jaky86
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mercoledì 16 marzo 2011
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basilicata is on my mind
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Rocco Papaleo, alla sua prima esperienza come regista, regala un ottimo road movie, simpatico e scorrevole, il tutto condito da ottima musica. Nicola Palmieri è un professore d'arte con la passione per la musica. Per pubblicizzare la presenza della sua band al Festival di Scanzano programma di attraversare la Basilicata a piedi attraverso paesaggi mozzafiato e borghi disabitati. Sarà un'intensa odissea piena di esilaranti gag e con finale a sorpresa. Papaleo regala questo atto d'amore alla sua terra, troppo poco conosciuta per la sua bellezza e ne rilancia l'immagine. Usciti dalla sala è inevitabile fantasticare almeno per qualche giorno su un viaggio a piedi in quella splendida terra.
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Rocco Papaleo, alla sua prima esperienza come regista, regala un ottimo road movie, simpatico e scorrevole, il tutto condito da ottima musica. Nicola Palmieri è un professore d'arte con la passione per la musica. Per pubblicizzare la presenza della sua band al Festival di Scanzano programma di attraversare la Basilicata a piedi attraverso paesaggi mozzafiato e borghi disabitati. Sarà un'intensa odissea piena di esilaranti gag e con finale a sorpresa. Papaleo regala questo atto d'amore alla sua terra, troppo poco conosciuta per la sua bellezza e ne rilancia l'immagine. Usciti dalla sala è inevitabile fantasticare almeno per qualche giorno su un viaggio a piedi in quella splendida terra. Inoltre, con la sua opera prima, spazza in un solo colpo tutte le mediocri commedie natalizie di Pieraccioni a cui ha partecipato, dandogli una grande lezione di cinema e comicità. Un plauso a Max Gazzé, semplicemente perfetto nel ruolo del contrabbassista muto e timido.
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eugen
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venerdì 21 aprile 2023
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ma forse....
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"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali.
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"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali. Detto cio':l'idea del viaggio a piedi, che non e'in alcun modo un pellegrinaggio sfugge a certa retroica in tal senso, e non e'poco; viaggio a píedi per riscoprire se', le proprie potenzialita', in rapporto ai luoghi, alla volonta'di rapportarsi con gli stessi, portando comunque la propria voglia di fare, creativamente, Nek castm Papaleo domina, Alessandro Gassman sembra essere un po'disinteressato alla cosa, gli/le altri/e interpreti riescono ad esprimersi in qualche modo, anche efficacemente Ho detto "nulla", fingendo di dire qualcosa, forse, ma in complesso bei paesaggi inseriti comunque in un'idea portante, che ricordano sensazioni provate, non sono"nulla"... Eugen
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milemile***
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martedì 17 agosto 2010
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basilicata come non l'avete mai vista!
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Molto convincente. Bravo, bravo, bravo Papaleo. Un film scritto con sincera comicità, ironico senza ingessati intellettualismi. Finalmente un film comico e leggero che non ha bisogno di ricorre alla volgarità che dilaga ovunque, purtroppo. Inizio non brillante: un'orchestrina che rivendica il diritto alla mafia . Il pericolo di cadere negli stereotipi era dietro l'angolo e invece Papaleo e Valter Lupo costruiscono un film con personaggi coerenti e situazioni che funzionano, caratteristica sempre più rara nelle sceneggiature di oggi. Buona l'interpretazione degli attori, primo tra tutti Papaleo con le sue curiosissime espressioni.
