andrej
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domenica 19 marzo 2017
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un remake lineare e concreto
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Remake americano del coreano “Tale of 2 sisters“ e’ un film assai piu’ semplice, lineare, comprensibile e dinamico dell’originale, rispetto a cui perde molto in termini di eleganza visiva, fascino e mistero, ma in compenso guadagna altrettanto in chiarezza, comprensibilita’ e fruibilita’ da parte del grande pubblico. La storia e’ simile a quella del film coreano, ma vi sono anche differenze rilevanti (concernenti soprattutto la protagonista e la sua aspirante matrigna) che rendono la vicenda piu’ verosimile, anche se meno insolita e sorprendente. Potremmo dire che l’originale coreano era un film piu’ ambizioso, aristocratico ed impervio, adatto a un ristretto pubblico di spettatori pazienti ed attentissimi, mentre questa e’ una sua versione “borghese”, semplificata e pratica, che da’ molto di meno a livello di bellezza visiva, di musiche, di atmosfere e di recitazione, ma riesce comunque a interessare, coinvolgere e sorprendere, senza richiedere alcuno sforzo particolare di attenzione e concentrazione da parte dello spettatore.
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Remake americano del coreano “Tale of 2 sisters“ e’ un film assai piu’ semplice, lineare, comprensibile e dinamico dell’originale, rispetto a cui perde molto in termini di eleganza visiva, fascino e mistero, ma in compenso guadagna altrettanto in chiarezza, comprensibilita’ e fruibilita’ da parte del grande pubblico. La storia e’ simile a quella del film coreano, ma vi sono anche differenze rilevanti (concernenti soprattutto la protagonista e la sua aspirante matrigna) che rendono la vicenda piu’ verosimile, anche se meno insolita e sorprendente. Potremmo dire che l’originale coreano era un film piu’ ambizioso, aristocratico ed impervio, adatto a un ristretto pubblico di spettatori pazienti ed attentissimi, mentre questa e’ una sua versione “borghese”, semplificata e pratica, che da’ molto di meno a livello di bellezza visiva, di musiche, di atmosfere e di recitazione, ma riesce comunque a interessare, coinvolgere e sorprendere, senza richiedere alcuno sforzo particolare di attenzione e concentrazione da parte dello spettatore. Il film coreano era, pur coi suoi non piccoli difetti di lentezza e difficolta’ di comprensione, un prodotto artistico di gran classe, mentre questo e’ un onesto, affidabile prodotto industriale senza grandi pretese. Certamente il paragone artistico fra le due pellicole vede questa perdente, e cio’ forse spiega alcuni giudizi critici impietosi che ho letto in giro. A mio parere invece non e’ per nulla un brutto film, anche se non ha la pretesa di essere un capolavoro.
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ciolo
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martedì 5 luglio 2016
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decisamente mediocre
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Mediocre, già visto e con evidenti buchi narrativi... il fight club in chiave Horror è solo questo. La narrazione scorre lenta ed indirizza lo spettaotre verso un finale scontato per poi negli ultimi cinque minuti rovesciare completamente il punto vista!.. WOW CHE INNOVAZIONE... (ovviamente sono sarcastico)
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elgatoloco
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sabato 25 giugno 2016
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film di incubi e visioni
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Confesso in primis che mi manca la visione di"Two Sisters", sudcoreano, di cui"The Uninvited"è il remake. In ogni caso, considerando il film in sé, pur se con alcuni"buchi"narrativi, bisogna-ritengo-considerare felice il film dei Guard-Brothers, in cui incubi e visioni sono comunque, oltre ad essere ben realizzati sul piano tecnico(quasi"illuminazioni"rimbaudiane, ma il riferimento va magari anche a Mallarmé e più ancora ad Artaud), hanno la funzione di scardinare quasi dall'interno una struttura narrativa che altrimenti rischierebbe di essere piatta, in quanto iper-lineare. Horror o thriller, credo in questo caso non importi troppo definire con esattezza il genere, ma certamente film che, con il rovesciamento dialettico finale-certo non à la Hitchock dove comunque lo spettatore sa a priori, riesce ad avere un effetto scardinante certo non nuovissimo("THe Others"è di tre lustri fa, ormai)ma comunque efficace a livello non di "suspense" ma, invece, di"sorpresa".
