romanorum civis
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sabato 5 maggio 2012
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film carino da vedere con aspetti psicologici
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Questo film, non è semplicemente da pensare come un classico ''horror''.Ha infatti in se molti aspetti psicologici nella caratterizzazione dei personaggi che lo rendono sicuramente un prodotto complesso, di grande qualità e apprezzabile nella sua visione.La durata è abbastanza lunga, l'inizio è abbastanza fiacco , e lo spettatore continua a chiedere ''quando arriva lo spavento''?. E poi improvvisamente arriva, durante lo sviluppo.Ma è uno spavento inaspettato,che ti colpisce, che ti fa balzare dalla sedia.Insomma è quello che spavento che ogni amante dell'horror cerca.Il finale è molto complesso da capire, ma lascia sicuramente ad immaginare.
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Questo film, non è semplicemente da pensare come un classico ''horror''.Ha infatti in se molti aspetti psicologici nella caratterizzazione dei personaggi che lo rendono sicuramente un prodotto complesso, di grande qualità e apprezzabile nella sua visione.La durata è abbastanza lunga, l'inizio è abbastanza fiacco , e lo spettatore continua a chiedere ''quando arriva lo spavento''?. E poi improvvisamente arriva, durante lo sviluppo.Ma è uno spavento inaspettato,che ti colpisce, che ti fa balzare dalla sedia.Insomma è quello che spavento che ogni amante dell'horror cerca.Il finale è molto complesso da capire, ma lascia sicuramente ad immaginare.Certo, non si può dire che sia un finale felice, ma neanche triste.Insomma, pare che il regista ci voglia lasciare col dubbio, per fortuna che c'è un sequel e quindi possiamo venire a patti con la verità.
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elibook
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martedì 17 settembre 2019
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the descent.
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Un bel film horror rovinato da un finale che non si capisce, e macchiato dall'ingiusta vendetta di Sarah che ferisce Juno (l'unica che voleva salvarla). E non per la relazione che il marito aveva avuto con la bella Juno, ma perche' ha lasciato l'amica ferita accidentalmente nello scontro contro le creature. Sen'e' andata. Ma il colpo che le ha inferto involontariamente e' di quelli che non perdonano quindi, perche' attendere oltre il dovuto?. Juno e' la vera eroina, ma ferita alla gamba da Sarah, viene ingiustamente lasciata ad un destino che non meritava nel modo piu' assoluto. Le relazioni vanno e vengono cio' che contava era il forte legame che Juno aveva ancora per Sarah.
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Un bel film horror rovinato da un finale che non si capisce, e macchiato dall'ingiusta vendetta di Sarah che ferisce Juno (l'unica che voleva salvarla). E non per la relazione che il marito aveva avuto con la bella Juno, ma perche' ha lasciato l'amica ferita accidentalmente nello scontro contro le creature. Sen'e' andata. Ma il colpo che le ha inferto involontariamente e' di quelli che non perdonano quindi, perche' attendere oltre il dovuto?. Juno e' la vera eroina, ma ferita alla gamba da Sarah, viene ingiustamente lasciata ad un destino che non meritava nel modo piu' assoluto. Le relazioni vanno e vengono cio' che contava era il forte legame che Juno aveva ancora per Sarah. Versione europea piu' amata dai cultori per la crudezza di alcuni passaggi e sono d'accordo, ma non posso esserlo su un finale sempre europeo che ti lascia a dir poco confuso. Da vedere comunque ...
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a. memmo
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martedì 9 dicembre 2014
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buono, ma con troppi ingredienti.
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Drammatico, avventura, horror, splatter. The Descent vuole essere tutto questo, e in parte ci riesce, in parte no.
Quello che si vede è la classica trama horror in cui un manipolo di ragazze si riunisce per un weekend fuori dagli schemi. Vuoi una gita al lago, una baita in montagna... L'importante è andare in un luogo che permetta ai protagonisti di rimanere isolati dal resto del mondo. La location originale di questo film sono le grotte, ed è una ambientazione anche piuttosto affascinande per un "weekend dell'orrore".
Ma cosa non funziona? Forse la pretesa di originalità. Il film sembra voler a tutti i costi ravvivare l'ormai scontato filone piazzandoci elementi su elementi.
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Drammatico, avventura, horror, splatter. The Descent vuole essere tutto questo, e in parte ci riesce, in parte no.
Quello che si vede è la classica trama horror in cui un manipolo di ragazze si riunisce per un weekend fuori dagli schemi. Vuoi una gita al lago, una baita in montagna... L'importante è andare in un luogo che permetta ai protagonisti di rimanere isolati dal resto del mondo. La location originale di questo film sono le grotte, ed è una ambientazione anche piuttosto affascinande per un "weekend dell'orrore".
