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max821966
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martedì 9 luglio 2024
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2 stelle per la buona volontà
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Quando un attore/regista, recita e/o dirige capolavori come Silverado, Gli intoccabili, BALLA COI LUPI, Open Range ,produce Yellowstone ed è attualmente al cinema con Horizon cap.1, può capitare di sbagliare qualche film, pellicole che senza la firma di Costner, forse sarebbero state + apprezzate...... cmq di questo film è apprezzabile la buona volontà e poco di più.
Non andai neanche al cinema a vederlo,
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giovanni agosto
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giovedì 2 maggio 2024
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visto al cinema appena uscito
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nel complesso godibile descrive alcuni personaggi per carattere buon cast alcune lacune e liberta' rispetto al libro portato sullo schermo come la rapidita' del protagonista negli spostamenti da un luogo all'altro o i, tuffo in acqua da altezza vertiginosa anche degli inseguitori alla indiana jones .. ma ci puo' stare messaggio patriottico e sentimantale ..la speranza vince non senza difficolta'
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elgatoloco
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lunedì 18 gennaio 2021
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infelice regia di kevin costner
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"The POstman"(Kevin Costner, 1997, da un romanzo di David Brin, sceneggiatura di Eric Rtoh e Brian Helgeland)è la seconda non fortunata regia di Costner. Forse colpa del romanzo che vale come soggetto, forse della sceneggiatura e della regia insieme o considerate separatamente. Certo è che lo scenario post-apocalissi atomica qui disegnato non definisce in alcun modo le cose. Dopo la quasi totale distruzione del mondo(ma nel film si parla solo degli USA, sostnanzilmanete, non del resto del mondo)un govenro tirannico avrebbe ppreso il comando, venendo guidato da un fanatico ex-venditore di fotocopiatrici, dove "The Postman", inventando più che ricostruendo realmente un Mail-Service USA, riesce a mettere in moto una forma di resistenza al potere assoluto del tiranno-.
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"The POstman"(Kevin Costner, 1997, da un romanzo di David Brin, sceneggiatura di Eric Rtoh e Brian Helgeland)è la seconda non fortunata regia di Costner. Forse colpa del romanzo che vale come soggetto, forse della sceneggiatura e della regia insieme o considerate separatamente. Certo è che lo scenario post-apocalissi atomica qui disegnato non definisce in alcun modo le cose. Dopo la quasi totale distruzione del mondo(ma nel film si parla solo degli USA, sostnanzilmanete, non del resto del mondo)un govenro tirannico avrebbe ppreso il comando, venendo guidato da un fanatico ex-venditore di fotocopiatrici, dove "The Postman", inventando più che ricostruendo realmente un Mail-Service USA, riesce a mettere in moto una forma di resistenza al potere assoluto del tiranno-.dittatore che, anche se tardi, darà i suoi frutti....Veramente "eccessivo"per la lunghezza che porta a ripetizioni inutili, per espressione(oltre a tutto poi"ritenuta")di sensazioni, sentimenti e concetti espressi o quasi-espressi, "The Postman", che evidentemente si colloca in un'epoca nella quale il servizio elettronico (e-mails)non esisterebbe più(nel 1997 la poista elettrronica non era forse diffusissima come oggi, ma c'era già e veniva usata, tra l'latro non poco), è francamente pletorico, "APoteosi del trash"?Può essere, ma senz'altro non è consapevole di essere rale, ossia lo è senza alcuna consapveolezza di essee tale, con risultati che si commentano da soli. Costner come interprete risulta , direi, oberato dal doppio ruolo(attore -protagonista e regista), bene Brain Patton come"antagonista"(è il tiranno della nuova società distopica), Olivia Williams è comunque adeguata al ruolo(è la giovane sposa che prima ama Costner solo come padre biologico della ventura bambina, poi se ne innamora), decisamente bene(ma sempre nell'economia pletorica del film)Larenz Tate, colui che raccolgie il "testimone"del"Portman". Da valutare, sempre tenendo conto della difficoltà di reperire il romanzo da cui il film è tratto, come opera"parzialmente fallita"di Costner, anche perché fortemente ancora alla volontà di"dare un messaggio"che per un film e in genere un'opera d'arte non è il miglior punto di partenza, anzi, dove, tra l'altro il"Messaggio"è contradditorio-. Da un lato vuole essere"pacifista", dall'altro crede all'imperialismo USA e se ne fa banditore, anche se in maniera ambigua. El Gato