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Molto convincente. Bravo, bravo, bravo Papaleo. Un film scritto con sincera comicità, ironico senza ingessati intellettualismi. Finalmente un film comico e leggero che non ha bisogno di ricorre alla volgarità che dilaga ovunque, purtroppo. Inizio non brillante: un'orchestrina che rivendica il diritto alla mafia . Il pericolo di cadere negli stereotipi era dietro l'angolo e invece Papaleo e Valter Lupo costruiscono un film con personaggi coerenti e situazioni che funzionano, caratteristica sempre più rara nelle sceneggiature di oggi. Buona l'interpretazione degli attori, primo tra tutti Papaleo con le sue curiosissime espressioni. Mentre rimango convinta del fatto che comicità e ironia non sono proprie della Mezzogiorno. Musiche, paesaggi e fotografia davvero notevoli. Film intelligente e mai banale. Che dire, andate a vederlo e dite la vostra. Milena***
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antonio de padova
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domenica 24 aprile 2011
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bellissimo come un bel sogno
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Bellissimo come un bel sogno che si ricorda con piacere e che lascia una sensazione di benessere. La forza di questo film sta nella non pretesa e proprio nella semplicità della trama. E' un episodio del tutto verosimile che credo potrebbe tranquillamente succedere nella vita reale di amici Terroni (come me). Senza vis polemica credo che un Terrone possa avere una possibilità in più di apprezzare questo film. Non nascondo che anche a me è venuta voglia di ritrovarmi con vecchi amici per regalarci la compagnia e l'occasione di raccontarci.
I paesaggi sono "mozzafiato" (l'Italia è tutta stupenda) e ringrazio il direttore della fotografia e Rocco per non avere voluto strafare con filtri o altre diavolerie dandoceli così come sono.
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Bellissimo come un bel sogno che si ricorda con piacere e che lascia una sensazione di benessere. La forza di questo film sta nella non pretesa e proprio nella semplicità della trama. E' un episodio del tutto verosimile che credo potrebbe tranquillamente succedere nella vita reale di amici Terroni (come me). Senza vis polemica credo che un Terrone possa avere una possibilità in più di apprezzare questo film. Non nascondo che anche a me è venuta voglia di ritrovarmi con vecchi amici per regalarci la compagnia e l'occasione di raccontarci.
I paesaggi sono "mozzafiato" (l'Italia è tutta stupenda) e ringrazio il direttore della fotografia e Rocco per non avere voluto strafare con filtri o altre diavolerie dandoceli così come sono. Anche le strade sono quello che sono, non ci ho visto nessuna voglia ne di sottolineare ne di non curare troppo la fotografia, semplicemente quelle sono. Tanto ci sarebbe da fare...ma questa è un'altra storia. Come un'altra storia sarebbe la questione meridionale, i briganti, il 150° dell'unificazione...
La recitazione ha trasmesso tutta la freschezza del film con una recitazione assolutamente naturale come difficilmente gli attori italiani sanno fare.
Mille Grazie a Rocco regista e attore per l'emozione che mi ha dato.
antonio
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notedo
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mercoledì 9 febbraio 2011
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per recuperare l'immagine della propria terra
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E'stato un debutto registico di un caratterista il cui lo scopo,tra l'altro,è stato quello di tentare di recuperare l'immagine di un territorio poco frequentato e ridare una diversa visibilità alla Basilicata. Film simpatico,senza pretese,di modesta e semplice narrativa.
Ho seguito questa operazione rivivendo momenti già vissuti in operazioni di film amatoriali con benevolenza verso un bravo attore che sarebbe meglio continuasse a fare,appunto,l'attore.
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alessandra recchia
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martedì 17 maggio 2011
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una poesia genuina e sincera
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Basilicata. Maratea. Quattro amici con velleità musicali sono selezionati al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico. Seppur i quattro strimpellino assieme da tempo immemore, il gruppo al momento della selezione non ha ancora un nome, la scelta ricade sull’alquanto bizzarro “Le Pale Eoliche”. Il leader della band, Nicola Palmieri (Rocco Papaleo), insegnante di matematica, si lascia folgorare dall’idea di raggiungere il Festival a piedi. Eccellente strategia di marketing, a suo dire, peccato che alla conferenza stampa organizzata prima della partenza non si presenti nessuno, eccetto un prete accompagnato da un’annoiata e stralunata giornalista, Tropea Limongi (Giovanna Mezzogiorno).
