m@rt@'29
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venerdì 8 febbraio 2008
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troppo fantastico^^^
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troppo perfetto!!!!!!!!!!! fa ridere e le musike sono favoolose!!!!!!!
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superpornosa
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venerdì 8 febbraio 2008
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un nuovocapolavoro più tetro ma più divertente
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ecco un nuovo capolavoro del grande tim burton. molto convincente e molto umoristico che sa far ridere e ragionare anche gli adulti che non guardano più i cartoni!!!!!
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(di timjoker)
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vincenzo
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sabato 3 novembre 2007
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una piccola perla
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gustoso, non c'è che dire.
dal punto di vista meramente tecnico è il massimo livello dello stop-motion, con animazioni fluidissime (che devono aver richiesto un lavoro allucinante) e in generale una realizzazione impeccabile su tutti i fronti.
artisticamente è una piccola perla. gli scenari, in particolare, sono bellissimi: tutta la storia si divide fra il mondo dei vivi -un Inghilterra vittoriana dalle architetture austere e dai colori spenti e cupi ma decisamente suggestivi- e quello dei trapassati -una versione surreale dell'europa dei primi del novecento dalle bellissime e vivacissime scelte cromatiche-.
il gusto per il lugubre-grottesco peculiare della "poetica" burtoniana si riflette chiaramente nello humor macabro che caratterizza buona parte della pellicola, fra cadaveri in grado di aprirsi in due e scheletri che giocano con i loro arti snodabili.
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gustoso, non c'è che dire.
dal punto di vista meramente tecnico è il massimo livello dello stop-motion, con animazioni fluidissime (che devono aver richiesto un lavoro allucinante) e in generale una realizzazione impeccabile su tutti i fronti.
artisticamente è una piccola perla. gli scenari, in particolare, sono bellissimi: tutta la storia si divide fra il mondo dei vivi -un Inghilterra vittoriana dalle architetture austere e dai colori spenti e cupi ma decisamente suggestivi- e quello dei trapassati -una versione surreale dell'europa dei primi del novecento dalle bellissime e vivacissime scelte cromatiche-.
il gusto per il lugubre-grottesco peculiare della "poetica" burtoniana si riflette chiaramente nello humor macabro che caratterizza buona parte della pellicola, fra cadaveri in grado di aprirsi in due e scheletri che giocano con i loro arti snodabili.
aldilà di questo ci troviamo difronte al classico film d'animazione che segue fedelmente i dettami disneyani, con una trama costruita apposta per approdare all'immancabile lieto fine, i buoni, il cattivo, i personaggi umoristici, romanticismo e numerose canzoni non particolarmente degne di nota (eccezion fatta per quella dell'arrivo di Victor nel mondo dei morti, scena eccezionale a mio parere).
per chi cerchi solo la "storiella", La sposa cadavere è l'ennesimo lungometraggio d'animazione dall'impostazione conosciuta che, per quanto indubbiamente ben fatto (ottima la sceneggiatura), non offre niente di eccezionale.
ma è dal lato artistico che questa pellicola sorprende ed affascina, facendogli meritare, da parte mia, un 4 su 5.
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ciaooooo
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mercoledì 31 ottobre 2007
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simpatico
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è molto simpatico, anche se i luoghi tetri e orridi.. tutto sommato è mooolto carino!!!!!!!
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simone tognarelli
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giovedì 18 ottobre 2007
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a morte la discriminazione!
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Un racconto popolare russo è alla base della storia: la vicenda di un matrimonio involontario tra un uomo (promesso sposo a una viva) e una donna morta. In quest'opera, dai colori dark e dalle ambientazioni macabre, è racchiuso un messaggio molto profondo: ancora una volta Burton si pone dalla parte dei diversi, dai "non ben accetti dalla società". I morti che salgono al piano superiore (nel mondo dei vivi) recano paura e diffidenza all'inizio, ma l'avversione si placa quando ci si rende conto che gli esseri che suscitavano in noi timore altro non erano se non le persone un tempo amate. La morte viene vista come uno stadio che chiunque dovrà raggiungere a causa del trascorrere del tempo... E' un messaggio di repulsione verso il meccanismo di segregazione che ci porta a disprezzare una persona ai nostri occhi diversa, un meccanismo sbagliato, poichè quella persona, se la si guarda in profondità, altro non è se non l'evoluzione di noi stessi.