Ma cosa non funziona? Forse la pretesa di originalità. Il film sembra voler a tutti i costi ravvivare l'ormai scontato filone piazzandoci elementi su elementi. E allora via con un background estremamente drammatico della protagonista, poi con una escursione nelle grotte che sembra suggerire un'avventura claustrofobica uomo-contro-natura, poi l'apparizione improbabile di mostri (o uomini deformi) cannibali, poi molto sangue nelle uccisioni e infine un po' di thriller tra le relazioni dei personaggi.
Troppa, troppa carne al fuoco. Il film è godibile, con una buona tensione, ma gli elementi non sono del tutto sviluppati. Il tema della morte della figlia viene ripreso a spizzichi e bocconi; assistiamo al dramma solo in poche scene e non è rilevante ai fini della trama horror. Mi è sembrato soltato un elemento ficcato dentro a forza.
Da un lato il film mi ha ricordato Dal tramonto all'alba di Rodriguez. Una metà thriller e una metà horror, come se la prima parte c'entrasse con la seconda solo per gli stessi personaggi. Ma se dal Tramonto all'alba non aveva grandi pretese, The descent ne ha fin troppe, e forse le sue pecche stanno proprio nell'aver osato troppo senza esaminare abbastanza il genere che andava rappresentare.
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tmpsvita
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mercoledì 16 agosto 2017
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solo un grande mucchio di jumpscare
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Molto probabilmente il regista pensava che la messa in scena claustrofobia potesse bastare a reggere tutto il film è a spaventare ma così non è, a dire sarebbe potuto bastare se l'avesse sfruttata come si deve, solo in pochissime scene ha funzionato.
Di problemi ce ne sono molti, troppi: i dialogo risultano talmente poco credibili da rasentare il ridicolo, i personaggi sono terrificanti, praticamente non si vede l'ora che muoiano nei peggiori modi, la fotografia non aiuta affatto con delle scene troppo luminose che rendono così il film meno credibile e soprattutto meno spaventoso.
Inoltre il film ci mette davvero troppo a partire, infatti per i primi 50 minuti succede poco o niente, annoiando inevitabilmente lo spettatore.
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Molto probabilmente il regista pensava che la messa in scena claustrofobia potesse bastare a reggere tutto il film è a spaventare ma così non è, a dire sarebbe potuto bastare se l'avesse sfruttata come si deve, solo in pochissime scene ha funzionato.
Di problemi ce ne sono molti, troppi: i dialogo risultano talmente poco credibili da rasentare il ridicolo, i personaggi sono terrificanti, praticamente non si vede l'ora che muoiano nei peggiori modi, la fotografia non aiuta affatto con delle scene troppo luminose che rendono così il film meno credibile e soprattutto meno spaventoso.
Inoltre il film ci mette davvero troppo a partire, infatti per i primi 50 minuti succede poco o niente, annoiando inevitabilmente lo spettatore.
Per il resto ho apprezzato il trucco dei mostri che in effetti ogni tanto qualche piccolo spavento lo danno, soprattutto per via dei Jumpscare, anche se la maggior parte di essi sono piuttosto prevedibili.
VOTO: 5/10
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sirio
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domenica 22 marzo 2009
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guardabile, ma niente di eccezionale.
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Dimentico per un attimo che il regista è lo stesso di quell'immane boiata di Doomsday e cerco di essere obbiettivo. L'introduzione del film ci da una sommaria idea del contesto e dei protagonisti (in questo caso tutti femminili), ma si prolunga decisamente troppo soffermandosi su dettagli poco utili, risultando piuttosto noiosa. La seconda parte è invece più interessante, pur avendo una trama molto lineare e scontata riesce in qualche modo a coinvolgere lo spettatore, nonostante la consueta (negli ultimi tempi almeno) idiozia dei personaggi: con le dovute attenuanti del caso, che senso avrebbe urlare "Correte!" di fronte a un branco di belve fameliche, di cui già si sa che sono cieche (e mi pare il minimo vista l'ambientazione) e che rispondono a stimoli sonori? Questo è solo un piccolo esempio delle parecchie incongruenze che non agevolano la credibilità della storia: a mio parere ciò che rende un qualunque horror avvincente è il semplice fatto che "potrebbe" essere reale, più semplice a dirsi che a farsi viste le più recenti produzioni del genere.
