simona proietti
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lunedì 9 gennaio 2012
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oddio mio che scempio alice
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Oddio mio che scempio cinematografico che è questo film! Solo il coraggio mio di prendere il dvd. Dal trailer non mi sembrava brutto.... ma vedendolo mi sono ricreduta. Alice, del regista sconosciuto Oreste Crisostomi prende il premio come peggior film visto nella mia vita. Ma... dico io..... c'è un limite alla decenza? Ma i produttori non si sono sincerati di che tipo di film potesse venir fuori? Leggendo in rete le recensioni al film (tutte che lo annientano) scopro che il film era stato girato molto prima della sua uscita, perchè non riuscivano a montarlo, per quanto era stato girato male. Insomma, non si riusciva a trovare il bandolo della matassa, non si riusciva a raccordare le diverse scene, le diverse riprese.
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Oddio mio che scempio cinematografico che è questo film! Solo il coraggio mio di prendere il dvd. Dal trailer non mi sembrava brutto.... ma vedendolo mi sono ricreduta. Alice, del regista sconosciuto Oreste Crisostomi prende il premio come peggior film visto nella mia vita. Ma... dico io..... c'è un limite alla decenza? Ma i produttori non si sono sincerati di che tipo di film potesse venir fuori? Leggendo in rete le recensioni al film (tutte che lo annientano) scopro che il film era stato girato molto prima della sua uscita, perchè non riuscivano a montarlo, per quanto era stato girato male. Insomma, non si riusciva a trovare il bandolo della matassa, non si riusciva a raccordare le diverse scene, le diverse riprese. Insomma, il risultato non poteva essere diverso da quello ottenuto.
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mara65
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lunedì 1 agosto 2011
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uno dei più brutti film della storia italiana
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Quando si vedono simili film, la domanda che nasce spontanea è: perché si sprecano tanti soldi per girare queste scelleratezze? 950.000€ buttati al vento, 950.000€ che si sarebbero potuti dedicare alla creazione di alloggi per i senzatetto, per comprare macchinari sanitari, per darli ai poveri. Va bene, lasciamo perdere i discorsi retorici e parliamo del film. Ma quale film: questo può essere definito come un’accozzaglia di scene messe insieme. La sceneggiatura è davvero imbarazzante. La messa in scena è sconclusionata. Da salvare la recitazione della quasi esordiente Camilla Ferranti, che di più non poteva fare. Brava la giovane attrice, che attualmente è in TV con la serie Angeli e Diamanti e che sarà presto la protagonista del nuovo film di Olias Barko, il vincitore del festival di Roma 2010.
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Quando si vedono simili film, la domanda che nasce spontanea è: perché si sprecano tanti soldi per girare queste scelleratezze? 950.000€ buttati al vento, 950.000€ che si sarebbero potuti dedicare alla creazione di alloggi per i senzatetto, per comprare macchinari sanitari, per darli ai poveri. Va bene, lasciamo perdere i discorsi retorici e parliamo del film. Ma quale film: questo può essere definito come un’accozzaglia di scene messe insieme. La sceneggiatura è davvero imbarazzante. La messa in scena è sconclusionata. Da salvare la recitazione della quasi esordiente Camilla Ferranti, che di più non poteva fare. Brava la giovane attrice, che attualmente è in TV con la serie Angeli e Diamanti e che sarà presto la protagonista del nuovo film di Olias Barko, il vincitore del festival di Roma 2010.
Lo stile filosofeggiante del regista lascia interdetti. Lo stesso stile PRESUNTUOSO lo ritroviamo nelle interviste. Oreste Crisostomi cita nomi famosi, ma farebbe bene a studiarsi la grammatica cinematografica ed a fare un po’ più di esperienza prima di affacciarsi al delicato mondo del cinema che non deve essere per tutti, ma solo a chi ha veramente delle cose da dire.
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brightstar
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martedì 29 giugno 2010
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ma perchè dobbiamo essere sempre noi...
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Vorrei sapere, se qualcuno può dirmelo, perchè devono sempre essere le ragazze
che nei film fanno la parte di quelle brutte, che non caga nessuno, le sfigate insomma...
ma perchè per una volta qualcuno non si incarica di fare un film sui ragazzi e sui loro
modi di comportarsi?
Ad ogni modo film davvero pessimo, non mi è piaciuto per niente, a saperlo tenevo i soldi
del biglietto per andarmi a vedere...beh in effetti non c'è molta scelta, tolto bright star,
le alternative sono eclipse e butterfly zone...sia benedetto chi ha inventato il Blockbuster...
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hermes
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domenica 27 giugno 2010
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camilla ferranti una delle intercettate di papi
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ragazzi ma che vi aspettavate..ma avete capito chi è sta poraccia di Camilla Ferranti..? ex tronista e una delle intercettate nelle telefonate di Papi...poveretta...le hanno fatto fare un film..uscito a luglio...con i nostri soldi..ovviamente.
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alorie
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sabato 26 giugno 2010
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non è un film
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La cosa migliore della pellicola è sicuramente la cura messa nella ricerca cromatica, un uso del colore a tinte forti fatta con un buon gusto. Ma le buone cose finiscono li. Il regista voleva evidentemente costruire un film tra il surreale e il reale, sulla falsariga di amelie, e immergere lo spettatore in una atmosfera cromatica tra sogno e realtà. Purtroppo il risultato è imbarazzante. La sceneggiatura dire che è debole è poco: semplicemente non esiste. Una serie di scene una dopo l'altra non legate tra loro: tutta la prima parte dedicata ad una debolissima storia d'amore della protagonista per un collega, la seconda parte improvvisamente si parla del matrimonio di una sorella con scene senza senso ne dal punto di vista onirico ne razionale.
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La cosa migliore della pellicola è sicuramente la cura messa nella ricerca cromatica, un uso del colore a tinte forti fatta con un buon gusto. Ma le buone cose finiscono li. Il regista voleva evidentemente costruire un film tra il surreale e il reale, sulla falsariga di amelie, e immergere lo spettatore in una atmosfera cromatica tra sogno e realtà. Purtroppo il risultato è imbarazzante. La sceneggiatura dire che è debole è poco: semplicemente non esiste. Una serie di scene una dopo l'altra non legate tra loro: tutta la prima parte dedicata ad una debolissima storia d'amore della protagonista per un collega, la seconda parte improvvisamente si parla del matrimonio di una sorella con scene senza senso ne dal punto di vista onirico ne razionale. Ne risulta una serie anche abbastanza lunga di scene noiosissime e prive di una qualunque struttura. I personaggi sono banali quando va bene, ridicoli e fastidiosi quando va male. Ovvero quasi sempre. Statici senza evoluzione e stereotipati. L'amico omosessuale amante dello shopping, la madre petulante l'amica fioraia che filosofeggia sul nulla.... Tra l'altro tutto senza un che di interessante. L'attrice protagonista non è credibile nella parte del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno, ma d’altronde non è credibile proprio come attrice. Grande uso da parte del regista di citazioni, tutte o quasi forzate, didascaliche e fuori luogo Compresa la parte del sogno (e per favore non scomodiamo la rosa purpurea del cairo) e la scena finale con il carrello all’indietro che rivela il vero set del film, che sinceramente non c'entrava assolutamente niente. Molta voglia di fare, ma senza un perchè. Noiosissimo. Invedibile.
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