficoltà,con l'aiuto dell'amore rassicurante di suo marito.
La morte ,poi, porta una rassegnata consapevolezza delle miserie e delle fragilità umane della sua famiglia.
Il film rappresenta ,senza retorica,un viaggio nella memoria di accadimenti visti e patiti con occhi da bambina in un contesto sociale difficile in cui la famiglia non protegge ma crea e sviluppa problematiche.
E'profondo ed intenso.
Molto brave le attrici che hanno interpretato la Leena bambina ed adulta
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algernon
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giovedì 17 marzo 2011
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salvarsi dall'infanzia
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Leena è madre e moglie felice e niente farebbe pensare che abbia avuto un'infanzia difficile. ma quando la madre in fin di vita chiede la sua presenza, i ricordi cancellati e nascosti a sé stessa e ai familiari ritornano drammaticamente. viene allora ripercorsa un'infanzia dura e squallida, soggetta alle violenze di due genitori sempre alcoolizzati ed incapaci di gestire i bambini, Finlandesi immigrati in Svezia, con difficoltà sociali e culturali. È dunque la piccola e forte Leena che deve proteggere sé stessa e il fratellino e trovare il modo di salvarsi. Bravissima la bambina, Tehilla Blad, giovane promessa del cinema. Bravi anche gli altri attori. Ottimo la prima prova di Pernilla August nella regia, nel solco tracciato da Bergmann.
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charlieb62
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martedì 15 marzo 2011
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film emozionante
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Lì'ho visto alla mostra del cinema di Venezia. Bellissimo! Da vedere.
[+] un film che ci costringe a riflettere
(di anna cinzia)
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