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Dimentico per un attimo che il regista è lo stesso di quell'immane boiata di Doomsday e cerco di essere obbiettivo. L'introduzione del film ci da una sommaria idea del contesto e dei protagonisti (in questo caso tutti femminili), ma si prolunga decisamente troppo soffermandosi su dettagli poco utili, risultando piuttosto noiosa. La seconda parte è invece più interessante, pur avendo una trama molto lineare e scontata riesce in qualche modo a coinvolgere lo spettatore, nonostante la consueta (negli ultimi tempi almeno) idiozia dei personaggi: con le dovute attenuanti del caso, che senso avrebbe urlare "Correte!" di fronte a un branco di belve fameliche, di cui già si sa che sono cieche (e mi pare il minimo vista l'ambientazione) e che rispondono a stimoli sonori? Questo è solo un piccolo esempio delle parecchie incongruenze che non agevolano la credibilità della storia: a mio parere ciò che rende un qualunque horror avvincente è il semplice fatto che "potrebbe" essere reale, più semplice a dirsi che a farsi viste le più recenti produzioni del genere. Insomma non è certo il caso di inneggiare al capolavoro, ma tuttosommato The Descent si lascia guardare. Se ci si accontenta.
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mrbuzzino
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venerdì 4 maggio 2012
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donne nel pieno di una crisi di nervi
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Questa dichiarata rielaborazione dello splendido "Un tranquillo weekend di paura" procede su un canovaccio noto: parti per una gita di svago, vai in un luoghi sconosciuti e poco accessibili, fai una qualche imprudente cavolata e ti ritrovi in un incubo che non avresti nemmeno lontanamente immaginato.
Con alcune variazioni sul tema: protagoniste tutte donne, ambientazione speleologica, non nuovissima (chi si ricorda l'italico trash-horror Alien 2?) ma sfruttata ottimamente, un trauma pregresso che aspetta solo di venire, per così dire, alla luce.
Il compito è svolto in maniera decisamente buona e, almeno fino all'incontro con le creature del sottosuolo si rimane incollati alla visione con crescente angoscia quasi fossimo costretti negli stessi stretti pertugi delle protagoniste.
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Questa dichiarata rielaborazione dello splendido "Un tranquillo weekend di paura" procede su un canovaccio noto: parti per una gita di svago, vai in un luoghi sconosciuti e poco accessibili, fai una qualche imprudente cavolata e ti ritrovi in un incubo che non avresti nemmeno lontanamente immaginato.
Con alcune variazioni sul tema: protagoniste tutte donne, ambientazione speleologica, non nuovissima (chi si ricorda l'italico trash-horror Alien 2?) ma sfruttata ottimamente, un trauma pregresso che aspetta solo di venire, per così dire, alla luce.
Il compito è svolto in maniera decisamente buona e, almeno fino all'incontro con le creature del sottosuolo si rimane incollati alla visione con crescente angoscia quasi fossimo costretti negli stessi stretti pertugi delle protagoniste.
Dopo, inevitabilmente, la tensione si allenta e il film cerca di riguadagnare in truculenza quanto di perso in suspense, riuscendovi comunque dignitosamente, fino all'ottimo finale che ci priva di ogni certezza su se e che cosa sia realmente accaduto nelle grotte.
Qualche sussulto gratuito (i pipistrelli), qualche effetto "gore" di troppo (pare che gli inglesi non possano fare a meno di "approfondire" gli effetti del supplizio inflitto a Eldon Tyrrel in Blade runner (vedi "28 giorni dopo")), il rapporto tra Juno e Sarah sarebbe dovuto essere sviluppato meglio (in effetti la tresca tra Juno e il marito di Sarah non sembra essere a conoscenza di quest'ultima, ma solo intuita da Beth, cosicché il trattamento inflittole da Sarah non ci appare del tutto motivato) e non si capisce perché le creature delle grotte non abbiano sviluppato il tatto al pari dell'udito.
Pecche tutto sommato secondarie in un film che se vuole spaventare, ci riesce assai bene, con il pregio di riuscire a parlare anche di altro (la distruttività che spesso si crea nei rapporti tra donne).
Citazioni anche da "Psycho" (ormai se metti una doccia in un film il riferimento scatta in automatico) e "Predator".
Da vedere assolutamente nel buio più completo.
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sickboy
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lunedì 24 ottobre 2005
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la caverna della paura
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Tanto per non deludere da subito chi è rimasto positivamente colpito dal film, iniziamo col dire quali sono i pregi della pellicola, visto che comunque ce ne sono : in primo luogo le interpreti, tutte bravissime e alcune di loro anche con "le fisique du role" azzeccato, il che va a tutto beneficio della credibilità ; poi vi è quel certo disagio creato dal regista per l'ambiente della caverna, per le sue inquietanti suggestioni e per gli spazi stretti e angusti dove saranno costrette le "avventuriere" ( e chi soffre di claustrofobia si prepari a sudare a freddo !) ; una nota di merito anche per il trucco delle creature che, seppur non brilla per originalità, risulta almeno "asciutto ed essenziale" e non baroccamente carico, il che molte volte fa allontare la credibilità.
