emma231
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lunedì 3 maggio 2010
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carino
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Forse un po' troppo cantato ma diverso! Molto divertente
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adrmb
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martedì 9 marzo 2010
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stupendo!!!!
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Cartone stupendo.
Dal trailer mi aspettavo molto di meno. Mi aspettavo un'altra cagata stile Bolt e i Robinson, ma poi sapere che i registi erano quelli de "La sirenetta" e "Aladdin" m'ha rincuorato.
Sapevo che stavo per guardare un cartone capolavoro...
e infatti...
STUPENDO!
Sinceramente non capisco tutti questi commenti negativi, io lo trovo molto ai livelli de "La sirenetta" o "Il re leone", anzi è il mio quinto cartone Disney in 2D preferito.
Poi anche un'altra cosa: mi meraviglia il fatto che i cinepanettoni qui in Italia abbiano guadagnato più di questo film... davvero è una vergogna...
Comunque in ogni caso, fatelo guardare ai vostri bambini, fategli vedere un sano cartone animato con una bella storia, una ragazza coraggiosa che insegue i suoi sogni, un principe viziato e una lucciola innamorata al posto di quielle cagate tipo Winx e Gormiti che come unica morale è quella che devi sempre essere alla moda e che è bellissimo combattere.
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Cartone stupendo.
Dal trailer mi aspettavo molto di meno. Mi aspettavo un'altra cagata stile Bolt e i Robinson, ma poi sapere che i registi erano quelli de "La sirenetta" e "Aladdin" m'ha rincuorato.
Sapevo che stavo per guardare un cartone capolavoro...
e infatti...
STUPENDO!
Sinceramente non capisco tutti questi commenti negativi, io lo trovo molto ai livelli de "La sirenetta" o "Il re leone", anzi è il mio quinto cartone Disney in 2D preferito.
Poi anche un'altra cosa: mi meraviglia il fatto che i cinepanettoni qui in Italia abbiano guadagnato più di questo film... davvero è una vergogna...
Comunque in ogni caso, fatelo guardare ai vostri bambini, fategli vedere un sano cartone animato con una bella storia, una ragazza coraggiosa che insegue i suoi sogni, un principe viziato e una lucciola innamorata al posto di quielle cagate tipo Winx e Gormiti che come unica morale è quella che devi sempre essere alla moda e che è bellissimo combattere.
Peccato che abbia vinto Up il premio come miglior film d'animazione...
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francesco2
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venerdì 15 gennaio 2010
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occasioni mancate
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Filmetto natalizio(anche troppo) per tutti.Scrive giustamente la signora Ciotta che alcune scene lo rendono indimenticabili, io parlerei di Tiana che immagina il ristorante e del ballo della vecchietta.
Ma da un altr opunto divista restano occasioni mancate.Il contrasto tra sogni e la realtà, tra l'altro abusato,rischia di restare un accenno.Più significativa la "storia" tra la libellula e la luce e la frase di Tiana che riporto qua sotto.Appunto, spunti non sviluppati.Ma il film, che(Anche se sembrerebbe il cotrario)non ha il coraggio di non scegliere il lieto fine, resta divertente(coe dimenticarsi, per esempio,l'alligatore che canta?) e persino significativo.Peccato che tra le recensioni che ho letto pochissime, come quella(appunto) della Ciotta e (sorattutto) di Paola Casella ne smascherino la finta trasgressione.
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etoile
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giovedì 7 gennaio 2010
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bello per bambini
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per essere una a cui piacciono i cartoni ammetto di essere arrivata alla fine tra qualche sbadiglio.
bei disegni e scene ricchissime di colori davvero stupende, ma troppe davvero troppe canzoni.
nel complesso non male ma non e' ai livelli del Re Leone & co.
un consiglio per chi avesse bimbi intorno ai 5-6 anni: immagini di ombre e spiriti potrebbero non essere molto gradite di fronte ad un maxi schermo e forti da effetti sonori.
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alessandro f.
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mercoledì 6 gennaio 2010
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film per tutti, va ricordato
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Favola classica in musica con la garanzia Disney Pictures.
Opera per famiglie, secondo il gusto tradizionale disneyano, con tanto di principi e principesse, animali antropomorfi, belle musiche e, come spesso accade, pochi sketch divertenti. Il migliore scaturisce dall'isolata comparsa di tre zotici campagnoli mangiaranocchie.
