miki disestah
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giovedì 9 agosto 2007
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bellissimo e commovente
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Quando mi passò per le mani questo "una storia vera" vedendo che alla regia c'era David Lynch mi aspettavo chissà quali strani risvolti di trama(almeno i film di Lynch i seguo bene nella prima mezz'ora...poi non ci capisco + una mazza)....invece ecco un film terra-terra senza misteri o fronzoli psicologici,detta così parrebbe quasi un male,invece sta proprio nella sua genuinità e semplicità la bellezza di questa opera.
Ambientazioni bellissime della campagna americana con queste vallate coltivale immense e suggestive(raramente si vedono tramonti e albe così spettacolari sullo schermo)....regia azzeccata(non mi aspettavo niente di meno).Gli attori sono molto bravi...è facile affezionarsi al vecchietto protagonista testardo ma con un gran cuore.
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Quando mi passò per le mani questo "una storia vera" vedendo che alla regia c'era David Lynch mi aspettavo chissà quali strani risvolti di trama(almeno i film di Lynch i seguo bene nella prima mezz'ora...poi non ci capisco + una mazza)....invece ecco un film terra-terra senza misteri o fronzoli psicologici,detta così parrebbe quasi un male,invece sta proprio nella sua genuinità e semplicità la bellezza di questa opera.
Ambientazioni bellissime della campagna americana con queste vallate coltivale immense e suggestive(raramente si vedono tramonti e albe così spettacolari sullo schermo)....regia azzeccata(non mi aspettavo niente di meno).Gli attori sono molto bravi...è facile affezionarsi al vecchietto protagonista testardo ma con un gran cuore....bei dialoghi,commoventi ma mai troppo lagnosi o lunghi.
Le musiche sono carine ma non degne di nota...comunque non stonano mai....al contrario molto suggestivi i silenzi con in sottofondo il rumore della campagna.
Bello....a mio parere non ho altro da dire...non è un capolavoro,ma bello...buona visione!
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stefano
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domenica 8 luglio 2007
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un viaggio
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un viaggio verso la solitudine e la speranza
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piernelweb
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venerdì 1 giugno 2007
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la poesia di david
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Nella più profonda provincia americana, terra di mendriani e agricoltori, dove i rapporti umani hanno ancora un valore, l'incredibile storia del vecchio Alvin Straight, che ad un passo dall'infermità fisica decide di intraprendere un singolare e lunghissimo viaggio per incontrare il fratello allo scopo di riconcigliarsi dopo 11 anni di assoluta assenza di rapporti. E' poesia allo stato puro questo inatteso e meraviglioso film di David Lynch; nelle immagini, nelle musiche, negli occhi e nelle parole del protagonista c'è la tutta la magia del cinema che sa scavare nell'intimo e risvegliare l'attenzione ai valori e al profondo senso delle cose. E' la storia della vita che si consuma come l'interminabile viaggio di Alvin, inevitabilmente segnato anche da cattivi ricordi ed errori ma che ha la neccesità di compiersi, di giungere ad una significativa meta.
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Nella più profonda provincia americana, terra di mendriani e agricoltori, dove i rapporti umani hanno ancora un valore, l'incredibile storia del vecchio Alvin Straight, che ad un passo dall'infermità fisica decide di intraprendere un singolare e lunghissimo viaggio per incontrare il fratello allo scopo di riconcigliarsi dopo 11 anni di assoluta assenza di rapporti. E' poesia allo stato puro questo inatteso e meraviglioso film di David Lynch; nelle immagini, nelle musiche, negli occhi e nelle parole del protagonista c'è la tutta la magia del cinema che sa scavare nell'intimo e risvegliare l'attenzione ai valori e al profondo senso delle cose. E' la storia della vita che si consuma come l'interminabile viaggio di Alvin, inevitabilmente segnato anche da cattivi ricordi ed errori ma che ha la neccesità di compiersi, di giungere ad una significativa meta. Eccezionale Richard Farnsworth, il suo sguardo è indimenticabile per profondità e intensità, ma bravissima è anche Sissy Spacek lacerante nel silenzioso dolore del suo personaggio. Lynch vola altissimo, realizzando uno dei maggiori capolavori degli ultimi ventanni; un lungo toccante brivido che coglie più che mai nel segno. Con le lacrime agli occhi...