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Tanto per non deludere da subito chi è rimasto positivamente colpito dal film, iniziamo col dire quali sono i pregi della pellicola, visto che comunque ce ne sono : in primo luogo le interpreti, tutte bravissime e alcune di loro anche con "le fisique du role" azzeccato, il che va a tutto beneficio della credibilità ; poi vi è quel certo disagio creato dal regista per l'ambiente della caverna, per le sue inquietanti suggestioni e per gli spazi stretti e angusti dove saranno costrette le "avventuriere" ( e chi soffre di claustrofobia si prepari a sudare a freddo !) ; una nota di merito anche per il trucco delle creature che, seppur non brilla per originalità, risulta almeno "asciutto ed essenziale" e non baroccamente carico, il che molte volte fa allontare la credibilità.
Passiamo ora a quello che, secondo il mio modestissimo parere, non va : in "primis" il comportamento di Juno che porta cinque amiche in una grotta sconosciuta ed inesplorata esponendo tutte (ma la cosa assurda e che vale anche per se stessa!) a potenziali mortali pericoli giustificando il tutto con semplice "egoismo"!! Coosaa? Direi che mi sembra alquanto "traballante" come motivazione. Se avesse avuto un piano o uno scopo ben preciso per fare tutto questo allora poteva pure passare. Ma così direi proprio di no! Che dire, poi, del "carosello" disgustoso a cui il regista ci costringe nella parte centrale centrale del film : va bene che siamo in un film dell'orrore, ma, sempre secondo il mio parere, un film di paura deve colpire ai nervi dello spettatore e non allo stomaco (sennò li so fare pure io i film horror!) e, se nella prima parte ci riesce abbastanza a inquietare nelle seconda si trasforma solo in inseguimenti all'ultimo morso e varie banalità al "sangue"! Mi dispiace ma tutto già visto e rivisto (quindi inutile!) . Non a caso le citazioni si sprecano : da "un tranquillo week-end di paura" a "la casa", da "apocalypse now" a "the hole", e poi "non aprite quella porta" e molto altro ancora, fino a far sembrare il film una sorta di "frullato misto" dei suoi predecessori messo insieme in maniera alquanto furbesca. In definitiva : si può guardare, ma lasciamo perdere le recensioni entusiastiche che ho letto, che quasi inneggiano al capolavoro! Mi dispiace ma allora "Shining" di Kubrick come dovremmo classificarlo ?
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fluturnenia
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domenica 3 maggio 2009
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c'è ki dorme invece di guardare i film
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Inizio col botto poi c'è voluta un'ora di un bel nulla per arrivare al sodo. Per i proseliti del "Tarantino" maestro del trash, questo film propone una bella sfilza di risse messe in serie a suon di picconate con tanto di schizzi di sangue e crani sfasciati. Mi pareva di vedere la Thurman vestita da Lara Croft. L'unica cosa mancante, per fortuna, è la comicità quasi grottesca del succitato e virgolettato maestro regista-santino. Peccato per il finale, solo la parte seconda ci svelerà se Sara si è salvata o è in fase rem! Una scelta, pessima a mio parere, ovviamente voluta/dovuta per lasciare aperta giustappunto la porta al sequel. Non dico che avrei preferito l'happy end a tutti i costi ma si poteva trovare un escamotage + scaltro per preparare al secondo capitolo.
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Inizio col botto poi c'è voluta un'ora di un bel nulla per arrivare al sodo. Per i proseliti del "Tarantino" maestro del trash, questo film propone una bella sfilza di risse messe in serie a suon di picconate con tanto di schizzi di sangue e crani sfasciati. Mi pareva di vedere la Thurman vestita da Lara Croft. L'unica cosa mancante, per fortuna, è la comicità quasi grottesca del succitato e virgolettato maestro regista-santino. Peccato per il finale, solo la parte seconda ci svelerà se Sara si è salvata o è in fase rem! Una scelta, pessima a mio parere, ovviamente voluta/dovuta per lasciare aperta giustappunto la porta al sequel. Non dico che avrei preferito l'happy end a tutti i costi ma si poteva trovare un escamotage + scaltro per preparare al secondo capitolo.