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Confesso in primis che mi manca la visione di"Two Sisters", sudcoreano, di cui"The Uninvited"è il remake. In ogni caso, considerando il film in sé, pur se con alcuni"buchi"narrativi, bisogna-ritengo-considerare felice il film dei Guard-Brothers, in cui incubi e visioni sono comunque, oltre ad essere ben realizzati sul piano tecnico(quasi"illuminazioni"rimbaudiane, ma il riferimento va magari anche a Mallarmé e più ancora ad Artaud), hanno la funzione di scardinare quasi dall'interno una struttura narrativa che altrimenti rischierebbe di essere piatta, in quanto iper-lineare. Horror o thriller, credo in questo caso non importi troppo definire con esattezza il genere, ma certamente film che, con il rovesciamento dialettico finale-certo non à la Hitchock dove comunque lo spettatore sa a priori, riesce ad avere un effetto scardinante certo non nuovissimo("THe Others"è di tre lustri fa, ormai)ma comunque efficace a livello non di "suspense" ma, invece, di"sorpresa". Il climax dell'ultima parte (prescindiamo dal sottofinale)è decisamente interessante e riuscito. Un'ultima annotazione: in un quadro interpretativo buono ma non totalmente"esaltante"la protagonista ha un elemento interessante che comunque richiama il'Ur-Film"Two Sisters", ossia lineamente quasi asiatici. El Gato
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elgatoloco
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mercoledì 20 agosto 2014
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thriller gotico efficace
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Decisamente interessante, pur se il tema è noto(non a caso si tratta di un remake). Notevole il gioco, gotico-barocco(sembra un paradosso, un ossimoro, ma lo è meno di quanto non sembri, in realtà), con la decostruzione progressiva e ripetuta della"realtà apparente"(fenomenica), per arrivare a una"verità"("noumenica", per dirla sempre in termini kantiani)che forse è ancora una volta provvisoria, destinata(pur se non sembra)ad essere ri-squarciata, come"velo di Maya". Scenicamente e tecnicamente interessante(merito dei Guard-Brothers e dell'interprete protagonista Emily Browning per l'interpretazione), sarebbe da proporre a studenti di teoria e critica(storia)del cinema, di estetica e di filosofia;ciò sia detto senza esagerazione, non come iperbole.
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Decisamente interessante, pur se il tema è noto(non a caso si tratta di un remake). Notevole il gioco, gotico-barocco(sembra un paradosso, un ossimoro, ma lo è meno di quanto non sembri, in realtà), con la decostruzione progressiva e ripetuta della"realtà apparente"(fenomenica), per arrivare a una"verità"("noumenica", per dirla sempre in termini kantiani)che forse è ancora una volta provvisoria, destinata(pur se non sembra)ad essere ri-squarciata, come"velo di Maya". Scenicamente e tecnicamente interessante(merito dei Guard-Brothers e dell'interprete protagonista Emily Browning per l'interpretazione), sarebbe da proporre a studenti di teoria e critica(storia)del cinema, di estetica e di filosofia;ciò sia detto senza esagerazione, non come iperbole. El Gato
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evildead
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martedì 19 agosto 2014
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unexpected...
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...inaspettato davvero. non avevo visto "two sisters" e quindi non sapevo nulla...ci sono cascato come un pollo...l'ennesimo twist end tipo sesto senso ,alta tensione ,shatter island ecc... ecc... un vero filone ormai...e io che pensavo fosse tipo " il patrigno"... l'ho poi rivisto e tutto fila ,abbastanza ,perlomeno. certo qualche forzatura c'e' come per tutti i film che corrono sul doppio binario...comunque da vedere.
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reither
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martedì 19 agosto 2014
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incubi, ricordi rimossi e un finale a sorpresa
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pellicola discreta per un film horror. Poche le scene davvero paurose, e non eccezionale la suspense, buona però la sceneggiatura e il finale è riuscito a sorprendermi.
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kondor17
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lunedì 8 luglio 2013
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uninvited > unexpected!
