marco
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giovedì 24 maggio 2007
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una frittata mal riuscita
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L'autobiografia di Augusten Burroughs, figlio di una madre aspirante poetessa ma che non
ha fortuna con il lavoro, e di un padre alcolizzato e assente; disilluso e privo di
qualsiasi interesse per la propria consorte. Consorte che ama ed è amata dal proprio
figlio (insinuando qua e là anche il tema dell'incesto) ma lo sacrifica per cercare di
dare una svolta alla propria carriera e per trovare sè stessa, affidandolo al proprio
psichiatra. Psichiatra che a sua volta ha una famiglia che è un compendio di casi clinici
di tutti i tipi, oltre ad essere lui stesso in realtà padre-padrone che nasconde il suo
atteggiamento autoritario dietro una maschera da bonaccione. Una spolverata di omossesualità
repressa e di disagio giovanile è la frittata è servita.
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L'autobiografia di Augusten Burroughs, figlio di una madre aspirante poetessa ma che non
ha fortuna con il lavoro, e di un padre alcolizzato e assente; disilluso e privo di
qualsiasi interesse per la propria consorte. Consorte che ama ed è amata dal proprio
figlio (insinuando qua e là anche il tema dell'incesto) ma lo sacrifica per cercare di
dare una svolta alla propria carriera e per trovare sè stessa, affidandolo al proprio
psichiatra. Psichiatra che a sua volta ha una famiglia che è un compendio di casi clinici
di tutti i tipi, oltre ad essere lui stesso in realtà padre-padrone che nasconde il suo
atteggiamento autoritario dietro una maschera da bonaccione. Una spolverata di omossesualità
repressa e di disagio giovanile è la frittata è servita. Si perchè tutto il film è di
una confusione pazzesca, ricco di stereotipi irritanti, noiosissimo, scritto malissimo,
recitato e diretto peggio. E' un'accozzaglia di personaggi esagitati, strepitanti,
macchiettistici fino all'inverosimile. E qualunque sia il messaggio nascosto dietro
questo film (probabilmente nessuno) viene obnubilato da questo grande calderone che non
sa bene dove andare a parare, si adagia su uno stile televisivo piatto e svogliato e cerca
di risollevarsi grazie ad una colonna sonora discreta. Ma è l'unica nota positiva. Il
resto è dimenticabilissimo e irritante. Sorprende che attori come la Bening, Cox e Baldwin
si siano prestati ad un'operazione del genere.
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fabio piozzi
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lunedì 12 marzo 2007
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esordio al cinema per ryan murphy
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Il creatore dell’ottima serie tv NipTuck debutta al cinema con una pellicola tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Augusten Burroughs, occupandosi oltre che della regia anche della sceneggiatura.
Il film si denota come un dramedy, appunto misto di commedia e dramma, inserendosi in un genere già battuto da opere come American Beauty, Happiness e (più alla lontana) I Tenenbaum.
Ryan Murphy si trova a suo agio trattando di personaggi bizzarri inseriti in un contesto familiare problematico, come già ci aveva in qualche misura dato da intendere nel serial della TroyMcNamara, e confeziona un film gradevole dosando nela giusta misura note comiche e note più serie, supportato da un buon cast nella quale spicca Anette Bening (candidata all’Oscar per il suo ruolo, simile a quello nel film di S.
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Il creatore dell’ottima serie tv NipTuck debutta al cinema con una pellicola tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Augusten Burroughs, occupandosi oltre che della regia anche della sceneggiatura.
Il film si denota come un dramedy, appunto misto di commedia e dramma, inserendosi in un genere già battuto da opere come American Beauty, Happiness e (più alla lontana) I Tenenbaum.
Ryan Murphy si trova a suo agio trattando di personaggi bizzarri inseriti in un contesto familiare problematico, come già ci aveva in qualche misura dato da intendere nel serial della TroyMcNamara, e confeziona un film gradevole dosando nela giusta misura note comiche e note più serie, supportato da un buon cast nella quale spicca Anette Bening (candidata all’Oscar per il suo ruolo, simile a quello nel film di S. Mendes) nelle vesti di una madre-poetessa in crisi depressiva. Senza dimenticare il buon vecchio Alec Baldwin, già comparso anche alla fine della seconda stagione di NipTuck, oltre che il meritevole esordiente Joseph Cross nei panni di Augusten.
Le maestrie di sceneggiatura alle quali ci aveva abituato qui latitano un po’ e del resto Correndo con le forbici in mano non aggiunge né toglie nulla al genere di appartenenza, rivelandosi essere una degna opera prima in attesa di progetti futuri più personali. Ryan Murphy, tuttora impegnato sia sul fronte ciname che sul fronte tv, ci sa fare con la penna in mano e sicuramente renderebbe di più con un film completamente ideato da lui stesso.
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(di fabio piozzi)
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ste
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lunedì 12 marzo 2007
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dal creatore di nip/tuck mi aspettavo ben altro
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Premetto che sono un grande estimatore di Nip/Tuck, il telefilm dall'innegabile fascino maledetto creato da Ryan Murphy. Cinismo, umorismo, sesso, ritmo, colpi di scena, drammaticità, sono gli ingredienti fondamentali che, mescolati sapientemente, hanno reso Nip/Tuck un grande successo. Chi ha avuto il piacere di vedere questo telefilm sa di cosa sto parlando.
Capirete perciò la mia grande curiosità per l'uscita del primo lungometraggio del signor Murphy, ovvero questo "Running with scissors". Bene, ora che ho visto il film posso dire che è stato una vera delusione. Tutto ciò che di buono si era visto in Nip/Tuck qui è totalmente sparito: ritmo lentissimo, dialoghi banali o completamente assurdi, personaggi improponibili, nessun colpo di scena (o almeno piccola svolta).
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Premetto che sono un grande estimatore di Nip/Tuck, il telefilm dall'innegabile fascino maledetto creato da Ryan Murphy. Cinismo, umorismo, sesso, ritmo, colpi di scena, drammaticità, sono gli ingredienti fondamentali che, mescolati sapientemente, hanno reso Nip/Tuck un grande successo. Chi ha avuto il piacere di vedere questo telefilm sa di cosa sto parlando.
Capirete perciò la mia grande curiosità per l'uscita del primo lungometraggio del signor Murphy, ovvero questo "Running with scissors". Bene, ora che ho visto il film posso dire che è stato una vera delusione. Tutto ciò che di buono si era visto in Nip/Tuck qui è totalmente sparito: ritmo lentissimo, dialoghi banali o completamente assurdi, personaggi improponibili, nessun colpo di scena (o almeno piccola svolta). Insomma è veramente una noia mortale! Consigliato solo a chi soffre d'insonnia.
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whitemoscow
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sabato 3 marzo 2007
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film assolutamente da non vedere
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Il fatto che quanto narrato derivi da una vicenda realmente accaduta
non da' alcun "appeal" al film, che non crea alcuna emozione se
non noia e speranza che qualcosa di interessante possa improvvisamente
cambiare lo stato d'animo dello spettatore...speranza totalmente illusa.
Attori senza verve, trama sempre al confine del paradossale ma mai coinvolgente,
emozioni ridotte alla speranza che il film termini il prima possibile.
Una vera delusione.
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tizia
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mercoledì 28 febbraio 2007
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fuori di testaaa
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ho letto il libro ed è qualcosa di impressionante. Mi ha scandalizzata un bel pò, ma non vedo l'ora di vedere il film.
é una storia tutta pazza di gente assurda...che purtroppo è reale.
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(di kaipirissima)
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