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brenno bertolini sempre
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mercoledì 2 maggio 2007
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felice rivisitazione del film di lynch
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HO RIVISTO L'ALTRA SERA IL FILM E UNA VOLTA DI PIU' MI HANNO COMMOSSO L'INTERPRETAZIONE DEL PROTAGONISTA, OTTIMAMENTE DOPPIATO, LA BELLEZZA DEI DIALOGHI, L'ASCIUTTEZZA DELLA CONCLUSIONE QUANDO SI INCONTRANO I DUE FRATELLI CHE SI LIMITANO A DUE BREVI BATTUTE MENTRE SI SIEDONO INSIEME A GUARDARE LE STELLE. MI PIACEREBBE SAPERE CHE ACCOGLIENZA HA AVUTO A SUO TEMPO QUESTO FILM NEGLI u.s.a. ESSENDO TANTO LONTANO DAI CANONI ABITUALI DI QUELLA CINEMATOGRAFIA.
HO APPREZZATO ANCHE LA SINTASSI ASSOLUTAMENTE CLASSICA CON CUI IL FILM è GIRATO, CI SONO PERFINO LE LUGHE E AMATE DISSOLVENZA DEL CINEMA AMERICANO DI UNA VOLTA.
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chicca86
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martedì 27 marzo 2007
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bello
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la leggerezza e la profondità di questo film sono memorabili
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mr. gio.
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lunedì 5 marzo 2007
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the straight story
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Bellissimo.
Ho bisogno di trovarlo in DVD, ma è fuori catalogo.
Nessuno può dirmi dove magari è rimasta una copia o può vendermelo?
[+] sei sicuro
(di chicca86)
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[+] a proposito di "una storia vera"
(di ennio)
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alberto sorge
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lunedì 17 luglio 2006
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una storia triste e vera
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Alvin Straight (Richard Farnsworth) ha settantatre anni ed ha gravi disfunzioni fisiche. Nonostante questo decide di attraversare l’America per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. L’unico mezzo di trasporto che gli è consentito usare è il suo tosaerba; questa “speciale automobile” lo porterà a trovare la persona più importante della sua vita dopo dieci anni di totale indifferenza causata da un futile litigio.
David Lynch lascia da parte le sue ossessioni visive, la sua voglia di macabro, le immagini disturbanti. Parla della vecchiaia con malinconia e sensibilità, in maniera affascinante e quasi rassegnata.
Cuore Selvaggio e Eraserhead sono lontani anni luce da questa pellicola lenta e lineare; la trama potrebbe risultare persino banale, come mai non lo è stata in Lynch.
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Alvin Straight (Richard Farnsworth) ha settantatre anni ed ha gravi disfunzioni fisiche. Nonostante questo decide di attraversare l’America per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. L’unico mezzo di trasporto che gli è consentito usare è il suo tosaerba; questa “speciale automobile” lo porterà a trovare la persona più importante della sua vita dopo dieci anni di totale indifferenza causata da un futile litigio.
David Lynch lascia da parte le sue ossessioni visive, la sua voglia di macabro, le immagini disturbanti. Parla della vecchiaia con malinconia e sensibilità, in maniera affascinante e quasi rassegnata.
Cuore Selvaggio e Eraserhead sono lontani anni luce da questa pellicola lenta e lineare; la trama potrebbe risultare persino banale, come mai non lo è stata in Lynch. Il racconto, però, scorre via veloce nella sua lentezza, si rimane estasiati di fronte ad un’America che diventa cartolina di un viaggio, ci si commuove pensando alla frenesia del tempo.
Il finale, con l’incontro tra i due fratelli,è fatto di sguardi, di silenzi, di un perdono che nessuno osa chiedere o regalare; è fatto di lacrime che non scivolano e di parole che non vengono dette..
La riflessione sulla morte e la nostalgia portata dai ricordi si mescolano con l’assurdità di un tragitto quasi impossibile, con l’orgoglio di un uomo che va incontro al suo destino, con una fiaba che è vera dall’inizio fino alla fine.
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(di alberto s)
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mimma
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venerdì 16 dicembre 2005
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una storia silenziosa come le notti stellate
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Delicato ed intimista, David Lynch... Una storia vera ha il ritmo di una vita ideale in cui c'è tempo per osservare e ricordare, per amare e piangere, per perdonare e capire, per sognare e morire. Una storia silenziosa come le notti stellate, dove il destino ha i colori dolci e malinconici della lontananza e dell'autunno.
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indimenticabile. ti manca appena sei uscito dal cinema o hai spento il videolettore!
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Piuttosto singolare quanto dice Sossi nella sua scheda... Sembra che il film non l'abbia nemmeno visto... Probabilmente è proprio così, glielo hanno solo raccontato...
Per il resto, d'accordo: è un capolavoro assoluto, con degli attori che...
(Registi e attori italiani, mezze calze e pure supponenti, ideologizzati, moralisti... Dovreste guardarvelo almeno due volte al giorno)
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bengerlu'
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giovedì 4 luglio 2002
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struggente
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un film che ti commuove in maniera incredibile
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