Motivo caratterizzante della storia è il contrasto fra i sogni e le reali necessità della vita. L'indecisione della bella Tiana tra quello che pensa di volere e ciò di cui poi scoprirà d'avere veramente bisogno. Il raggiungimento della felicità e le aspirazioni personali spesso differiscono, così come evidenzia la canzone di coda Never knew I needed di Ne-Yo.
Fra i personaggi si distaccano la vecchia Mama Odie e il cattivo Dr.
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Favola classica in musica con la garanzia Disney Pictures.
Opera per famiglie, secondo il gusto tradizionale disneyano, con tanto di principi e principesse, animali antropomorfi, belle musiche e, come spesso accade, pochi sketch divertenti. Il migliore scaturisce dall'isolata comparsa di tre zotici campagnoli mangiaranocchie.
Motivo caratterizzante della storia è il contrasto fra i sogni e le reali necessità della vita. L'indecisione della bella Tiana tra quello che pensa di volere e ciò di cui poi scoprirà d'avere veramente bisogno. Il raggiungimento della felicità e le aspirazioni personali spesso differiscono, così come evidenzia la canzone di coda Never knew I needed di Ne-Yo.
Fra i personaggi si distaccano la vecchia Mama Odie e il cattivo Dr. Facilier. L’Uomo Ombra, doppiato dal bravo Luca “Brosnan” “Crowe” Ward, risulta interessante pure dal punto di vista grafico, grazie anche al suo corpo affusolato. In quanto abile stregone diventa artefice, mediante un sortilegio voodoo, della rottura della situazione iniziale e in seguito vittima obbligata delle anime dell’Aldilà da lui stesso invocate.
In una vicenda scandita da una piacevole musica jazz, esemplificata dal coccodrillo Louis e dalla sua passione degna del grande omonimo Armstrong, si segnala un eccesso di musical. A volte questi inserti paiono frammentare troppo lo sviluppo della narrazione. Degni di nota, considerandoli come connubio di suoni e immagini, però i due momenti musicali dell’Uomo Ombra e lo stacco che introduce il sogno di Tiana per il quale si assiste ad un cambio di stile d’animazione che omaggia in modo esplicito, anche cromaticamente, la UPA, antico modello d’innovazione in contrasto con la tondeggiante e pulita grafica disneyana.
Insomma un buon film per tutti, in 2-D, che volge lo sguardo al passato, secondo l’intenzione dei due registi Ron Clements e John Musker, a cui si devono moderni classici come La Sirenetta e Aladdin.
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timmyfun
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lunedì 4 gennaio 2010
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...
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di per se il film è CARINO...ma per tutti il tempo mi è sembrato di vedere un film fatto solo per i fan a cui non piace il 3D... comunque non credo ne faranno altri in 2D...
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renato c.
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domenica 3 gennaio 2010
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un bel ritorno all'animazione tradizionale
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Per me l'animazione Disney è quella tipica dello zio Walt, bidimensionale e con i disegni fatti a mano, senza nulla togliere ad alcuni piacevolissimi Disney.Pixar come "Alla ricerca di Nemo" o "Ratatuille". Con il disegno, però, si possono fare delle espressioni o dei capolavori ottici caleidoscopici (di sono ricchi "Fantasia" e "La bella e la bestia") che nell'animazione computerizzata finora non ho mai visto. Questo film non è ai livelli dei grandi classici Disney ma è fatto molto bene, la storia è piacevole, i personaggi simpatici, le tipiche canzoncine, ecc. C'è anche da aggiungere che la principessa di colore, trasformata in ranocchia, aveva egualmente delle movenze sexi! Il messaggio morale è tipico disneyano: meglio restare ranocchi con la persona amata che ritornare umani senza di
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Per me l'animazione Disney è quella tipica dello zio Walt, bidimensionale e con i disegni fatti a mano, senza nulla togliere ad alcuni piacevolissimi Disney.Pixar come "Alla ricerca di Nemo" o "Ratatuille". Con il disegno, però, si possono fare delle espressioni o dei capolavori ottici caleidoscopici (di sono ricchi "Fantasia" e "La bella e la bestia") che nell'animazione computerizzata finora non ho mai visto. Questo film non è ai livelli dei grandi classici Disney ma è fatto molto bene, la storia è piacevole, i personaggi simpatici, le tipiche canzoncine, ecc. C'è anche da aggiungere che la principessa di colore, trasformata in ranocchia, aveva egualmente delle movenze sexi! Il messaggio morale è tipico disneyano: meglio restare ranocchi con la persona amata che ritornare umani senza di lei! Anche se alla fine, entrambi tornano umani, l'amore quindi tronfa su ogni cosa! Una principessa di colore? Se i commenti non avessero puntualizzato la cosa forse non ci avrei nemmeno fatto caso, e quel che ho da dire è che avrebbero potuto farlo anche prima senza aspettare la presidenza Obama;del resto, in una storia ambientata a New Orleans è normale che i protagonisti siano così! Bene, con "La Sirenetta" era iniziata una nuova era Disney, speriamo che questo sia un nuovo inizio!
