La trama ha un'inizio drammatico un incidente in una miniera e la morte di molti bambini, che vi venivano sfruttati all'interno. Un inizio molto forte che tratta tematiche pesanti e scomode. Quindi senza alcuna sensata motivazione una famiglia, formata da una madre (pessima Lori Heuring, 8mm 2) e le due figlie, una grande (una sconosciuta Scout Taylor-Compton) e una piccola (la più convincente, ovvero Chloe Moretz, Amityville Horror), si trasferisce in montagna ad Addytown. Una leggenda del posto racconta che i bambini lavoratori della miniera si aggirino per quei posti e che si nutrano di carne umana. Trama tutto sommato originale ed estrema. La regia pure sembra convincere. Ma il cinema ci insegna che per singole interpretazioni giuste, un film fragile può diventare un capolavoro (vedi Contact, grazie a Jodie Foster). Analogamente per un'interpretazione sbagliata tutto può perdere di significato. Così per colpa di questa pessima ed inutile Lori Heuring questo film perde il proprio senso, dando al proprio personaggio la personalità della peggior madre del mondo, mai preoccupata, mai sofferente. Il resto del cast convince anche molto bene. Questo film è una delle prove più evidenti che contro un solo attore (pessimo) una trama interessante, una buona regia ed un buon cast possono nulla. Più che una delusione un dispiacere.
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