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Anna Anna che mi combini! Uscita dalla clinica dopo un tentato suicidio e vari disturbi mentali, la ragazza torna a casa, una bellissima villa sul lago, la cui depandance (mi basterebbe quella :) è stata ricostruita dopo l'incendio che è costato la vita alla madre (e non solo?). Ad attenderla c'è il padre Steven e l'amata sorella Alex, ma anche Rachel, l'infermiera che accudiva sua madre, divenuta l'amante e compagna del papà. Pungolata dalla sorella ed indispettita dalla passione e dall'attaccamento del padre per Rachel, le due sorelle iniziano una sorta di indagine sull'intrusa, che sembra portarle a scoprire che l'indagata sia in realtà un'altra persona, e dai sinistri trascorsi! Una collana di perle, da loro poi trafugata, sembra poi essere la prova inconfutabile che Rachel è quello che loro sospettavano.
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Anna Anna che mi combini! Uscita dalla clinica dopo un tentato suicidio e vari disturbi mentali, la ragazza torna a casa, una bellissima villa sul lago, la cui depandance (mi basterebbe quella :) è stata ricostruita dopo l'incendio che è costato la vita alla madre (e non solo?). Ad attenderla c'è il padre Steven e l'amata sorella Alex, ma anche Rachel, l'infermiera che accudiva sua madre, divenuta l'amante e compagna del papà. Pungolata dalla sorella ed indispettita dalla passione e dall'attaccamento del padre per Rachel, le due sorelle iniziano una sorta di indagine sull'intrusa, che sembra portarle a scoprire che l'indagata sia in realtà un'altra persona, e dai sinistri trascorsi! Una collana di perle, da loro poi trafugata, sembra poi essere la prova inconfutabile che Rachel è quello che loro sospettavano. Minacciata però anche dal padre di rientrare in clinica, nel caso che il suo comportamento non mutasse, Anna prende la macchina e corre a palla dallo sceriffo, che le aveva offerto il suo aiuto, in qualsiasi occasione, in occasione della morte dell'amico Matt, deceduto anch'egli in maniera sospetta proprio mentre si recava nella loro isolata residenza per rivelare come in realtà si era sviluppato il letale incendio. Ma le cose non sono sempre come sembrano.
Tra incubi e allucinazioni, fantasmi e grudge, il film scorre bene dall'inizio alla fine. Peli nell'uovo ce ne sono parecchi, ma il gusto è alla fine è più che gradevole. Per le menti "incontaminate" (bella headline del recensore - aggiungerei incontaminate dal prequel), c'è poi un finale tutto a sorpresa, forse anche troppo. Bravi (e belle!) gli attori, buona la regia, la musica, la fotografia e gli effetti speciali. Una sorpresa inaspettata. 3+!
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chaoki21
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domenica 12 febbraio 2012
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sospetti e follie che uccidono
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Il remake a stelle e strisce del sud coreano "Two sisters", The uninvited per l'appunto, ruota attorno alla tormentata Anna. La giovane viene ricoverata in psichiatria dopo l'incidente domestico che le ha portato via la madre malata e che l'ha portata sull'orlo del suicidio e della pazzia. Dimessa perchè considerata guarita, scopre che il padre ha iniziato una relazione stabile con l'ex infermiera Rachel che assisteva la madre a domicilio. Terrificanti apparizioni porteranno la giovane Anna a credere che l'incidente occorso alla madre non sia stato una fatalità, bensì simulato ad hoc dalla misteriosa ed ambigua Rachel che il padre sta per sposare.
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Il remake a stelle e strisce del sud coreano "Two sisters", The uninvited per l'appunto, ruota attorno alla tormentata Anna. La giovane viene ricoverata in psichiatria dopo l'incidente domestico che le ha portato via la madre malata e che l'ha portata sull'orlo del suicidio e della pazzia. Dimessa perchè considerata guarita, scopre che il padre ha iniziato una relazione stabile con l'ex infermiera Rachel che assisteva la madre a domicilio. Terrificanti apparizioni porteranno la giovane Anna a credere che l'incidente occorso alla madre non sia stato una fatalità, bensì simulato ad hoc dalla misteriosa ed ambigua Rachel che il padre sta per sposare. Il film, se non vi si posa abbastanza attenzione, si divide in 3 sequenze: una in cui Rachel sembrerebbe essere l'assassina, l'altra in cui Anna intuisce che Rachel stia per sposare il padre per poi fargli del male e occultare il tutto, e l'ultima in cui ogni indizzio porta alla giovane infermiera. Ma quanto è reale ciò che vede? Quelle che vede sono allucinazioni o spiriti intervenuti in suo soccorso dall'oltretomba?Un film non pungente sotto il profilo della narrativa e della suspence, ma che comunque, con un finale non proprio prevedibile e le buone interpretazioni di tutto il cast riesce a soddisfare quasi tutte le aspettative dello spettatore. Un ottima pellicola.
