figliounico
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domenica 13 novembre 2022
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poliziesco finto drammatico
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Poliziesco girato in stile telefilmesco da un regista televisivo, un certo Polson, travestito da dramma adolescenziale, con dialoghi scialbi, spesso senza senso, pur essendo la sceneggiatura ispirata a un romanzo di Cormier. Si lascia vedere fino alla fine grazie alla bravura del cast, soprattutto dei due giovani protagonisti psicotici, interpretati da Jon Foster e Sophie Traub, mentre Crowe appare stanco e poco credibile ed in una scena addirittura ridicolo.
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luana
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sabato 11 giugno 2011
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notevole
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Il film non esplora la mente criminale se non nei riverberi della ragazza, vera protagonista del film, che ce ne offre un ritratto audace, estremamente tragico e autodistruttivo. L'unione dei due ragazzi, casuale al'inizo ma poi dettata dalla paura per lui; fondamentale invece per lei ci parla di quella profonda solitudine comunicativa che sconfina con la morte. "Niente cambia" è il leit motive di un film tutto giocato sull'impossibilità oggettiva ( il rapporto del poliziotto con la moglie in stato vegetativo) e soggettiva (quella tra i due ragazzi), di relazioni umane vitali e positive. Ma anche di come il profondo esagerato abnorme e dunque frustato bisogno di esse finisca per capovolgersi in comportamenti e sentimenti deviati in cui solo l'omicidio e il suicidio diventano fantasie concretizzate e dunque psicotiche di liberazione, di calma e di paradossale intimità, di "tenderness".
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Il film non esplora la mente criminale se non nei riverberi della ragazza, vera protagonista del film, che ce ne offre un ritratto audace, estremamente tragico e autodistruttivo. L'unione dei due ragazzi, casuale al'inizo ma poi dettata dalla paura per lui; fondamentale invece per lei ci parla di quella profonda solitudine comunicativa che sconfina con la morte. "Niente cambia" è il leit motive di un film tutto giocato sull'impossibilità oggettiva ( il rapporto del poliziotto con la moglie in stato vegetativo) e soggettiva (quella tra i due ragazzi), di relazioni umane vitali e positive. Ma anche di come il profondo esagerato abnorme e dunque frustato bisogno di esse finisca per capovolgersi in comportamenti e sentimenti deviati in cui solo l'omicidio e il suicidio diventano fantasie concretizzate e dunque psicotiche di liberazione, di calma e di paradossale intimità, di "tenderness"... Molto bello.
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