patricia
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sabato 14 gennaio 2006
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l'eccesso di ego uccide
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L'eccesso di ego uccide completamente le aspirazioni spirituali di un uomo...che sicuramente è in buona fede, crede di progredire e addirittura di potere insegnare, invece non ama più nessuno ma solo l'idea che ha di se stesso. La prima domanda alla moglie scoperta nel suo gioco (sublimamente poetico, a mio parere) doveva essere perchè..cosa vuol dire per te...non la fustigazione e il giudizio moralistico. Gere conosce questo tipo di spiritualità e voleva sicuramente dare un messaggio a qualcuno del suo ambiente...tutti questi attori che si improvvisano cabalisti..o ai rabbini..sarei curiosa di saperne di più. Il concorso di speeling in Italia non viene capito, lo spettatore fa fatica, è un prodotto quasi inersportabile in Italia.
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(di flavia)
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irma (novara)
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lunedì 9 gennaio 2006
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semplicemente asettico
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Semplicemente asettico, vuoto di emozioni e di vita.
Nessuno, anche se immerso in mille problemi della vita quotidiana, si può riconoscere nella realtà fredda, asettica, disciplinata, come presentata nel film.
Le problematiche familiari proposte potevano essere caratterizzate in modo diverso e più realistico.
Questo film obiettivamente è solo di una noia mortale!!!
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gabriella
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domenica 8 gennaio 2006
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meglio di un sogno
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cinzia
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venerdì 6 gennaio 2006
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inconsistente
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film assolutamente inconsistente, non originale, l'univo momento di "suspense" è dato dalla fugace apparizione di un cane che abbaia! Due attori noti per la loro carriera non sono indice di qualità della pellicola!
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(di maddy)
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the best
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martedì 3 gennaio 2006
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noioso
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il film è noioso, troppo lento e senza senso!Volevo vederlo perchè dal titolo mi sembrava che si trattasse di una storia d'amore o qualcosa del genere dato che c'era anche Richard Gere, invece non è stato così...potevano mettere un titolo diverso...lo spelling!
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anonimo
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lunedì 2 gennaio 2006
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mi è piaciuto molto perchè...
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tratta della spiritualità e delle sue definizioni sia laiche che religiose. la mamma era alla ricerca dell'affetto perduto dei suoi genitori, rubava cose a casa di altri per riappropriarsi della luce, dell'affetto dei cari che aveva perso in un incidente, inoltre lei era cresciuta in collegio. il padre era una persona che non riusciva a costruire relazioni se non controllando o imponendo le sue regole. era una famiglia in cerca di affetto, il quale in quella famiglia si poteva avere solo facendo quello che il padre imponeva, infatti la bambina entra nella completa attenzione del padre perchè si presta a fare tutto quello che lui vuole. e un film che parla della spiritualità intesa come ricerca di senso, la madre fa apparentemente cose senza senso ma in accordo alla sua stroria sta cercando l'amore che sente di non aver potuto avere dai suoi genitori, il padre è incapace di vedere i suoi cari perchè non è capace di confrontarsi con il fallimento delle sue pretese su se stesso, la pretesa di arrivare a Dio, alla crisi mistica.
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tratta della spiritualità e delle sue definizioni sia laiche che religiose. la mamma era alla ricerca dell'affetto perduto dei suoi genitori, rubava cose a casa di altri per riappropriarsi della luce, dell'affetto dei cari che aveva perso in un incidente, inoltre lei era cresciuta in collegio. il padre era una persona che non riusciva a costruire relazioni se non controllando o imponendo le sue regole. era una famiglia in cerca di affetto, il quale in quella famiglia si poteva avere solo facendo quello che il padre imponeva, infatti la bambina entra nella completa attenzione del padre perchè si presta a fare tutto quello che lui vuole. e un film che parla della spiritualità intesa come ricerca di senso, la madre fa apparentemente cose senza senso ma in accordo alla sua stroria sta cercando l'amore che sente di non aver potuto avere dai suoi genitori, il padre è incapace di vedere i suoi cari perchè non è capace di confrontarsi con il fallimento delle sue pretese su se stesso, la pretesa di arrivare a Dio, alla crisi mistica. La figlia arriva alla crisi mistica, arriva a comprendere le regole che fondavano i modi di funzionare della sua famiglia e propone un cambiamento, fa mettere in discussione il padre, il suo fallimento alle gare nazionali sono il fallimento delle pretese del padre, il quale labbandona così il perseguimento sfrenato di una luce che non potrà mai raggiungere perchè incaèpace di vedere se stesso e i suoi cari. Quando alla fine abbraccia il figlio, abbraccia un nuovo modo di porsi, si mette in ascolto di loro e la smette di voler imporre a loro le sue convinzioni...a me è piaciuto molto perchè mi ha dato modo di costruire connessioni di senso tra ciò che apparentemente sembra non avere senso, e non è questo il senso della vita? capire e sentire cosa ci succede? ciao a tutti e buona visione!
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paola
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lunedì 2 gennaio 2006
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incomprensibile
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è tutt altro che chiaro, a metà viene voglia di abbandonare la sala se nn fosse per il biglietto pagato. Il padre con le sue spiegazioni rende ogni scena noiosissima. Inoltre lo spelling in italiano non rende l'idea della difficoltà. voto zero!!!
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ale
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domenica 1 gennaio 2006
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occasione perduta
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Non perdete tempo con questo film. Le premesse c'erano, seppur il concorso "spelling bee" su cui è anche incentrata la vicenda per l'Italia non ha significato. Il fine del film poteva essere l'analisi delle relazioni affettive e della comunicazione all'interno di una famiglia apparentemente felice ma in realtà immobilizzata in ruoli e rapporti ingessati, nonchè il tema della religione e, più in generale, del sentimento verso un Dio. Invece la regia perde di vista la coerenza narrativa, confonde i temi principali in sterili esercizi verbosi dalla scarsa intellegibilità, e scade in avvenimenti eccessivi ed incoerenti.
Una occasione perduta.
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mariapia
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domenica 1 gennaio 2006
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maria pia
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nulla di eccezionale, deludente,richard mi ha deluso tantissimooooooooooooooo
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lidia
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domenica 1 gennaio 2006
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lidia da palermo
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