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Basilicata. Maratea. Quattro amici con velleità musicali sono selezionati al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico. Seppur i quattro strimpellino assieme da tempo immemore, il gruppo al momento della selezione non ha ancora un nome, la scelta ricade sull’alquanto bizzarro “Le Pale Eoliche”. Il leader della band, Nicola Palmieri (Rocco Papaleo), insegnante di matematica, si lascia folgorare dall’idea di raggiungere il Festival a piedi. Eccellente strategia di marketing, a suo dire, peccato che alla conferenza stampa organizzata prima della partenza non si presenti nessuno, eccetto un prete accompagnato da un’annoiata e stralunata giornalista, Tropea Limongi (Giovanna Mezzogiorno). Nicola insieme a Salvatore (Paolo Briguglia), sensibile e irrisolto chitarrista, Franco (Max Gazzé), contrabbassista muto per scelta da anni e Rocco (Alessandro Gassman), belloccio di provincia che milita nei giri romani di provini e ospitate televisive senza mai raggiungere il vero successo, intraprendono un picaresco viaggio coast to coast, una traversata a piedi dalla costa Tirrenica alla costa Ionica della Lucania. La giornalista Tropea Limongi si ritrova a filmare il viaggio dei quattro amici per una TV parrocchiale, diventando il quinto membro dello sgangherato gruppetto.
Un ritorno alle origini per l’esordio alla regia di Rocco Papaleo, l’attore, sceneggiatore e musicista sceglie di raccontare una storia partendo dalla sua terra natia, esprimendo la volontà di rendere omaggio alla Basilicata sin dalla scelta del titolo. Una commedia musicale genuina e sincera. Immagini, musica e poesia s’intrecciano in un viaggio che porterà ciascun protagonista a dipanare sepolti grovigli interiori. Intelligente e indovinato spot pubblicitario per una Lucania troppo spesso sottovalutata e dimenticata. Borghi rurali e natura inviolata esprimono con vigore l’incanto di un Sud che racchiude sogni ed esistenze complesse. Il cast eccellente aggiunge valore ad una storia semplice, ma ricca di quella necessità espressiva che l’autore sembra rivelare con la scrittura e la messa in scena. Una divertente commedia all’italiana, con iniezioni alla Kaurismaki.
La distanza dagli spasmodici ritmi contemporanei e l’incontaminato che i personaggi affrontano nel loro peregrinare immerge lo spettatore in uno stato quasi magico che sembra per un istante rendere possibile una realtà in cui ciò che conta è l’interiorità armoniosamente dialogante con se stessa e con quel pezzo di mondo che si è scelto essere il proprio mondo.
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reels
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sabato 21 agosto 2010
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bruttarello ed esile.
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Già dall'inizio le pale eoliche che rovinano il paesaggio lucano e le riprese di strade rovinate, sono un brutto biglietto da visita per la Basilicata. Paesaggi ripresi in piena foschia senza nemmeno l'uso di un filtro antifoschia rendono la Basilicata una terra secca, arida, di nessun fascino. Triste storiella banale che sta fra una via di mezzo del viaggio di Lucio Battisti e Mogol a cavallo, misto con Blair Witch Project de noialtri, ridanciano e malconcio. Macchina da presa insicura e approssimativa, attori che sguazzano in se stessi spesso con una parlato non udibile e biascicato da chi sta girando un film perchè passava lì per caso. Errori di sceneggiatura fra parola ed azione mescolati negli stereotipi più beceri del mondo contadino e rurale che non c'è più.
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Già dall'inizio le pale eoliche che rovinano il paesaggio lucano e le riprese di strade rovinate, sono un brutto biglietto da visita per la Basilicata. Paesaggi ripresi in piena foschia senza nemmeno l'uso di un filtro antifoschia rendono la Basilicata una terra secca, arida, di nessun fascino. Triste storiella banale che sta fra una via di mezzo del viaggio di Lucio Battisti e Mogol a cavallo, misto con Blair Witch Project de noialtri, ridanciano e malconcio. Macchina da presa insicura e approssimativa, attori che sguazzano in se stessi spesso con una parlato non udibile e biascicato da chi sta girando un film perchè passava lì per caso. Errori di sceneggiatura fra parola ed azione mescolati negli stereotipi più beceri del mondo contadino e rurale che non c'è più. Basilicata ripresa male e per nulla affascinante "anche nelle sue brutture". Situazioni cinematografiche viste e riviste e straviste senza nessuna originalità. A Gassmann qualcuno dovrebbe dire che non stava girando uno spot di liquori. Musica buona. Quella si. Per il resto, passerà inosservato. Il cattivo incasso la dice lunga.
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[+] idem per me
(di okebiskero6)
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[+] papaleo mi sta simpatico....
(di priolo22)
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