lucio
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sabato 26 luglio 2008
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quattro minuti di eternità
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Il grande meteorite che cadde sulla terra milioni di anni fa fece scomparire i dinosauri , i grandi rettili della preistoria , animali giganteschi e creature minuscole . La oscura nube che incupì i cieli dette modo ai microrganismi di sopravvivere e di dare vita , pian piano , ad un essere scimmiesco che seppe resistere alle avversità cacciando e pescando . Con il passare dei millenni colui che adesso chiamiamo " uomo " costruì villaggi , eresse monumenti imponenti e sviluppò a tal punto la sua intelligenza che , un bel giorno , finì di grugnire e creò la musica . Senza dubbio , il mezzo più efficace per sognare , per piangere , per ridere e per conoscersi . Le note della musica classica , eterne ed immortali , sono strane , bizzarre , fluttuanti , leggiadre e intriganti .
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Il grande meteorite che cadde sulla terra milioni di anni fa fece scomparire i dinosauri , i grandi rettili della preistoria , animali giganteschi e creature minuscole . La oscura nube che incupì i cieli dette modo ai microrganismi di sopravvivere e di dare vita , pian piano , ad un essere scimmiesco che seppe resistere alle avversità cacciando e pescando . Con il passare dei millenni colui che adesso chiamiamo " uomo " costruì villaggi , eresse monumenti imponenti e sviluppò a tal punto la sua intelligenza che , un bel giorno , finì di grugnire e creò la musica . Senza dubbio , il mezzo più efficace per sognare , per piangere , per ridere e per conoscersi . Le note della musica classica , eterne ed immortali , sono strane , bizzarre , fluttuanti , leggiadre e intriganti . Fanno stare bene . Ma fanno anche stare male . Opprimono il cuore , però liberano la mente dai pensieri tristi e dalla morte . La maestra di pianoforte , la ragazza prodigio , i secondini , il carcere , sono ologrammi di un passato che si trasforma in presente e si proietta nel futuro con sovrumana potenza . A nulla servono le vessazioni , la detenzione , la violenza e la sopraffazione . Basta premere un tasto del pianoforte e le mura cadono , le finestre si aprono , le porte si spalancano e la vita degli spartiti vince sul sonno eterno delle cattive coscienze . E' un manifesto universale che vuole far trionfare la cultura e le buone maniere ( " Hai imparato a fare l'inchino ? " ) sulla volgarità quotidiana . Sono personalmente rimasto colpito dalla bravura degli attori e del regista . Nel vederlo ho pensato che nulla è perduto se riusciamo , uomini e donne , a trovare più spazio per la lettura e per Mozart .
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puppet
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venerdì 18 aprile 2008
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chi ama la musica nonpotrà non commuoversi...
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Il film è meraviglioso, e solo i "quattro minuti" dell'esibizione finale meritano la visione.
Solo un appunto: Jenny non ama affatto l'hip hop, che nel film appare solamente in un video musicale mentre Jenny stessa fa zapping, e non è un caso che giri subito canale scegliendo una trasmissione che trasmette musica classica. La "musica negra" cui si riferisce l'anziana maestra è evidentemente jazz-blues. L'improvvisazione finale di Jenni è evidentemente musica d'avanguardia, che mi ricorda Cage.
Ma certi recensori li vedono i film o accozzano accozzaglie di recensioni lette? Nonserve essere diplomati in musica per capire che l'hip hop c'entra come la neve nel deserto...
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vittorio
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martedì 26 febbraio 2008
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bello ma credevo meglio!!
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Film che tratta argomenti profondi, l'impossibilità di comunicare a parole che viene sostituita dalla musica, la rabbia per un destino tremendo e immodificabile, la speranza per una vita migliore....
Film complessivamente bello, ma a tratti un pò scontato e soprattutto con delle situazioni già viste....
Grandissime le interpretazioni della pianista e della sua professoressa!!
Da vedere....