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ennio
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mercoledì 12 febbraio 2020
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stravolgimento hollywoodiano del romanzo originale
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"L'uomo del giorno dopo" è un discreto film postapocalittico, per chi si accontenta di 3 ore di scanzonata visione. Tutto sommato ci sono buoni attori , grandi paesaggi e costumi all'altezza del cinema-kolossal di tradizione USA. Certo, meglio non avere letto il romanzo originale o si rimarrà delusi dall'adattamento cinematografico che ne ha stravolto in buona parte la storia, per indirizzarla verso la retorica dei buoni sentimenti e della classica dicotomia buoni/cattivi proposta quasi a livello fumettistico. I momenti di noia non mancano, un taglio di una buona mezz'ora su scene dispersive ne avrebbe migliorato la qualità complessiva
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martedì 24 febbraio 2015
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capolavoro del trash senza tempo
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È facile definire "L'uomo del giorno dopo" un brutto film, criticarlo per la sua essenza intrisa di buoni sentimenti e per la sua eccessiva lunghezza. In realtà, "L'uomo del giorno dopo" sia il più bel film mai realizzato da Costner, dopo "Balla coi lupi", perché non è altro che un film immensamente trash: l'ambientazione pseudofuturistica dove gli Stati Uniti sono tornati al far west, che fa da contorno alla storia di due poveri disgraziati ai quali sono in mano le sorti di un'intera nazione. In un grottesco e paradossale scenario dove le persone muoiono come mosche ma non mancano le smancerie da commedia disney. Il tutto condito in un film lungo tre ore che si prefigge di essere un kolossal, dove è troppo facile definirlo brutto solo per opinione diffusa.
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yurigami
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domenica 26 ottobre 2014
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anche nel futuro ci si annoia
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I miei più devoti complimenti a coloro che hanno resistito ai primi 50 minuti, e che a differenza mia non sono crollati dalla noia come i miei occhi stanchi e sparuti . Non posso stillarne una una recensione data da parte mia l'interruzione della visione. Se la pellicola all'improvviso dovesse in qualche maniera svoltare, non esitate nemmeno un attimo a farmelo notare.
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serpico
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mercoledì 10 luglio 2013
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un fil molto bello
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veramente bello mi ha eozionato tanto dico solo questo la sperenza e bella nei oenti critici da rivalutare
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evildead
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domenica 7 luglio 2013
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emozionante!
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HO APPENA FINITO DI VEDERLO E DI LEGGERE LE PRECEDENTI RECENSIONI;
SECONDO ME QUANDO UIN FILM REGALA EMOZIONI , FA PENSARE ,RIMANE DENTRO HA RAGGIUNTO IL SUO SCOPO E LO SI PUO' DEFINIRE VERO CINEMA.
QUESTO FILM E' COSI'. NON MI IMPORTA NULLA DI RETORICA ECC. ,MI INTERESSA IL RISULTATO FINALE ,PERFETTAMENT CENTRATO.
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picchiri
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martedì 13 dicembre 2011
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....tre ore ben spese....
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...un film che mi ha sorpreso...tre ore senza annoiarmi, anzi interessata all'evolversi del racconto ! Violenza, amore,paura, forza, coraggio, ribellione...molto completo e molto positivo il messaggio che vuol dare : basta un ideale per ridare la voglia di combattere e non arrendersi alle avversità. Scenari splendidi e momenti veramente emozionanti!!!!
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