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Un racconto popolare russo è alla base della storia: la vicenda di un matrimonio involontario tra un uomo (promesso sposo a una viva) e una donna morta. In quest'opera, dai colori dark e dalle ambientazioni macabre, è racchiuso un messaggio molto profondo: ancora una volta Burton si pone dalla parte dei diversi, dai "non ben accetti dalla società". I morti che salgono al piano superiore (nel mondo dei vivi) recano paura e diffidenza all'inizio, ma l'avversione si placa quando ci si rende conto che gli esseri che suscitavano in noi timore altro non erano se non le persone un tempo amate. La morte viene vista come uno stadio che chiunque dovrà raggiungere a causa del trascorrere del tempo... E' un messaggio di repulsione verso il meccanismo di segregazione che ci porta a disprezzare una persona ai nostri occhi diversa, un meccanismo sbagliato, poichè quella persona, se la si guarda in profondità, altro non è se non l'evoluzione di noi stessi. Assurde sono tutte le etichette poste dalla società... Assurdo è il sistema che bolla gli esseri umani come migliori o peggiori rispetto a un determinato modello, poichè, se non ci lasciassimo condizionare da stereotipi inutili, capiremmo che il "nero" è più bello del "bianco", e il "brutto" è migliore del "bello". Ci troviamo di fronte a una splendida fiaba, che ci fa sognare e ci fa volare, grazie alla sua poesia... Le atmosfere gotiche sono state ricreate perfettamente anche grazie al preziosissimo apporto di Danny Elfman, ormai un habitué nella composizione delle soundtracks per i film di Burton. Altrettanto fondamentale è il ritorno del regista all'uso della Stop Motion, tecnica secondo la quale i pupazzi di plastilina (dopo essere stati dotati di una propria tridimensionalità e consistenza) vengono posti in uno scenario proporzionato e mossi leggermente per ben 24 volte al secondo. Un risultato sorprendente, se raffrontato agli esiti già ottimi stabiliti con la precedente produzione di "Tim Burton's The Nightmare Before Christmas", ma ancora più sconvolgente, anche grazie all'utilizzo di telecamere digitali e della computer graphic.
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[+] la sposa cadavere
(di anonimo853065)
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debh
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giovedì 11 ottobre 2007
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sposa cadavere
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PROPRIO DIVERTENTE....E ORIGINALE!!
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matt87redpill
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martedì 2 ottobre 2007
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oscar per miglior film d'animazione=truffa
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che vuoi farci xxxtoxicxxx, purtroppo a hollywood sono ancora convinti dell'equazione film d'animazione=film per bambini, così non fosse le nomination sarebbero invase dagli anime.
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lalli
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venerdì 24 agosto 2007
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bel film
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bravo burton, anke se forse finale lo preferivo un pò più lungo!
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francesco m. fais
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mercoledì 22 agosto 2007
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commento su: "la sposa cadavere" di tim burton
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Ancora un'eccezionale opera cinematografica da parte del maestro Tim Burton. Seppur rimanga un film d'animazione,lo sceneggiato dà la priorita all'immaginazione Tolkieniana dell'autore.Il risultato:un capolavoro di fantasia che non misconosce temi e problematiche umane.
Ben riuscito il ribaltamento del campo semantico; si può notare come il mondo dei morti risulti più vivibile ed esilarante del "piano di sopra" al contrario ricco di ipocrisia, falsi ideali, e futili paure; spetta ai morti riportare un pò di quella saggezza e spontaneità che il grigio mondo dei viventi ha perduto da troppo tempo.
Un finale tutto da interpretare, che molto probabilmente si identifica con il messaggio fondamentale che vuole fornirci l'autore.
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franz
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venerdì 13 luglio 2007
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brutto
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Non mi è proprio piaciuto e mi sono annoiato.
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