Le regole del gioco

eppure Eric Bana non mi fa impazzire, anzi .. comunque mi ha impressionato quando lui perdona e fa vincere il padre, almeno non è la solita americanata. Forse l'unico neo è il personaggio di Drew Barrymore, non mi è piaciuto molto. Non l'ho visto dall'inizio, perchè sono arrivata a casa tardi ed era già cominciato, ma poi l'ho rivisto e mi è piaciuto ancora di più. Anche le misiche erano azzeccate, io le ho apprezzate. Ah, non sono un appassionata di poker! Anzi, non conosco nemmeno tutte le regole. xD

Piacerà unicamente a 3 categorie di pubblico: 1) Gli amanti del poker 2) Le (ripeto LE) ragazzine fans accanite di Eric Bana 3) I fans di Drew Barrymore In fondo il film è un concentrato di noia, con dei momenti davvero irreali (Drew Barrymore che non parla più ad Eric Bana perchè le chiede di barare), delle interpretazioni scarse e poco appassionate e delle insopportabili ed allungatissime scene di poker. Non lo consiglio nemmeno agli appassionati di commedie romantiche. Le 2 stelle sono solo per la prima parte del film, dove il poker non è tutto.

Un altro film sul mondo del poker. Curtis Hanson, impiegato di Hollywood, e regista altalenante si avvale di un buon cast (anche se Bana è del tutto fuori parte) per una storia già sentita e vista, lunga e con dei dialoghi tutto fuorché brillanti. Il personaggio di Billie è tutto tranne che interessante e viene da chiedere come mai spendere tanto tempo su di lei nella storia, quando si poteva concentrare proprio tutto sulla vita di questo giocatore e delle sue imprese per cercare di trovare soldi. Resta l’interesse nel vedere il gioco più competitivo del mondo e la stronzata che Huck si permette di fare arrivato al testa a testa con il padre due volte campione del mondo. Decisamente scartabile, gli attori sono già stati visti in altri ruoli praticamente identici, il che porta LE REGOLE DEL GIOCO ad un livello basso e stereotipato. [+]

Un altro film sul mondo del poker. Curtis Hanson, impiegato di Hollywood, e regista altalenante si avvale di un buon cast (anche se Bana è del tutto fuori parte) per una storia già sentita e vista, lunga e con dei dialoghi tutto fuorché brillanti. Il personaggio di Billie è tutto tranne che interessante e viene da chiedere come mai spendere tanto tempo su di lei nella storia, quando si poteva concentrare proprio tutto sulla vita di questo giocatore e delle sue imprese per cercare di trovare soldi. Resta l’interesse nel vedere il gioco più competitivo del mondo e la stronzata che Huck si permette di fare arrivato al testa a testa con il padre due volte campione del mondo. Decisamente scartabile, gli attori sono già stati visti in altri ruoli praticamente identici, il che porta LE REGOLE DEL GIOCO ad un livello basso e stereotipato. [-]

questo film mi lascia senza parole.

questo film è bellissimo.

questo film è bellissimo.

e decisamente privo di trama.Il tutto si risolve nella scontata partita finale.Dialoghi superficiali,il tutto condito anche dalla staticita' e dalle poche scene d'azione. Per gli amanti del genere consiglio le partite trasmesse alla tv,sicuramente molto piu' coinvolgenti e appassionanti.

un film decisamente brutto. La stessa sceneggiatura fa acqua da tutte le parti (i dialoghi tra Eric Bana e Drew Barrymore sono di una banalità sconcertante che sfiora, e spesso supera, il ridicolo. Anche il rapporto tra padre e figlio non si discosta dai luoghi comuni. E allora che cosa resta? Lo spot televisivo per il gioco del poker (che, sembra dire il film, non è solo un gran baraccone mediatico) e per Eric Bana che ci viene proposto in tutte le salse ed appare in tutte (ma proprio tutte) le scene alcune delle quali assolutamente inutili per l'economia del film ma che ci consentono di vederlo impegnato a correre, a giocare a golf, ad andare in moto ecc. Andate a vederlo solo se siete fan sfegatate del bell'Ettore di Troy (ma, a questo livello, basta cneh solo il trailer. [+]

un film decisamente brutto. La stessa sceneggiatura fa acqua da tutte le parti (i dialoghi tra Eric Bana e Drew Barrymore sono di una banalità sconcertante che sfiora, e spesso supera, il ridicolo. Anche il rapporto tra padre e figlio non si discosta dai luoghi comuni. E allora che cosa resta? Lo spot televisivo per il gioco del poker (che, sembra dire il film, non è solo un gran baraccone mediatico) e per Eric Bana che ci viene proposto in tutte le salse ed appare in tutte (ma proprio tutte) le scene alcune delle quali assolutamente inutili per l'economia del film ma che ci consentono di vederlo impegnato a correre, a giocare a golf, ad andare in moto ecc. Andate a vederlo solo se siete fan sfegatate del bell'Ettore di Troy (ma, a questo livello, basta cneh solo il trailer...). [-]

Il film è principalmente incentrato sul poker, tralascia tutti gli altri aspetti della trama che cmq non evolvono. Niente di più che una partita a carte.

più che un film sembrava un documentario sul poker.... non ho dormito solo perchè era la prima volta che andavo al cinema con una persona troppo speciale...