Melissa P.

Melissa è una ragazza siciliana di quasi sedici anni alle prese con le prime cotte adolescenziali: segretamente innamorata di Daniele – un discreto Primo Reggiani – cerca di farsi notare dal ragazzo durante una festa in piscina nella villa di lui. L’approccio però non è quello che lei immagina, è brutale e umiliante; Melissa ne rimane profondamente delusa. Nonostante ciò, non riesce  a smettere di pensare a Daniele, e una sera, a casa di lui, decide di compiere il primo passo nel mondo del sesso. Ancora un volta delusa e amareggiata, Melissa vuole cambiare e mettere bene in chiaro le regole del gioco: se un uomo ha diritto di trattare una donna a proprio piacimento, allora anche le donne possono fare lo stesso con gli uomini. Il sesso, così, diventa per Melissa il maggiore interesse, vuole scoprirlo in tutte le sue sfaccettature, è disposta a concedersi a chiunque. E’ troppo presa per accorgersi che tutto ciò la sta distruggendo. Perde l’amicizia di Manuela, leale compagna di scuola, taglia i rapporti con sua madre, non si accorge dell’interesse che Marco, un nuovo arrivato della classe, prova per lei. Le innumerevoli esperienze sessuali raccolte in un diario segreto, al quale Melissa si racconta senza pudori né mezzi termini.
Tratto dal romanzo del 2003 “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”, ad opera della scrittrice catanese Melissa  Panarello, che si firma con lo pseudonimo di Melissa P, il film, così come il libro, è diventato un caso di interesse non solo nazionale, nonostante l’autrice dello scritto abbia poco apprezzato la versione cinematografica della storia definendola “banale” e ne abbia preso le distanze considerando la pellicola lontana dal suo romanzo. Film prodotto da Francesca Neri e Claudio Amendola, uscito nelle sale nel 2005 e diretto dal regista Luca Guadagnino, è un’opera che si rivela, man mano che i minuti scorrono, leggera, superficiale, da quello che, forse, sarebbe dovuto essere il contenuto della storia. Ovvero: trama interessante, film piatto e poco significativo, a tratti noioso. Una storia che poteva rivelarsi una buona idea, ma che è stata raccontata nel modo sbagliato. Attori mediamente discreti: più apprezzabile Fabrizia Sacchi, nel ruolo della madre di Melissa, piuttosto che la stessa Maria Valverde nei panni della protagonista; discrete le interpretazioni di Geraldine Chaplin (la nonna) e di Primo Reggiani. Ma la pellicola resta comunque inconsistente e, per riprendere le parole della Panarello, banale.