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oo film oo
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sabato 2 gennaio 2010
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film ricco di messagi significativi
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se devo essere sincera quando sono andata a vedere questo film d'animazione con mia sorella, ho subito pensato che narrasse la solita storiella per bambini..Invece devo proprio ammettere che questo film mi ha notevolmente stupita...è stato molto significativo ( istruttivo ) pieno di bei messaggi !!
complimenti alla Disney..
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c-claudia
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sabato 2 gennaio 2010
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bentornati nel mondo dei sogni
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Dopo la sperimentazione che va dal digitale, intrapreso quindici anni or sono con Toy Story, al film vero e proprio che vede sulla scena il conturbante fenomeno High School Musical e l’esilarante Pirati dei Carabi, fino al 3D con Christmas Carrol, Walt Disney torna alla purezza, alla linearità e maestria degli inizi con il cartone animato.
Un’incantevole, pura, deliziosa fiaba del Novecento, con un’intraprendente “principessa” afroamericana, un bel principe diseredato, un astuto e miserabile “cattivo” di strada e un troppo stereotipato, ma accurato nella scelta di inserimento, jazz alla colonna sonora.
New Orleans, mezzaluna della Louisiana, è la sede scelta come sfondo del ritorno alla vecchia maniera, quella più congeniale, che ha fatto sognare e innamorare bimbi e grandi per più di un decennio.
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Dopo la sperimentazione che va dal digitale, intrapreso quindici anni or sono con Toy Story, al film vero e proprio che vede sulla scena il conturbante fenomeno High School Musical e l’esilarante Pirati dei Carabi, fino al 3D con Christmas Carrol, Walt Disney torna alla purezza, alla linearità e maestria degli inizi con il cartone animato.
Un’incantevole, pura, deliziosa fiaba del Novecento, con un’intraprendente “principessa” afroamericana, un bel principe diseredato, un astuto e miserabile “cattivo” di strada e un troppo stereotipato, ma accurato nella scelta di inserimento, jazz alla colonna sonora.
New Orleans, mezzaluna della Louisiana, è la sede scelta come sfondo del ritorno alla vecchia maniera, quella più congeniale, che ha fatto sognare e innamorare bimbi e grandi per più di un decennio. Non certo al livello di un capolavoro del cinema quale Il Re Leone, ma forse ben oltre Oliver&Company o Robin Hood, La Principessa e il Ranocchio si presenta come una moderna fiaba a lieto fine, intrisa di magia “spiegabile”, dai personaggi più profondi, dall’indole più adulta, più emancipata.
Tiana la cameriera sogna di aprire un ristorante, lavora duramente, risparmia ogni giorno. Orgogliosa e determinata, la moderna principessa non sogna il principe azzurro, ma il successo. C’è poi il principe, belloccio e scapestrato, che a causa della bella vita, fatta di musica e donne, viene buttato fuori di casa dalla reale famiglia. Un incantesimo, un rito voodoo, trasforma il principe tutt’altro che eroico in un ranocchio che, quando bacia la presunta principessa, trasforma anch’essa in rana. Insieme a divertenti abitanti della palude, “infantili” desideri espressi a una stella, tra motivetti e coreografie visionarie, avventure palustri, ranocchio e ranocchia finiranno con l’innamorarsi, il primo sistemando la testa, in un galante proposito di sposare una ricca e strampalata ragazza viziata al fine di comprare l’agognato ristorante della sua Tiana, la seconda imparando che, senza l’amore, il suo sogno sarebbe mutilato.
Delicato, innocente e dolcemente incisivo, come solo la Disney sa fare, La Principessa e il Ranocchio conserva immortali e immancabili tratti di fiaba, conditi con valori moderni e più complessi.
Innovazione senza mancanza di tradizione, quindi, un connubio ideale, realizzato così facilmente, senza bisogno di sconfinate sperimentazioni.
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pazza
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venerdì 1 gennaio 2010
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il coraggio di disney
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Uno dei film più noiosi e insulsi che si sia mai visto!
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(di colosso)
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