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cristina
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giovedì 31 gennaio 2008
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stupendo
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consigliatissimo.. veramente fantastico.. ho ankora i brividi
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mariolina
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sabato 26 gennaio 2008
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note musicali, fuga per la libertà dell' anima
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Bellissimo, era da molto tempo che non vedevo un film con emozioni così forti, consiglio a tutti di apprezzarlo in tutta la sua bellezza per l'interpretazione di 2 formidabili attrici ed una scenografia fuori dai soliti schemi (nonostante la crudità del tema).voto 5 stelle
Bravo
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enrico
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martedì 25 settembre 2007
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forse non e' solo musica
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Non sono un misicista, ma ritengo che sia un po' riduttiva l'analisi.Non mi sembra che il tema sia genio e sregolatezza.Forse c'è anche la motivazione per tirare avanti, l'umiltà, il coraggio di relazionarsi e chiedere scusa, gli scheletri negli armadi, la violenza e come viene affrontata, e quant'altro uno vuol vederci in una storia,a mio avviso,piuttosto piena di stimoli.La musica mi sembra piuttosto solo un pretesto, per me sopportabile se non preciso nei riferimenti e nelle esecuzioni, ma non sono un musicista.
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donato
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domenica 23 settembre 2007
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ottimo doppiaggio
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complimenti alla doppiatrice dell'insegnante di piano, dovrebbe essere la stessa che dà la voce alla protagonista di Central do Brasil.
In entrambi i casi due figure di donne dure, spigolose capaci poi di esprimere tenerezza, ma rimanendo sempre drammatiche.
Una gioia per le orecchie, molto più che la parte pianistica.
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sara
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mercoledì 5 settembre 2007
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per comprare????
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è troppo bello come faccio per comprarlooooo???
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(di para)
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rosy
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giovedì 30 agosto 2007
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doppia crescita
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Mi piacciono i film in cui durante la proiezione si percepisce chiaramente quella che è la crescita psicologica del personaggio. In questo magnifico film (non ne vedevo uno così coinvolgente da "lezioni di piano") entrambe le donne traggono dalla personalità dell'altra motivo di cambiamento delle proprie rigidità-certezze e soprattutto speranza.
Affascinante anche l'attrazione che l'insegnante prova per la ragazza.
Voto: 1000 per la recitazione !
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carlotta
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mercoledì 29 agosto 2007
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due donne: la metafora della vita
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Il film non parla della musica o di uno strumento, ma parla di personalità e caratteri, talentuosi o mediocri, sensibili o meschini, che la vita spinge i direzioni più o meno volute. La vita è fatta spesso di attimi e di dettagli che sfuggono al nostro controllo od alla nostra attenzione e che il regista vuole invece mettere in risalto e cura con intuito e rigore (il grigio del cielo mattutino, una bomba che obbliga a non estraniarsi da una esecuzione, il volume di una radio alto, il togliersi e mettersi il cappello da una testa unta e maleodorante, Mozart e Cinderella uguale mozzarella...). Ma in questo apparente caos non può trovare nascondiglio mai nessuna responsabilità civile o morale. Non puoi abbandonare un amico o violentare una figlia ed ottenere il perdono semplicemente soffrendo con l’espressione del viso o mordicchiandoti le mani: devi lottare, subire, cadere e rialzarti, lanciarti e infrangerti.
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Il film non parla della musica o di uno strumento, ma parla di personalità e caratteri, talentuosi o mediocri, sensibili o meschini, che la vita spinge i direzioni più o meno volute. La vita è fatta spesso di attimi e di dettagli che sfuggono al nostro controllo od alla nostra attenzione e che il regista vuole invece mettere in risalto e cura con intuito e rigore (il grigio del cielo mattutino, una bomba che obbliga a non estraniarsi da una esecuzione, il volume di una radio alto, il togliersi e mettersi il cappello da una testa unta e maleodorante, Mozart e Cinderella uguale mozzarella...). Ma in questo apparente caos non può trovare nascondiglio mai nessuna responsabilità civile o morale. Non puoi abbandonare un amico o violentare una figlia ed ottenere il perdono semplicemente soffrendo con l’espressione del viso o mordicchiandoti le mani: devi lottare, subire, cadere e rialzarti, lanciarti e infrangerti. Chi lo fa può alla fine permettersi un bacio od un inchino, chi non lo fa deve starsene in disparte, uscire dalla scena poiché non si è guadagnato il diritto ad appartenervi. Il film è una splendida metafora della vita: il ritmo, il dialogo tra immagini e suoni i costumi e l’arredamento, tutto è teso alla realizzazione di un linguaggio assoluto e a-storico.
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