TMNT

Certo, per vedere un film come questo occorre una preparazione in materia; preparazione che in Italia quasi nessuno ha. Questo perchè da noi sono quasi tutti ancora legati alla vecchia figura delle Tartarughe Ninja, quella dei buffi, simpatici e infantili personaggi del cartone animato in voga quindici/venti anni fa. In verità le Tartarughe Ninja nascono da un fumetto americano , che nel 1984 venne pubblicato dalla casa editrice Mirage Studios in quasi tutto il mondo (Tranne, come sembre, in Italia). Questa realizzazione tutto aveva fuorchè tratti infantili o esageratamente divertenti, dei quali invece abbondava il cartone animato. Un fumetto fantascientifico che, nel pieno stile di quegli anni, parlava di mutanti, alieni e andoridi; il tutto miscelato con una buona dose di azione e di sanguinosi combattimenti. Tutti elementi che nei cartoni animati vennero rimossi, trasformando un' opera destinata ad un pubblico adolescente in qualcosa di radicalmente diverso. Per fare un paragone a chi, come me, è un grande appassionato dei film con Arnold Schwarzenegger; è come realizzare un cartone animato di Terminator, la cui unica analogia con i film sono le sembianze del protagonista, inserito in un contesto appartenente soprattutto a Bugs Bunny e forse a Duffy Duck. Questo accadde con le Tartarughe Ninja, che divennero famose proprio con questa trasposizione apocrifa. Nel 2003 viene realizzata una nuova serie animata, più fedele al fumette e, se mi è consentito dirlo, anche superiore per trama e caratteristiche. Tuttavia questa produzione ha riscosso pochissimo successo in tutto il mondo e specialmente qui da noi. Ciò premesso, posso dire cosa ne penso di questo film. Di certo non mi ha lasciato l' amaro in bocca, ma si poteva anche fare di meglio su alcuni punti. Qui il gruppo viene diviso, i quattro fratelli hanno dimenticato il loro codice di guerra. Leonardo non è più interessato all' unità della famiglia, e si è ritirato in solitudine nelle giungle dell' America Latina per allenarsi. Michelangelo e Donatello lavorano in incognito, il primo fornendo consulenze informatiche per via telefonica e il secondo animando feste da bambini con un "costume da tartaruga". Raffaello sembra l' unico ancora assetato di giustizia, sebbene non lo dia a vedere ai fratelli. Calate le tenebre sale infatti a cavallo della sua motocicletta e, nei panni del Guardiano della Notte, torna a vendicare i più deboli. Chiaramente, lo fa con il suo stile freddo e spietato, di prepotenza (Alla Bruce Willis si potrebbe dire scherzosamente). Insomma, il gruppo di "leggendari guerrieri che agiscono con il favore delle tenebre" si è sciolto, e solo una terribile crisi di criminalità e pericolo riuscirà a riunire le tartarughe mutanti. Il magnate Max Winters infatti, aiutato da Karai e dal Clan del Piede, progetto un piano megalomane risvegliando antiche creature aliene. Ciò che, a mio avviso, lascia a desiderare è il fatto che Donatello e Michelangelo siano stati messi a lavorare tra gli uomini, in incognito certo, ma lascia comunque a desiderare. Altro tallone d' Achille di questo film è il piano di Winters: la conquista del mondo, progetto davvero troppo banale. La cosa che veramente mi ha offeso è il doppiaggio italiano, che come sempre in questi casi fa passare la voglia di parlare la nostra meravigliosa lingua. Almeno però non hanno censurato il rutto di Michelangelo, come avevano più volte fatto nel nuovo cartone animato. In definitiva TMNT si merit un 9 e mezzo .