john
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lunedì 24 aprile 2006
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sean penn magnifico
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Grande davvero grande Sean Penn, entra nella parte come se la conoscesse da una vita...Un film folle, un Sam Bicke (Sean Penn) folle.
Lento ma scorrevole.
Sean Penn magnifico
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darko
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lunedì 10 aprile 2006
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america assassina
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Erroraneamente il titolo della versione italiana ha “tagliato via” la parte più importante di esso, ovvero il nome Richard Nixon. L’ASSASSINIO DI RICHARD NIXON è un titolo degno delle opere di Arthur Miller e più in generale delle opere del filone esistenziale. Come Willy Loman, Sam Bicke – intepretato dall’ormai noto Sean Penn – vende, è un venditore in un paese di venditori e al di sopra di tutti questi venditori c’è il presidente Richard Nixon, il quale è un venditore di menzogne. La sua vita va dunque a rotoli: come Travis Bickle di TAXI DRIVER, Sam ha tanti progetti e non riesce a portarne a termine neanche uno. Ma questo meraviglioso film di crudeltà è assai più feroce del capolavoro di Scorsese ormai lontano nel tempo, poiché corrode dall’interno piuttosto che mostrare violenze sanguinarie.
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Erroraneamente il titolo della versione italiana ha “tagliato via” la parte più importante di esso, ovvero il nome Richard Nixon. L’ASSASSINIO DI RICHARD NIXON è un titolo degno delle opere di Arthur Miller e più in generale delle opere del filone esistenziale. Come Willy Loman, Sam Bicke – intepretato dall’ormai noto Sean Penn – vende, è un venditore in un paese di venditori e al di sopra di tutti questi venditori c’è il presidente Richard Nixon, il quale è un venditore di menzogne. La sua vita va dunque a rotoli: come Travis Bickle di TAXI DRIVER, Sam ha tanti progetti e non riesce a portarne a termine neanche uno. Ma questo meraviglioso film di crudeltà è assai più feroce del capolavoro di Scorsese ormai lontano nel tempo, poiché corrode dall’interno piuttosto che mostrare violenze sanguinarie. Il film, ignorato dall masse, è una grossa coproduzione di grandi personalità indipendenti del cinema americano e internazionale: a capo di tutti ci sta Alexander Payne, il grande regista di A PROPOSITO DI SCHMIDT e SIDEWAYS; lo seguono Leonardo Di Caprio, Alfonso Cuaron – il cineasta messicano di Y TU MAMA TAMBIEN, PARADISO PERDUTO e HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN – ed infine il bravissimo direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, forse il più navigato di questi tizi – ha operato in film come l’ultimo di Malick THE NEW WORLD o anche SLEEPY HOLLOW di Tim Burton, LE COSE CHE SO DI LEI. Il regista, amico di tutti questi signoroni che sanno il fatto loro, è l’esordiente Niels Mueller e speriamo di vedere un suo nuovo lavoro che sia bello e convincente quanto questo. La intrerpretazione di Sean Penn è forse la migliore di tutta la sua carriera ed è affiancato da una Naomi Watts bruttina e mora, casalinga e anche un po’ antipatica. Ottimi gli attori che impersonano il datore di lavoro di Sam e il fratello.
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faithjano
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lunedì 24 ottobre 2005
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capolavoro
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Secondo me the assassination è stupendo, toccante in ogni movimento, frase o espressione che Sean Penn trasmette in maniera inimitabile..
Il finale, dove si vede Sean che si prepara correndo con il modellino di aereo in mano è superlativo..
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sandro
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domenica 6 marzo 2005
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affrntare rischi per un sogno che nessuno vede
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Francamente sono sconcertato dai giudizi di Caprara.
Demolì a suo tempo lo stupendo film " 21 grammi "( film superbo, forte, dove Sean Penn domina, ruba la scena soprattutto quando è silenzioso) e inneggia quasi al capolavoro per Assassination, film scontato per storia, dove uno psicopatico finsce per ammazzare innocenti, guidato dai suoi deliranti convicimenti , cioèche l'unica soluzione per cercare di cambiare le cose è la violenza scagliata su poveri inermi colpevoli solo di trovarsi sul passaggio. Penn poi recita una perfetta " imitazione".Imita bene, non recita. Mi ricorda molto D. Hoffmann in Ry Man.Gradirei una risposta da Caprara e da altri
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riccardo molino
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sabato 5 marzo 2005
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nicoletti
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Mi limito a dire un enorme "non sono d'accordo!". Non condivido nè il riassunto, che sfiora appena i punti fondamentali del discorso, nè tantomeno la visione generale. Non capisco come si possa definire la regia in quel modo, e in generale mi sono infuriato leggendo un secco "NO" sotto la voce "da vedere". Mi trovo perfettamente d'accordo con Paolo, e in comune con lui mi pongo la stessa domanda: chi è Mattia Nicoletti per dare giudizi del genere?
Un saluto
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paolo
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lunedì 28 febbraio 2005
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massimo nicoletti
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Non capisco chi sia questo Massimo che possa dare giudizi su film e che tipo di competenza abbia....per me è sbagliato permettere cose di questo tipo....come sappiamo i giudizi sono personali e per questo dovrebbero rimanere tali.Sperando che questo mio giudizio non venga cestinato.
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