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chaoki21
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domenica 12 febbraio 2012
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i ricordi che uccidono
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Il remake a stelle e strisce del sud coreano "Two sisters", The uninvited per l'appunto, ruota attorno alla tormentata Anna. La giovane viene ricoverata in psichiatria dopo l'incidente domestico che le ha portato via la madre malata e che l'ha portata sull'orlo del suicidio e della pazzia. Dimessa perchè considerata guarita, scopre che il padre ha iniziato una relazione stabile con l'ex infermiera Rachel che assisteva la madre a domicilio. Terrificanti apparizioni porteranno la giovane Anna a credere che l'incidente occorso alla madre non sia stato una fatalità, bensì simulato ad hoc dalla misteriosa ed ambigua Rachel che il padre sta per sposare.
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Il remake a stelle e strisce del sud coreano "Two sisters", The uninvited per l'appunto, ruota attorno alla tormentata Anna. La giovane viene ricoverata in psichiatria dopo l'incidente domestico che le ha portato via la madre malata e che l'ha portata sull'orlo del suicidio e della pazzia. Dimessa perchè considerata guarita, scopre che il padre ha iniziato una relazione stabile con l'ex infermiera Rachel che assisteva la madre a domicilio. Terrificanti apparizioni porteranno la giovane Anna a credere che l'incidente occorso alla madre non sia stato una fatalità, bensì simulato ad hoc dalla misteriosa ed ambigua Rachel che il padre sta per sposare. Il film, se non vi si posa abbastanza attenzione, si divide in 3 sequenze: una in cui Rachel sembrerebbe essere l'assassina, l'altra in cui Anna intuisce che Rachel stia per sposare il padre per poi fargli del male e occultare il tutto, e l'ultima in cui ogni indizzio porta alla giovane infermiera. Ma quanto è reale ciò che vede? Quelle che vede sono allucinazioni o spiriti intervenuti in suo soccorso dall'oltretomba?Un film non pungente sotto il profilo della narrativa e della suspence, ma che comunque, con un finale non proprio prevedibile e le buone interpretazioni di tutto il cast riesce a soddisfare quasi tutte le aspettative dello spettatore. Un ottima pellicola.
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cenox
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giovedì 30 giugno 2011
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inaspettato!
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Un remke davvero ben fatto, con un finale spiazzante per chi non avesse già visto la prima versione, lo rendono un horror fra i più interessanti del genere nel panorama recente. La bellissima Browning interpreta una ragazza che, appena uscita dal ricovero in un istituto psichiatrico per la tragica perdita della madre, ritrova il padre e la sorella. Ma in casa ora c'è un nuovo inquilino, la nuova donna del padre, con cui il rapporto è tutt'altro che idilliaco. Inoltre i continui sospetti della ragazza sulla sospetta morte della madre, porteranno lei stessa ad indagare con l'aiuto della sorella sul torbido passato della nuova presenza femminile della casa.
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Un remke davvero ben fatto, con un finale spiazzante per chi non avesse già visto la prima versione, lo rendono un horror fra i più interessanti del genere nel panorama recente. La bellissima Browning interpreta una ragazza che, appena uscita dal ricovero in un istituto psichiatrico per la tragica perdita della madre, ritrova il padre e la sorella. Ma in casa ora c'è un nuovo inquilino, la nuova donna del padre, con cui il rapporto è tutt'altro che idilliaco. Inoltre i continui sospetti della ragazza sulla sospetta morte della madre, porteranno lei stessa ad indagare con l'aiuto della sorella sul torbido passato della nuova presenza femminile della casa. Da vedere!
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