P.s. Faccio 1 considerazione da cultore del doppiaggio, che non smetterò mai di dire un'arte tutta italiana anche se ormai quasi caduta in disuso: Finalmente 1 pellicola perfetta da questo punto di vista.
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charlina
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giovedì 31 luglio 2008
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originale...ma troppo splatter
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Bah...il commento qua sotto dello speologo non so che c'azzecca... Parliamo di un film, horror per giunta. La verosimiglianza non ha alcuna importanza in un film come questo. Spesso vedo commenti di persone che dicono sui film:completamente irreale, ma come si fa a fare un finale che non capisci nulla... insomma commenti così.Ma ragazzi, impariamo a guardare i film senza soffermarci se sono realistici o meno, così facendo si perde la magia del cinema. Detto questo, film discreto:originale l'ambientazione, il cast tutto femminile e il finale (sul quale tutt'ota medito). Però il secondo tempo che volge tutto in splatter movie...beh l'ho trovato eccessivo, oltre che ha designato il film a rimanere ettichettato come splatter.
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Bah...il commento qua sotto dello speologo non so che c'azzecca... Parliamo di un film, horror per giunta. La verosimiglianza non ha alcuna importanza in un film come questo. Spesso vedo commenti di persone che dicono sui film:completamente irreale, ma come si fa a fare un finale che non capisci nulla... insomma commenti così.Ma ragazzi, impariamo a guardare i film senza soffermarci se sono realistici o meno, così facendo si perde la magia del cinema. Detto questo, film discreto:originale l'ambientazione, il cast tutto femminile e il finale (sul quale tutt'ota medito). Però il secondo tempo che volge tutto in splatter movie...beh l'ho trovato eccessivo, oltre che ha designato il film a rimanere ettichettato come splatter. E invece il film era partito interessante...Fotografia troppo scura, sempre nel secondo tempo, dopo un quarto d'ora a mio parere sta cosa disturba lo spettatore. Infine errore di sceneggiatura per me sull'inizio: ma il plot iniziale (tra l'altro interessante) con l'incidente di macchina che importanza ha con tutto il resto del film??? E' talmente ad impatto quella scena che davvero sembrerebbe essere il cardine di tutto ciò che viene dopo.Se ci pensate invece, se il film partiva dal momento in cui le ragazze arrivano nella biata, cosa cambia al film???? Comunque godibile, aspetto di vedere il seguito fra pochi mesi (è in fase di post produzione), che aimè sarà probabilmente una delusione
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[+] pietra
(di pietra)
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rick333
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mercoledì 17 marzo 2010
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inizio interessante ma il seguito....
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L'idea è interessante, non originale ma interessante. Di nuovo c'è la presenza di un gruppo di donne sole, forse scelto appositamente per fare vedere che anche le donne possono cavarsela in situazioni estreme senza l'aiuto di nessun uomo. A parte la vena femminista, molto labile comunque, c'è da dire che il film parte bene, con una storia architettata e sviluppata adeguatamente. Dopo che le nostre eroine sono entrate nelle grotte però cambia qualcosa: è chiaro che tutti aspettano i mostri di turno uscire da qualche oscuro andito, ma la visione degli stessi non provoca, come spesso accade almeno al sottoscritto, nessuna tensione né tantomeno paura.
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L'idea è interessante, non originale ma interessante. Di nuovo c'è la presenza di un gruppo di donne sole, forse scelto appositamente per fare vedere che anche le donne possono cavarsela in situazioni estreme senza l'aiuto di nessun uomo. A parte la vena femminista, molto labile comunque, c'è da dire che il film parte bene, con una storia architettata e sviluppata adeguatamente. Dopo che le nostre eroine sono entrate nelle grotte però cambia qualcosa: è chiaro che tutti aspettano i mostri di turno uscire da qualche oscuro andito, ma la visione degli stessi non provoca, come spesso accade almeno al sottoscritto, nessuna tensione né tantomeno paura. Sarò fissato ma secondo me un film horror che si rispetti dovrebbe incutere un minimo di terrore o almeno un po' di suspence. Ma tant'è.
Già dall'inizio si capisce che la storia riguarderà la fuga dalle grotte, nessun spazio per soprese. Nel complesso il film è vedibile, ma a volte risulta irreale: mi riferisco ai combattimenti corpo a corpo delle nostre eroine, che dopo un iniziale indugio diventano delle specie di rambo in gonnella, capaci di uccidere i mostri tranquillamente. Il finale è scontato per lo spettatore già dopo una ventina di minuti, resta da indovinare quante sopravviveranno e come riusciranno a farlo.
IN conclusione un "prodotto appena corretto" che mi ha deluso rispetto a quanto avevo letto nelle recensioni.
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